La bussola e l’astrolabio
Coordinate per navigare nella media education
SETTIMO CONVEGNO NAZIONALE DI PF06
L’evento si è svolto il 23 novembre 2024. Puoi partecipare
online in differita, entro il 31 maggio 2025

Ripensare il digitale in età prescolare

Il termine media education è diventato parte del nostro linguaggio con lo sviluppo tecnologico degli ultimi decenni.
In un mondo dove l’accesso al digitale è sempre più precoce, desideriamo condividere riflessioni importanti sul nostro ruolo di adulti-guida e sulla nostra respons-abilità nell’accompagnare bambini e bambine in un armonico percorso di crescita e con attenzione ai loro bisogni evolutivi.
Durante il Convegno 2024 di PF06 abbiamo fornito a genitori, educatrici, educatori, insegnanti, gli strumenti per navigare nella media education e ripensare il digitale.
Partecipando, metterai nel tuo bagaglio una mappa chiara, una bussola e un astrolabio per orientarti nella media education con consapevolezza e attenzione verso i bisogni di bambini e bambine.

Convegno 2024 sulla media education: informazioni pratiche

A chi ci rivolgiamo?

Educatrici, educatori, coordinatrici, coordinatori, insegnanti, genitori, psicologi/ghe, psicomotricisti/e, pedagogisti/e, arteterapeuti/e, musicoterapeuti/e, studenti, bibliotecari/e, librai/e. Ma anche alle persone interessate al tema per curiosità o cultura.

Quando ci vediamo?

L’evento è registrato. Puoi fruire dei video fino al 31/5/25.

Dove? Online in differita

Puoi partecipare al Convegno 2024 di PF06 online in differita. Forniamo le registrazioni complete di tutti gli interventi e saranno accessibili fino al 31 maggio 2025.

Ricevi l’attestato

Ricevi l’attestato di partecipazione di 8 ore per la differita. Puoi pagare con bonifico, carta docente e carta di credito.

Relatori

Agenda

9.30

Apertura dei lavori con Silvia Iaccarino 

9.40 – 10.20

Michele Marangi
Media educator, docente presso Università Cattolica

Infanzie e digitale, oggi. Il ruolo chiave degli adulti, in casa e nei servizi

Infanzie e digitale, oggi. Il ruolo chiave degli adulti, in casa e nei servizi

La presenza costante del digitale nella nostra quotidianità implica un ripensamento delle categorie di analisi sul rapporto tra tecnologie e prima infanzia. Oltre il panico morale, sempre più diffuso, è importante costruire una nuova corresponsabilità educativa, che consideri i diritti dei bambini e delle bambine. Appare centrale l’individuazione di prassi pedagogiche che sviluppino il tema della comunità educante in riferimento alle potenzialità e ai rischi del digitale, a partire dal ruolo degli adulti. Sulla base di alcune sperimentazioni
attivate negli ultimi anni, si propone una riflessione sulla centralità dei Servizi per l’infanzia per favorire processi di sviluppo di cittadinanza digitale che siano inclusivi e responsabili e che prevengano i fenomeni di Povertà Educativa Digitale.

