Bambini altamente sensibili, una dote da valorizzare

Educazione e sviluppo infantile, Emozioni e regolazione emotiva
Bambini altamente sensibili – Percorsi Formativi 06

di Silvia Iaccarino, formatrice, psicomotricista, fondatrice di PF06

Sentiamo parlare sempre più di frequente di PAS – Persone Altamente Sensibili -, termine coniato dalla dott.ssa Elaine Aron. E di BAS, Bambini Altamente Sensibili? È un tema significativo ma, spesso, poco conosciuto o considerato.

Essere Altamente Sensibili significa avere una ricettività elevata nei confronti degli stimoli esterni e un sistema nervoso molto sensibile. Approfondiamo questo tema e vediamo quali sono le caratteristiche dei BAS e cosa è meglio conoscere per adottare comportamenti facilitanti nei loro confronti.

Indice dell’articolo

Cosa significa essere Persone e Bambini Altamente Sensibili
Alta sensibilità e neuro-sensibilità
L’alta sensibilità protegge dalle minacce esterne
Le caratteristiche dei Bambini Altamente Sensibili
Bambini Altamente Sensibili: prestiamo attenzione alla quantità di stimoli
Cinque suggerimenti per aiutare i bambini altamente sensibili
Bambini Altamente Sensibili e contesti educativi
Sei punti chiave sui Bambini Altamente Sensibili
La checklist per valutare l’alta sensibilità
Bibliografia e sitografia sui bambini altamente sensibili

 

Chi sono i Bambini Altamente Sensibili? Magari hai già sentito parlare di questo argomento.

Per noi adulti è importante conoscere l’ambito dell’alta sensibilità poiché la consapevolezza di tale particolarità può aiutare genitori e professionisti a comprendere meglio bambine e bambini a volte considerati troppo sensibili. E ad avere chiavi di lettura differenti rispetto ad alcuni comportamenti per adottare strategie educative utili a favorire il loro sviluppo lungo il percorso di crescita.

 

Cosa significa essere Persone e Bambini Altamente Sensibili

L’alta sensibilità è un tratto temperamentale innato a base genetica piuttosto diffuso sia tra gli umani che in altre specie animali (è stata riscontrata in oltre 100 specie), anche se solo negli ultimi anni se ne sente parlare con maggiore frequenza.

Secondo alcune ricerche recenti, circa il 20-30% degli individui – quindi due, tre persone su dieci -, possiede questa caratteristica innata, che troviamo pertanto anche in bambini e bambine.

Proviamo a spiegarlo con altre parole: l’alta sensibilità riguarda il temperamento a base genetica con cui nasciamo e con il quale l’ambiente esterno interagisce e contribuisce, in maniera più incisiva rispetto a chi non possiede tale tratto, allo sviluppo della persona.

L’ipersensibilità non è una malattia, né una carenza, né un difetto.” dice lo psicoterapeuta Rolf Sellin “Nessun terapeuta è in grado di ‘eliminare’ l’ipersensibilità di un bambino, in quanto si tratta di una caratteristica ereditata, un elemento distintivo e, più propriamente, un talento”.

Le persone altamente sensibili – quindi i bambini altamente sensibili -, hanno una soglia percettiva inferiore rispetto agli stimoli sensoriali, emotivi e sociali: riescono a percepire e sentire in maniera più rapida, profonda e sottile ciò che arriva dall’ambiente sul piano della sensorialità, dell’emozionalità e delle relazioni.

Sono persone più sensibili anche ai segnali intrasoggettivi e hanno una percezione più raffinata pertanto rispetto al proprio mondo interno, sia fisico-fisiologico che emotivo e mentale.

Parliamo di persone che tendono a essere più attente a ciò che accade dentro e fuori di loro e percepiscono aspetti della realtà che molti altri non notano. Sono più riflessive, prudenti e ponderate, osservano molto le situazioni prima di coinvolgersi, le riflettono con cura e poi agiscono in base alla valutazione effettuata.

 

Alta sensibilità e neuro-sensibilità

Le persone altamente sensibili hanno una neuro-sensibilità più accentuata e tendono a reagire con maggiore intensità agli stimoli sensoriali, emotivi e sociali che percepiscono.

La neuro-sensibilità implica che le persone molto sensibili processino le informazioni a livello neurologico in maniera differente da chi non possiede questa caratteristica.

La sensibilità “…emerge come funzione di diversi meccanismi nervosi centrali, inclusi i processi correlati con attenzione, sensibilità alla ricompensa, cognizione sociale ed il sistema di risposta allo stress” (Fonte: E. Lupo, www.personealtamentesensibili.it).

Cosa significa? Le PAS possono essere sovraccaricate e sovrastate dagli stimoli stessi e avere una soglia inferiore di tolleranza rispetto al distress.

