Noi ci tocchiamo.

Con che cosa?

Con dei battiti d’ali.

Con le stesse lontananze ci tocchiamo.

(R.M. Rilke)

Ogni esperienza offre spunti su cui riflettere che possono essere trasformati in opportunita’ di crescita a cui attingere. Essere educatori ci stimola e ci porta costantemente a rivedere il nostro bagaglio di competenze per predisporre un buon equipaggiamento.  Attraverso un lavoro che parte principalmente da sė stessi e dall’ascolto di vissuti ed emozioni legate al periodo di distanziamento fisico,  andremo a soffermarci sul linguaggio affettivo per colorarlo di significati e di nuove possibilità da ampliare e integrare.  Parole, musica, gesti, suoni, immagini,  sguardi, spazi,  in modo esperienziale e anche personale, saranno risorsa e ispirazione per rimodulare la propria competenza comunicativa e riabilitarci ad espressione, ascolto e incontro  con sensibilità affettiva rinnovata.