Guardiamo incantati un bambino di pochi mesi che gioca. Possiamo coglierne l’innocenza e la serenità; qualcuno noterà la concentrazione e l’impegno attentivo ma in quanti sapranno cogliere il ragionamento scientifico, le operazioni percettive o la misurazione geometrica che il bambino sta compiendo nel suo atto di giocare?
Siamo abituati a pensare la scienza come un’attività compiuta da pochi e un po’ strani personaggi che, forse dotati di un’intelligenza superiore, si dedicano alla ricerca delle più profonde regole che governano il mondo.
Ma le più recenti teorie dello sviluppo dimostrano che ogni bambino applica le stesse procedure scientifiche in ogni sua azione di gioco: compie veri e propri esperimenti tenendo alcune variabili sotto controllo, fa e verifica ipotesi sulle principali leggi fisiche dei diversi materiali, compie operazioni statistiche e ha competenze numeriche molto ben sviluppate già prima dell’anno.
Ma come mai, date queste premesse, spesso, già alla scuola primaria iniziano i problemi e le prime avversioni nei confronti delle materie scientifiche?
In questo corso ci proponiamo di capire e conoscere questo bambino scienziato, allenando lo sguardo dell’educatore affinché possa riconoscere e comprendere quale e quanto pensiero scientifico sia insito in ogni attività di gioco dei bambini da 0 a 6 anni. Porteremo l’attenzione sulla responsabilità educativa di fornire ai bambini un ambiente e una gamma di materiali e attività che possano sostenere ed incentivare il pensiero scientifico e la ricerca già dai primissimi mesi di vita.
Foto di Alice Gabbrielli