Attività manipolative per bambini ed emozioni: un nuovo sguardo

Attività per bambini, Educazione e sviluppo infantile, Nido, Scuola dell'Infanzia
Attività manipolative per bambini – Percorsi Formativi 06

di Silvia Iaccarino, formatrice, psicomotricista, fondatrice di PF06

Indice dell’articolo

Cosa sono e a cosa servono le attività manipolative

Una parentesi sulla propriocezione

Attività manipolative ed emozioni

Le attività manipolative e il gioco simbolico

Le attività manipolative per rielaborare gli stati emotivi arcaici

Le attività manipolativa e la rielaborazione della separazione

Le attività manipolative e l’autoefficacia

Come proporre le attività manipolative a bambini e bambine

Attività manipolative, quante opportunità

 

Ai bambini e alle bambine piace molto avere le mani in pasta. E le attività manipolative sono una pratica fondamentale in età prescolare – ma anche negli anni successivi -, perché uniscono diversi elementi interessanti che riguardano l’esplorazione, la scoperta, il gioco combinatorio, costruttivo e simbolico.

Momenti in cui il processo prevale sul prodotto, dove quello che conta è ciò che il bambino fa durante la sua esperienza con questo materiale a prescindere dal risultato finale.

Facciamo subito chiarezza sul presupposto su cui si basano le attività manipolative per bambini e bambine: non dovremmo proporre l’attività di manipolazione con l’obiettivo di dare vita a un prodotto predefinito, uguale per tutti, deciso dall’adulto in modo unilaterale. In questi processi è importante lasciare libertà ai bambini/e, dare spazio alla loro creatività senza alcuna imposizione.

Le attività manipolative o giochi di manipolazione vengono proposte spesso al Nido e alla Scuola dell’Infanzia, e possiamo utilizzarle anche a casa per un momento di gioco e per aiutare bambini e bambine a regolare le emozioni. Vediamo insieme perché e come.

Cosa sono e a cosa servono le attività manipolative

Le attività manipolative (dell’area plastico manipolativa) sono delle proposte educative riguardanti la manipolazione delle paste modellabili, dalla pasta di sale alla pasta di pane, dalla pasta per la pizza a qualsiasi ricetta possiate trovare o inventare per realizzare paste manipolabili.

Possiamo usare il Didò, il pongo, la creta, il DAS: tutti materiali per la manipolazione da mettere a disposizione di bambini e bambini per momenti di gioco costruttivi e utili allo sviluppo, anche in base all’età, privilegiando paste edibili per i più piccoli.

Le attività di manipolazione al Nido e alla Scuola dell’Infanzia, come a casa, sono portatrici di numerosi benefici.

  • La manipolazione consente a bambini e bambine di acquisire fiducia e sicurezza nelle proprie risorse e capacità perché offre loro la possibilità di costruire un progetto di esplorazione del materiale, di gioco e di realizzazione di qualcosa in base all’esigenza e le abilità del singolo soggetto.

 

  • La manipolazione può sostenere lo sviluppo cognitivo e il percorso di crescita di bambini e bambine anche sul piano sensoriale ed emotivo. La pasta modellabile permette al bambino e alla bambina di coinvolgere le mani in modo molto profondo: quando manipolano, spezzettano, strizzano, battono, schiacciano, tagliano, bucano il materiale, ottengono nutrimento proprio sul piano dei sensi. Le attività manipolative con diverse paste modellabili e materiali che possiamo mettere a disposizione di bambini e bambine per essere manipolati, forniscono infatti un nutrimento sensoriale a livello della propriocezione e del tatto, in primis.

 

Una parentesi sulla propriocezione

La propriocezione (insieme al tatto) è uno dei sensi più coinvolti nella manipolazione delle paste: è quel sistema sensoriale che attraverso muscoli, articolazioni, tendini e legamenti fornisce informazioni al nostro sistema nervoso periferico e centrale e ci aiuta a capire come è strutturato il nostro corpo, come occupiamo lo spazio attraverso il corpo e come funzionano i nostri arti anche senza l’uso della vista. La propriocezione è, per esempio, quel senso che:

  • permette di riconoscere le chiavi dell’auto quando infiliamo le mani nella borsa anche senza l’ausilio della vista;
  • consente, se chiudiamo gli occhi, di toccarci la punta del naso con un dito;
  • aiuta a orientarci e muoverci anche al buio negli ambienti che conosciamo, un po’ come quando rimaniamo senza corrente in casa.

I bambini e le bambine, soprattutto in età prescolare, hanno bisogno di nutrimento sensoriale su tutti i sistemi sensoriali, e la manipolazione si configura all’interno della categoria dei cosiddetti lavori pesanti, quelle situazioni dove i bambini e le bambine si coinvolgono in modo importante.