10.20 – 11.00

Pier Cesare Rivoltella
Docente presso Università di Bologna

La scuola dell’infanz…IA. Dalla lettura del contesto alla riflessione educativa

La scuola dell’infanz…IA. Dalla lettura del contesto alla riflessione educativa

Il nostro tempo è contraddistinto da diversi fenomeni che incidono sul lavoro della scuola. È un tempo caratterizzato da quella che Bolter (2019) chiama plenitudine digitale: un continuum di microproduzioni, realizzate da singoli utenti, che abbatte la classica differenza tra cultura alta e bassa e ridisegna piuttosto l’economia testuale nella direzione della formazione di tante comunità di utenti ciascuna con i suoi valori e i suoi prodotti culturali di riferimento.
È anche un tempo improntato alla superdiversità, per usare una felice espressione di Davide Zoletto (2023). Si tratta di una diversità resa iperbolica dalla globalizzazione, dalla moltiplicazione delle culture, dalla presenza di molteplici linguaggi. Insegnare a “leggere e scrivere” non basta più: gli alfabeti da gestire sono molti, il sistema delle competenze si allarga a comprendere nuove attitudini, richiede di sviluppare New Literacies (Rivoltella, 2020).
E ancora è un tempo segnato dal protagonismo culturale dei dati, dal lavoro degli algoritmi, dalla pervasività dei sistemi di IA generativa. Si tratta di nuovi elementi della scena del consumo che interessano anche l’infanzia e che ridefiniscono in profondità il senso della nostra cittadinanza e la portata del nostro esercizio di pensiero critico. Proprio riguardo a quest’ultimo tratto si pongono le domande che stanno alla base di questo intervento. Ha senso portare l’Intelligenza Artificiale (IA) in sezione? Perché e come? Come si ridefiniscono i compiti dei Servizi e della scuola in questa prospettiva? E quale può essere il ruolo delle famiglie?

11 – 11.30 PAUSA CAFFE’
11.30 – 12.10

Alessio Carciofi
Scrittore, speaker

Benessere digitale: ritrovare il Nord in un mondo di (non) cultura iperconnessa.

Benessere digitale: ritrovare il Nord in un mondo di (non) cultura iperconnessa.

In un mondo dominato dall’iperconnessione, ci chiediamo spesso come guidare le nuove generazioni verso un uso consapevole della tecnologia. Ma prima di tutto, noi adulti come stiamo gestendo il nostro benessere digitale? Siamo capaci di orientarci e non perderci tra notifiche, email e social?

Attraverso un approccio di role play, rifletteremo sul nostro rapporto con il digitale e saremo invitati a confrontarci con le nostre abitudini. Scopriremo come ritrovare un punto fondamentale: l’equilibrio con gli strumenti digitali. Questo speech ci aiuterà a diventare un esempio concreto per bambini e bambine e a sviluppare una relazione più sana e consapevole con la tecnologia.

12.10 – 12.50

Ivano Marco Orofino
Counselor, formatore, ideatore del BEM – Modello evolutivo dei bisogni

La società digitale e la cultura educativa

La società digitale e la cultura educativa

Nella società di oggi, la tecnologia e i dispositivi digitali sono presenti in modo massivo su tutto il nostro territorio, in tutte le case. Come educatori (famiglie e professionisti) quale cultura stiamo co-costruendo? Come, in una società così ampiamente digitalizzata, il modello educativo può custodire cure e attenzioni verso i bisogni evolutivi necessari per nutrire la nostra Umanità? Quale esempio noi adulti incarniamo dal punto di vista dei bambini? Quali vecchi e nuovi modi di stare insieme possiamo co-creare nella quotidianità?

12.50 – 13.00

Chiusura della mattinata

13.00 – 14.30 PAUSA PRANZO
14.30 – 15.10

Alberto Pellai
Medico, psicoterapeuta, scrittore

E adesso che cosa si può fare? Come clinica e neuroscienze ci spingono a ripensare il digitale nella vita di bambini e bambine

E adesso che cosa si può fare? Come clinica e neuroscienze ci spingono a ripensare il digitale nella vita di bambini e bambine
Dieci anni fa eravamo incerti rispetto a definire quale ruolo avrebbero dovuto avere le tecnologie nella vita dei più piccoli. Sospesi tra tecno-ottimismo e tecno-allarmismo, abbiamo lasciato che le tecnologie entrassero nelle nostre vite e le abbiamo rese accessibili anche ai più piccoli. Con che risultato? Che impatto ha la tecnologia sulla vita dei bambini e delle bambine? Quali sono oggi gli approcci più validi ed efficaci per prendersi cura di un problema di cui stiamo diventando consapevoli? Che ruolo giocano gli educatori della fascia 0-6 in tutto questo? Alla luce delle evidenze della ricerca clinica e neuroscientifica, Alberto Pellai fornirà indicazioni per un’inversione di rotta e un nuovo modo di guardare ai bisogni evolutivi in un mondo sempre più digitalizzato.
15.10 – 15.50

Giorgio Capellani
Formatore Waldorf, antroposofo

Come e perché sviluppare competenze digitali in modo analogico. Una sfida per la tutela del bambino nel suo processo di crescita

