Esiste un tempo del quale la nostra mente non ricorda nulla ma che è scritto dentro di noi, nel nostro corpo, nelle nostre cellule.
Racconta il nostro viaggio, dove la biologia si perde nella danza delle onde elettromagnetiche, poi degli atomi, delle cellule sino all’individuo che saremo.
Parla di come siamo stati pensati prima del prima e concepiti, narra la gestazione, il parto e il mondo somatosensoriale dei primi due anni di vita, quando tutto era spirito e corpo insieme, e tutto si scriveva in noi come un destino intrinseco al nostro stesso essere.
Oggi le neuroscience e la psicologia volgono lo sguardo a quel tempo, imparano a decodificarne le impronte e anche a ricomporne i traumi, attraverso una nuova conoscenza del nostro sviluppo primordiale e nuovi approcci che sanno raggiungere le pieghe sottili e vibratili di quel che non si può raccontare a parole.
E da quel mondo fatto di sentire, di risonanze, di sensi e carne e vibrazioni, possono seguire il filo rosso dello sviluppo dell’attaccamento, riconoscerne i tragitti, le curve, le battute d’arresto, i bisogni non incontrati, che lasciano tracce emotive, che decidono i copioni delle relazioni che verranno.
Un workshop per apprendere le nuove frontiere della scienza dell’attaccamento e della psicologia pre e perinatale e integrarle nella propria professione e nella propria vita.