Esempi di lavori pesanti sono spostare una sedia o un tavolino, trasportare un pacchetto di pannolini, spostare una bottiglia o una cassa dell’acqua, apparecchiare e sparecchiare la tavola, pulire con una spugna il tavolo.

I lavori pesanti nutrono la propriocezione e regolano il sistema nervoso supportando anche nella regolazione delle emozioni.

Gli stimoli propriocettivi sono fortemente regolanti: il nostro sistema nervoso, grazie alla stimolazione propriocettiva, riesce a rimanere regolato con maggiore facilità e se disregolato a ritornare in bolla.

Quindi è un sistema sensoriale che ha una valenza rilevante e può davvero aiutarci nella quotidianità, come genitori e come professionisti, nel supportare bambini e bambine a regolare meglio le loro emozioni, i comportamenti, lo stato di attivazione neurofisiologica.

Le paste modellabili e le attività manipolative offrono questa opportunità di regolazione attraverso momenti di gioco utili, ma anche piacevoli e divertenti.

Facciamo ora un affondo sulla connessione tra le attività manipolative e le emozioni, per avvalorare quanto visto fino a qui con alcuni pensieri del mondo scientifico.

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Attività manipolative ed emozioni

Veniamo al tema delle emozioni. La propriocezione viene ingaggiata insieme al tatto nella manipolazione delle paste modellabili: è fortemente regolante e aiuta i bambini e le bambine a scaricare le loro tensioni a livello emotivo e a canalizzare istanze aggressive.

Mentre manipolano gli impasti, bambini e bambine possono – attraverso diverse azioni come spezzettare, battere, schiacciare, tagliare, bucare -, indirizzare su questo materiale la loro necessità di canalizzazione delle tensioni o delle istanze aggressive.

Ecco l’elemento importante: bambini e bambine sperimentano attraverso un canale legittimo che noi adulti autorizziamo e non colpevolizziamo (le attività manipolative) le loro tensioni interne, facendo a pezzi e distruggendo il materiale per ricomporlo, rimpastarlo, farlo tornare alla sua forma originale in un momento successivo. Per loro questo aspetto è quasi magico.

 

Le attività manipolative e il gioco simbolico

Dal punto di vista simbolico il distruggere e ricostruire consente a bambini e bambine di leggere la possibilità di rimediare ai danni e osservare che la loro istanza aggressiva non distrugge del tutto. Recuperare diventa qualcosa di possibile e li aiuta a padroneggiare meglio le loro istanze interiori, anche quelle connesse all’aggressività.

Che cosa imparano bambini e bambine da questa esperienza?

Capiscono di poter distruggere ma poi ricostruire, di rompere e aggiustare, di fare a pezzi e ricreare l’intero.

Questo aspetto simbolico lavora nell’ambito della relazione tra il bambino, la bambina e l’altro da sé rappresentato, in particolare per i soggetti più piccoli, dall’oggetto d’amore, l’adulto di riferimento. Il bambino, la bambina, può scoprire che è possibile riparare una rottura relazionale e la riparazione può essere, in via simbolica, ripercorsa attraverso le istanze manipolative.

A cosa serve il gioco simbolico?

A far capire al bambino e alla bambina che la sua rabbia non distrugge la mamma, il papà, la maestra, e viceversa. Questa emozione non distrugge la relazione ma è possibile il recupero.

Attraverso la manipolazione bambini e bambine hanno la possibilità di osservare che le cose si possono rompere ma si possono aggiustare. Un aspetto che li aiuta sul piano cognitivo a capire che gli oggetti materiali si possono rompere ma si possono anche riparare, e sul piano simbolico possono portare questo apprendimento nell’ambito affettivo-relazionale.

In merito all’aspetto del gioco simbolico delle attività manipolative e delle paste modellabili dice Aucouturier “Sono giochi di rassicurazione profonda relativi all’angoscia di perdita dell’oggetto madre e della perdita di sé. Sono anche giochi di valore cognitivo che evolveranno in seguito verso i giochi di classificazione e seriazione, in base ai quali si svilupperà il pensiero operatorio” (Aucouturier, 2005).

In tutti questi casi parliamo di riparazione interattiva: ciò che è rotto può essere ricostruito e tornare come prima.

 

Le attività manipolative per rielaborare gli stati emotivi arcaici

Un altro aspetto dell’ambito emotivo su cui la manipolazione può lavorare riguarda il prendersi cura di un disagio rispetto alla possibilità per il bambino e la bambina di rielaborare e superare vissuti arcaici.

Ci riferiamo in particolare agli stati emotivi primitivi dei primi momenti di vita in cui bambini e bambine possono percepirsi come frammentati, disgregati, a pezzi.