Come e perché sviluppare competenze digitali in modo analogico. Una sfida per la tutela del bambino nel suo processo di crescita

Il bambino non è un piccolo adulto e la qualità degli stimoli educativi che riceve deve essere adeguata all’età. Questo distillato di puro buon senso ha in realtà profonde basi pedagogiche, ovvero riportare il bambino al centro del nostro agire e non rendere protagoniste specifiche conoscenze che vogliamo trasmettergli. Un sano impulso pedagogico nasce da una necessaria visione antropologica che evidenzia, nelle fasi evolutive dell’essere umano, il suo sviluppo neuro-sensoriale, le specifiche modalità di apprendimento adeguate all’età e le relative competenze da sviluppare. Il mero utilizzo di uno strumento digitale non necessariamente porta allo sviluppo di specifiche competenze umane, ecco perché suggeriamo un percorso analogico per conquistare le competenze previste dal DigComp (The Digital Competence Framework for Citizens) messo a punto dalla Comunità Europea.

15.50 – 16.30

Farnaz Farahi
Pedagogista, formatrice

Diventare grandi all’epoca dei media digitali: vietare, sorvegliare o accompagnare?

Diventare grandi all’epoca dei media digitali: vietare, sorvegliare o accompagnare?

Ci sono molti studiosi che oggi si occupano dei media, del digitale e del suo ruolo nell’educazione e nella formazione. Stiamo parlando di un fenomeno, di un processo, che sta trasformando in maniera sempre più sensibile non soltanto le forme della vita, non soltanto le forme del pensiero, non soltanto le forme comunicative, ma anche e soprattutto l’educazione. Un processo che purtroppo non sempre è accompagnato da una riflessione accurata sulle finalità e sul senso che deve accompagnare tale processo. In questo intervento intendiamo fissare alcuni elementi importanti che caratterizzano la nostra epoca, attraversando la ricaduta educativa non solo rispetto ai rischi ma anche sottolineando le opportunità che, una reale media education, può veicolare. Il fine è quello di arrivare ad una complessa consapevolezza educativa, situata nel vissuto concreto e quotidiano di  genitori, educatori/insegnanti e bambini/ragazzi. Desideriamo riflettere, anche, su come sia possibile, pur vivendo in una società in rapida e continua trasformazione, mantenere e consolidare le dimensioni della nostra cultura, di ciò che ci rende umani (consapevoli, critici e creativi), senza enfatizzare solo i rischi del digitale oppure, al contrario, ignorarli.

16.30 – 17.00

Chiusura lavori 

Conosci le nostre attività formative?

Percorsi formativi 06 è un ente di formazione accreditato dal Ministero dell’Istruzione, punto di riferimento per migliaia di professioniste e professionisti del mondo educativo e non solo. Ci impegniamo a costruire e condividere pensieri e pratiche di qualità, per fare rete tra Servizi, operatori, territori. Desideriamo contribuire alla creazione di comunità educanti, dove gli attori in gioco possono diventare sempre più corresponsabili e collaborare in modo attivo gli uni con gli altri, a favore dei bambini e delle bambine.
Proponiamo corsi di formazione in diverse modalità e su tematiche significative dei contesti 06.

Dicono di noi

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Quota online - ISCRIZIONI APERTE PER LA DIFFERITA
49 €
  • Nella quota sono compresi:
  • - video dell'evento, accessibili fino al 31/05/2025;
  • - materiale didattico;
  • - ebook del convegno;
  • - attestato di partecipazione (8 ore)
Quota in presenza - SOLD OUT
88 €fino al 31/10 poi 105€
  • Nella quota sono compresi:
  • - partecipazione in presenza;
  • - kit di benvenuto;
  • - coffee break;
  • - materiale didattico;
  • - ebook del convegno;
  • - attestato di partecipazione (8 ore)
Quota in presenza + video - SOLD OUT
98 €fino al 31/10 poi 120€
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  • - video dell'evento, accessibili fino al 31/05/2025;
  • - kit di benvenuto;
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  • - materiale didattico;
  • - ebook del convegno;
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