Utilizziamo una metafora per comprendere meglio il meccanismo: le persone altamente sensibili sono come vasi piccoli che si riempiono piuttosto velocemente e raggiungono in fretta una situazione di sovraccarico.

Tendono a essere empatiche e hanno la capacità di leggere e intuire in profondità – fin dalla primissima infanzia -, gli stati d’animo e i moti interiori di chi li circonda.

Così, per i Bambini Altamente Sensibili la gestione dello stress e delle emozioni può funzionare in modo differente dagli altri e produrre delle difficoltà a livello comportamentale.

Per esempio, rispetto alla regolazione emotiva e a causa della elevata reattività fisiologica, i BAS potrebbero esplodere con una frequenza e intensità maggiore rispetto agli altri bambini e bambine o, al contrario, implodere e chiudersi in sé stessi, sé stesse.

 

L’alta sensibilità protegge dalle minacce esterne

L’alta sensibilità ha uno scopo adattivo ed evolutivo per le specie animali, compresa quella umana.

La maggiore ricettività agli stimoli ambientali rappresenta una protezione per la specie stessa: grazie ai soggetti più sensibili, che percepiscono gli stimoli in modo più veloce e profondo, il gruppo può proteggersi con sicurezza dalle minacce e reagire con efficacia e tempestività.

La predisposizione a essere ipersensibili esiste fin dagli albori dell’umanità. Quando i nostri antenati vagavano per le savane in piccole tribù, essa emergeva molto più di oggi come vantaggio per la sopravvivenza: chi nel corso della caccia voleva interpretare tracce e scoprire nuove possibilità alimentari aveva bisogno di una percettività più estesa e più precisa.  (…) Quando la situazione si fa minacciosa sono gli ipersensibili a rendersene conto e ad avvertire gli altri. (…) Oggi sono, a volte, coloro che all’interno di un team segnalano possibili pericoli e, grazie alla sensibilità più raffinata, forniscono un importante contributo”, spiega sempre Sellin.

Stiamo parlando di caratteristiche innate con cui le persone altamente sensibili nascono e crescono: sia bambini che adulti possono presentare i tratti tipici di questa tipologia temperamentale.

 

Le caratteristiche dei Bambini Altamente Sensibili

Quali sono le caratteristiche dei bambini con questo accento temperamentale?

Bambine e bambini altamente sensibili nascono con un sistema nervoso piuttosto reattivo, per cui anche gli stimoli di bassa intensità possono rendere complessa la processazione delle informazioni e produrre un sovraccarico.

Ecco cosa possiamo riscontrare nelle bambine e nei bambini altamente sensibili:

  • Possono combinare tratti molto diversi. Per esempio, sebbene il bambino ipersensibile tenda a essere prudente e cauto di fronte alle novità e agli stimoli intensi, esistono anche soggetti cosiddetti “High Sensation Seeker” che combinano la sensibilità con l’audacia e quindi la propensione verso situazioni estreme, di forte intensità e rischio, in cui a volte predomina una tendenza alla prudenza, mentre a volte la tendenza al rischio.

L’alta sensibilità non è per forza affiancata a isolamento sociale, tristezza o infelicità, così come non è sempre collegata a una estrema intelligenza, al talento artistico o a una spiccata intuizione.

  • Tendono a essere sovrastati con rapidità dagli stimoli sensoriali (caldo, freddo, ruvido, amaro, bagnato, sporco), sociali (situazioni caotiche, rumorose, in cui sono presenti molte persone) ed emotivi (tensione, stress, rabbia, paura, ma anche gioia ed entusiasmo).
  • Possono manifestare un comportamento calmo, riflessivo, introverso tranne quando viene loro richiesto di coinvolgersi con un grande gruppo di persone.
  • Preferiscono osservare con attenzione le situazioni, soprattutto quelle nuove, prima di coinvolgersi attivamente.
  • Riflettono prima di agire e, man mano crescono, evidenziano un modo di approcciare le situazioni piuttosto coscienzioso, anche più maturo rispetto alla loro età.
  • A volte evidenziano modalità di risposta comportamentale di tipo esplosivo, con una forte attivazione emotiva di fronte alle frustrazioni, irritabilità e nervosismo.
  • Avvertono modifiche anche molto sottili nell’ambiente e nelle persone che li circondano.
  • Hanno bisogno dei loro tempi, anche lunghi, per adeguarsi ai cambiamenti.
  • Possono manifestare estroversione.

Per via di queste caratteristiche, soprattutto durante l’infanzia, il modo in cui l’ambiente circostante interagisce coi bambini sensibili può fare molta differenza rispetto al loro percorso di crescita.