Bambini e bambine in età precoce non hanno ancora la sensazione di un sé intero e integro, del senso di sé come intero, e possono percepirsi in modo frammentato.

Questo aspetto richiama il concetto di angoscia impensabile descritta da D. Winnicott, sensazione che crea nel bambino, nella bambina piccolissimo/a, stati emotivi profondi, che spaventano.

Stati emotivi che non può comunicare perché non ha ancora le competenze linguistiche per farlo.

Le angosce impensabili che D. Winnicott ha identificato sono:

  • cadere per sempre,
  • sentire di non avere rapporto con il corpo,
  • sentirsi persi, senza orientamento,
  • andare in pezzi.

 

L’andare in pezzi o il sentirsi a pezzi è un’angoscia di cui parla anche lo psicoanalista Daniel Stern, che ha identificato nel senso del sé emergente relativo ai primi due mesi di vita del bambino, della bambina, il momento in cui inizia a creare una mappa del mondo a partire dai dati sensoriali che riceve in rapporto al proprio corpo.

Bambini e bambine costruiscono la base su cui appoggiano il successivo senso di sé nucleare, di cui parla sempre Stern.

La manipolazione può essere un buon canale per rielaborare in età successive questi stati emotivi arcaici, laddove per qualche motivo possano non essere stati elaborati, magari perché il bambino o la bambina non ha sperimentato un sufficiente supporto nel sentirsi intero, contenuto (Winnicott la definisce funzione di holding).

 

Le attività manipolativa e la rielaborazione della separazione

Oltre a lavorare sulle istanze aggressive e sulle angosce impensabili, la manipolazione può essere utilizzata anche per supportare il bambino, la bambina nella rielaborazione della separazione.

In età prescolare i bambini/e attivano un lavoro emotivo nel momento in cui frequentano un nido, una scuola dell’infanzia, ma anche solo quando trascorrono tempo con una babysitter o un nonno, una nonna (quando c’è il distacco dal genitore).

In queste situazioni serve regolare le emozioni legate alla separazione.

Ecco che le attività manipolative possono fornire un supporto perché offrono a bambini e bambine la possibilità di simulare e simboleggiare la separazione dal caregiver.

Per esempio, possiamo dare loro le paste manipolabili e aggiungere oggetti non strutturati, di recupero come pezzetti di legno, conchiglie, sassolini, tubi di gomma, cannucce, stoffe, pezzi di carta, mollette da bucato e quant’altro.

Bambini e bambine possono inglobare e nascondere all’interno della pasta manipolativa i materiali da recupero e simboleggiare la scomparsa momentanea dell’adulto di riferimento, che potrà poi riemergere come avviene per il pezzetto di legno quando viene tirato fuori dalla pasta malleabile.

In questo continuo nascondere e ritrovare, bambini e bambine rafforzano lo sviluppo del concetto di permanenza e costanza dell’oggetto, aspetti cognitivo-affettivi fondamentali per poter vivere l’esperienza della separazione dai propri caregiver in modo non disgregante.

Bambini e bambine imparano che, anche se salutano i genitori, li ritroveranno perché lo hanno sperimentato: ciò che si nasconde alla vista può ritornare.

È un aspetto molto importante per lo sviluppo emotivo e affettivo di bambini e bambine.

 

Le attività manipolative e l’autoefficacia

Continuando la nostra esplorazione nel mondo della manipolazione possiamo evidenziare un’altra valenza di questa attività: la possibilità per bambini e bambine di sperimentare l’auto-efficacia che può rinforzare la loro autostima e autonomia.

L’autoefficacia attiene alla capacità del soggetto di agire sull’ambiente, di lasciare un segno, una traccia di sé e modificare il mondo secondo il proprio volere, la propria intenzione.

Quando bambini e bambine manipolano e creano con l’impasto ciò che desiderano, ciò che progettano nel loro mondo interno, sperimentano la possibilità di sentirsi agenti nel mondo e sul mondo secondo la loro intenzionalità, attraverso il loro corpo, in particolare grazie all’uso delle mani.

Le mani rappresentano la capacità di fare, modificare, prendere e dare; come diceva la Montessori sono l’organo dell’intelligenza. Attraverso le mani impariamo e ci coinvolgiamo nella vita e nel mondo.

 

Come proporre le attività manipolative a bambini e bambine

Dal punto di vista pratico, al Nido, alla Scuola dell’Infanzia e a casa possiamo creare diverse opportunità per proporre le paste modellabili ai bambini e alle bambine.

Pensiamo a tutte le varianti possibili e immaginabili, dalle semplicissime paste di pane e di sale, al Didò, al pongo, all’argilla, alle ricette che troviamo su YouTube e Pinterest.

