Orti e giardini sono luoghi di possibili meravigliose scoperte. Occuparsi di un orto o modificare, arricchendolo, un piccolo spazio all’interno di un giardino può fornire importanti occasioni di apprendimento: si conosce e si impara facendo, si utilizzano e approfondiscono ambiti e discipline diverse, si impara ad organizzarsi e ad organizzare, si migliora la capacità di trovare soluzioni ai problemi, si lavora in gruppo socializzando e collaborando. Nell’orto o in un piccolo giardino si sperimenta direttamente con le piante e con i fiori, si impara l’utilità di alcuni organismi animali e la dannosità di altri, si va incontro a successi e insuccessi, si procede per tentativi. L’orto o il giardino sono una importante opportunità per promuovere benessere, compensare situazioni difficili, scoprire le risorse di ciascuno acquisendo nuove abilità e competenze.

Il corso punta a coniugare la conoscenza di un orto-giardino come luogo di complessità e relazioni con le possibili attività di gestione, manutenzione e cura di spazi verdi. Le piante e gli alberi trasmettono emozioni, inviano segnali che ci fanno sentire coinvolti. La natura (e il contesto dove se ne fruisce) trasmette messaggi profondi come la bellezza, l’ordine, l’armonia, la responsabilità, la condivisione, la complementarietà. Tutto in natura si muove con grazia e secondo schemi precisi ma a volte misteriosi. Stare nell’orto permette di prendersi il giusto tempo per ascoltare ed ascoltarsi. L’attività o la “non attività” può coinvolgere chiunque nel rispetto delle abilità, delle capacità, dei tempi, dei desideri di ciascuno. Non ci si sente mai soli, mai giudicati, sempre accolti.

Orti e giardini sono luoghi di cura, ordine e bellezza: per comprenderne l’essenza però è necessario far uscire dall’anonimato le piante e gli animali che popolano questi luoghi, stabilendo un dialogo e una relazione con essi.

Obiettivi:

1 coniugare la conoscenza di un orto-giardino come luogo di complessità e relazioni con le possibili strategie di gestione, manutenzione e cura di questi spazi verdi;

2 ripensare l’orto-giardino della scuola come laboratorio di osservazione e sperimentazione della natura: uno spazio in cui fare, collaborare, intrecciare abilità e condividere esperienze;

3 riflettere su tradizioni locali e metodi di gestione legati al territorio, sulla conoscenza dei prodotti della terra e sulle abitudini alimentari, con uno sguardo curioso su piante commestibili e relativi utilizzi in cucina;

4 ideare, progettare e realizzare attività pratiche ed esemplificative spendibili all’interno e all’esterno dei servizi.

Contenuti:

• La riscoperta del valore della natura in ambito educativo: il giardino come luogo del fare e dell’otium.
• La natura come strumento inclusivo e di supporto per soddisfare bisogni educativi speciali, promuovere percorsi e processi di inclusione. Accessibilità, funzionalità, ausili, attività.
• Introduzione teorica. Dimensionamento, posizionamento e orientamento dell’area. Progettazione degli spazi (parcelle e camminamenti), lavoro, preparazione del terreno (eliminazione del cotico erboso, vangatura, zappatura, baulatura con rastrello). Progettazione, manutenzione e gestione di un orto-giardino: organizzazione degli spazi, scelta delle colture, cicli colturali.
• Il valore della componente vegetale e di quella animale con attività pratica per la realizzazione di arredi naturalistici (ricoveri per insetti utili).
• Costi, recupero fondi e “sponsor”, eventi e feste. Comunicazione.