Bambine e bambini altamente sensibili hanno bisogno di adulti responsivi, accoglienti, sintonici, in grado di comprendere la loro particolarità, di rassicurarli e filtrare gli stimoli ambientali affinché non diventino disorganizzanti per loro.

Cosa significa in pratica? Vediamo qualche esempio.

 

Bambini Altamente Sensibili: prestiamo attenzione alla quantità di stimoli

Con bambine e bambini altamente sensibili è necessario prestare attenzione a suoni, luci, odori, sapori, tocchi troppo intensi o troppo delicati.

Dovremmo osservare se e quando sono infastiditi o manifestano reazioni che non comprendiamo a un primo sguardo.

In un secondo momento, attraverso la lettura dei dati ambientali a livello sensoriale, sociale ed emotivo, questi comportamenti assumono un senso e ci aiutano a capire che la fatica deriva da un sovraccarico di informazioni.

Un ambiente caotico, o con luci troppo intense, rumori forti, tensioni emotive, può creare molta difficoltà e destabilizzare i bambini altamente sensibili.

Anche la contemporaneità di più stimoli può essere un problema per questa tipologia di bambini. Per esempio, se culliamo un neonato, una neonata, molto sensibile e nel frattempo parliamo e lo, la guardiamo negli occhi, stiamo lavorando su tre canali sensoriali nello stesso momento (senza contare che potrebbero essere presenti ulteriori stimoli ambientali su altri livelli).

Per lui o lei gli stimoli potrebbero essere eccessivi e causare un overbooking sensoriale e un pianto che potremmo non comprendere, sentendoci inefficaci e impotenti, quando basterebbe ridurre e ovattare gli stimoli.

Sebbene questa descrizione possa far immaginare una vita piuttosto complessa per i bambini altamente sensibili, le ricerche evidenziano che solo un terzo di tali soggetti testimonia un’infanzia difficile. I restanti due terzi hanno una vita normale.

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Cinque suggerimenti per aiutare i bambini altamente sensibili

1- Accogliere e rispettare il tratto

Un punto importante riguarda l’avere rispetto delle caratteristiche di bambine e bambini altamente sensibili: evitiamo di etichettare, giudicare, umiliare, svalutare o far sentire sbagliato, sbagliata.

A volte possono essere impegnativi per i genitori, in particolare in merito alla regolazione emotiva. Se un adulto non riconosce l’alta sensibilità può preoccuparsi perché vede il bambino, la bambina, comportarsi in modo diverso dagli altri.

Diventa importante conoscere il tratto e accettarlo, anche perché non è uno svantaggio, anzi.

Impariamo ad accogliere l’alta sensibilità come caratteristica innata, anche per vivere con più leggerezza.

 

2 – Valorizzare le risorse

L’alta sensibilità non è un minus. I bambini altamente sensibili sono molto attenti, empatici, amanti della natura e degli animali, capaci di fare ragionamenti complessi già in età precoce.

È importante riconoscere, valorizzare e restituire loro la riflessività, l’intelligenza, la profondità.

 

3- Osservare

Prestiamo attenzione ai segnali. Chiediamoci in quali ambienti i bambini si comportano in modo più faticoso per noi adulti.

Individuiamo i dati dell’ambiente circostante che possono essere significativi per capire dove il bambino, la bambina non si sente a suo agio e come aiutarlo.

Qui trovi diversi consigli per co-regolare le emozioni dei bambini

 

4 – Rispettare i tempi e incoraggiare

Uno degli aspetti più complessi per noi adulti è misurare l’equilibrio tra il rispetto, il fermarsi di fronte al diniego di bambini e bambine, e l’incoraggiamento.

Come genitori e professionisti dobbiamo rispettare i loro tempi ma anche motivare, senza forzare e senza spingere verso un’azione. E, soprattutto, fornire supporto.

 

5 – Aiutare nei momenti di cambiamento

Bambine e bambini altamente sensibili faticano nei momenti di passaggio e transizione. Una buona strategia è avvisare in anticipo quando ci sono dei cambiamenti e farlo in modo individuale nei contesti educativi.

A casa è bene rendere noti i cambiamenti importanti, anche quelli delle routine quotidiane. Non è necessario farlo con troppo anticipo, è sufficiente il giorno prima o la mattina per la sera.

Possiamo inoltre dare loro un supporto, un aiuto e accompagnarli durante le transizioni.

Ecco un approfondimento: I momenti di passaggio che fatica.

 

Questi sono solo cinque suggerimenti per aiutare bambine e bambini altamente sensibili. Vorresti approfondire altre strategie di aiuto? Ti consigliamo questo corso on demand:

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Bambini Altamente Sensibili e contesti educativi

Essere persone altamente sensibili è un aspetto da tenere in considerazione nell’ambito educativo. Se un adulto sensibile si rapporta a una bambina, un bambino a sua volta sensibile – come è probabile che accada tra genitori e figli, visto che l’alta sensibilità è un tratto ereditario -, potrebbero generarsi delle fatiche reciproche.