Cerca “paste modellabili” su Google e avrai idee per un anno intero.

Le attività manipolative con le paste malleabili favoriscono la stimolazione:

  • propriocettiva,
  • tattile,
  • visiva,
  • olfattiva,
  • gustativa.

 

Come? Per bambini e bambine che hanno un sistema sensoriale olfattivo spiccato, che richiede extra-nutrimento, possiamo profumare le paste modellabili con spezie e oli essenziali che possono fornire stimoli olfattivi, oltre a quelli propriocettivi e tattili.

E per stimolare la vista? Possiamo mettere a disposizione più paste modellabili di colori diversi per dare una aggiunta di stimoli visivi, oltre a oggetti da abbinare, nascondere, ritrovare.

La vista è già stimolata nel momento in cui il bambino/a lavora la pasta modellabile e gli dà la forma desiderata, ma i colori differenziati aiutano a dare nutrimento aggiuntivo a questo senso.

Possiamo creare paste modellabili edibili alle quali aggiungiamo ingredienti come il cacao per ottenere un effetto gustoso.

Hai già provato a realizzare paste modellabili con acqua, farina e polpa di frutta o creme di verdura? Ottieni un prodotto edibile che soddisfa la stimolazione gustativa, olfattiva, visiva, tattile e propriocettiva in un unico momento.

E poi con queste paste abbiamo la sicurezza di dare in mano ai bambini/e un prodotto che possono mettere in bocca con serenità.

Le attività manipolative e le paste manipolabili offrono ampio spazio alla creatività: possiamo proporle in molteplici varianti cambiando ricette, consistenze, colori, profumi.

Possiamo offrire a bambine e bambini innumerevoli opportunità di sperimentazione, apprendimento, ricerca, scoperte, possibilità di creare.

Potremmo decidere di fornire il semplice impasto, di qualsiasi natura esso sia, oppure di aggiungere materiale destrutturato (elementi naturali di riciclo) che mettiamo a disposizione dei bambini per portare avanti questa attività. Valgono anche semi, legumi, pasta e riso. Possiamo conservare il materiale suddiviso per tipo e permettere a bambini e bambine di riordinarlo a fine attività.

Le paste modellabili possono stimolare nuove esplorazioni e scoperte sul piano sensoriale, cognitivo, espressivo, ed emotivo.

Ti suggeriamo di far sperimentare le paste a bambini e bambine anche con i piedi e volendo con altre parti del corpo: lasciare che imprimano il gomito piuttosto che il ginocchio, lasciare che allunghino l’impasto sul braccio, lo pestino a piedi nudi.

Sono tutte opportunità per sperimentare la sensorialità con tutto il corpo.

Possiamo far sperimentare alcune paste modellabili insieme all’acqua e proporre a bambini e bambine di vedere come questi materiali, una volta bagnati, si prestano a ulteriori nuove scoperte e attività di pasticciamento che possono veicolare l’indirizzamento di tensioni emotive di varia natura.

Le paste malleabili e la manipolazione favoriscono condotte esplorative, ludiche, espressive e diventano anche attività grafico-pittoriche, rimandando a tutte le potenzialità di comunicazione e di espressione dei sensi.

Con le varie paste si possono anche costruire degli oggetti da utilizzare all’interno di altri giochi: le attività manipolative diventano così anche artistiche.

Scegliamo la tipologia di paste malleabili e di oggetti destrutturati in base all’età dei bambini e delle bambine per giocare sempre in sicurezza.

 

Attività manipolative, quante opportunità

Le possibilità di utilizzo delle paste manipolabili sono davvero infinite.

Come adulti possiamo mettere a disposizione di bambini e bambine i materiali che abbiamo presentato in questo articolo e unire il momento dell’attività manipolativa alla nostra capacità di osservazione.

Osservare ci aiuta a capire dove bambini e bambine possono essere in una situazione di fatica per usare le paste modellabili nelle sfaccettature, ricette, opportunità, in un’ottica di supporto alla regolazione emotiva e comportamentale.

A volte suggeriamo a educatrici, educatori e insegnanti di tenere a disposizione delle paste modellabili per alcuni bambini e bambine che magari, in certi momenti della giornata, sono in fatica.

Avere paste pronte all’uso da fornire a questi bambini e bambine quando faticano a mantenersi in bolla, li supporta nel rimettersi in equilibrio.

Proponiamo le attività manipolative tutte le volte che desideriamo: non solo perché le varianti sono infinite, ma perché diventano un supporto per la regolazione emotiva dei bambini e delle bambine e un nutrimento per il loro sistema sensoriale.

 

 N.B. Questo articolo è un aggiornamento di un contenuto del 2018.

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