Thomas & Chess, studiosi dei temperamenti, parlano di “goodness of fit” che traduciamo in italiano con buona concordanza o compatibilità.

Nella relazione educativa (e non solo) la compatibilità reciproca sul piano temperamentale può influenzare le interazioni e l’approccio dell’adulto verso il bambino e viceversa.

Una scarsa compatibilità può generare, per esempio, incomprensioni, aspettative irrealistiche a cui il bambino/a non riesce a rispondere, tensioni e rigidità che possono minare la fiducia e la serenità nella relazione stessa. Teniamo presente che “a costituire il problema non è l’ipersensibilità in sé, ma il modo in cui noi la giudichiamo e ne facciamo uso”.

È importante che gli adulti – genitori, familiari, educatrici, educatori, insegnanti e coloro che lavorano con i bambini -, diventino consapevoli sia delle proprie caratteristiche sia di quelle dei piccoli.

L’obiettivo è attivarsi nel ricercare modalità e strategie in grado di rassicurare, contenere, supportare questi bambini nel loro percorso di crescita, guardando anche alle risorse e alle potenzialità dell’alta sensibilità.

Come dice Sellin: “L’ipersensibilità non è un difetto, ma una preziosa dote per la sopravvivenza. Deve essere preservata; spesso si deve imparare a sfruttare la percezione come vantaggio per la sopravvivenza”. L’ipersensibilità è come una “potentissima antenna” (R. Sellin) potenzialmente utile nella vita se impariamo a usarla con contezza.

 

Sei punti chiave sui Bambini Altamente Sensibili

La dr.ssa Elaine Aron, studiosa ed esperta delle persone altamente sensibili, dona alcuni suggerimenti utili per comprendere l’importanza dell’alta sensibilità.

  • Il vostro tratto è normale. Si trova in percentuali dal 15 al 20% della popolazione, troppi per essere un disturbo, ma non abbastanza per essere ben compreso dalla maggioranza di coloro che vi circondano.
  • È innato. E non appartenente esclusivamente alla specie umana. Infatti, i biologi hanno trovato in più di 100 specie (e probabilmente ne esistono molti di più) dai moscerini della frutta, ad uccelli e pesci, cani, gatti, cavalli e primati. Questa caratteristica rispecchia un certo tipo di strategia di sopravvivenza, riferita ad una maggiore attenzione prima di agire. I cervelli di persone altamente sensibili (HSP) in realtà funzionano in modo leggermente diverso rispetto ad altri.
  • Voi siete più consapevoli di altri dei dettagli. Ciò è principalmente perché il vostro cervello elabora le informazioni e riflette su di esse più profondamente. Quindi, anche se si portano gli occhiali, per esempio, si vede più di altri notando più dettagli.
  • Siete anche più facilmente sopraffatti. Se notate tutto in misura maggiore, vi capiterà naturalmente di sentirvi più facilmente sovrastimolati quando le cose sono troppo intense, complesse, caotiche, o vi coinvolgono per un lungo periodo.
  • Questa caratteristica non è una nuova scoperta, ma è stata fraintesa. Un HSP preferisce guardare prima di entrare in nuove situazioni, per questo sono spesso stati etichettati come “timidi” o “introversi”. Ma la timidezza è una caratteristica appresa, non innata. In realtà, il 30% di HSP sono estroversi.
  • La sensibilità è valutata in modo diverso nelle diverse culture. Nelle culture dove non è valorizzata, gli HSP tendono ad avere una bassa autostima. Gli viene detto “non essere così sensibile”, quindi si sentono anormali.

(Fonte: http://www.personealtamentesensibili.it/elaine-aron-2/)

 

La checklist per valutare l’alta sensibilità

Ti lasciamo un link dove trovi un questionario di autovalutazione della dr.ssa Aron che può aiutarti a comprendere meglio te stessa, te stesso, ma anche bambini e bambine.

Possiamo essere altamente sensibili a qualsiasi età: si tratta di una caratteristica innata a base genetica che ci accompagna lungo il corso della vita come gli occhi verdi o i capelli castani.

Questionario Bambini Altamente Sensibili

 

Comprendere il concetto di alta sensibilità e di persone altamente sensibili è un’opportunità per osservare con uno sguardo diverso i bambini altamente sensibili, per trovare modalità educative e di accudimento finalizzate a sostenere e facilitare i piccoli nel loro percorso di crescita.

 

Bibliografia e sitografia sui bambini altamente sensibili

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N.B. Questo articolo è frutto dell’ottimizzazione di un contenuto del 2016, rivisto e attualizzato.

Qualche suggerimento di lettura…

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