La consapevolezza è qualcosa di più del “superficiale” essere informati e del “semplice sapere “. È un processo in cui la cognizione di qualcosa si fa interiore, profonda, intima ed è un processo legato in primo luogo alla propria capacità di “sentirsi” attraverso un ascolto di sé e del proprio corpo.

Il corso si propone di portare alla luce e far emergere il livello di consapevolezza dell’educatore e dell’insegnante impegnato quotidianamente nella relazione educativa, ludica e corporea con i bambini.

Cosa si fa? Perché si fa? E come? La progettazione, costruita sulla base dell’osservazione e sulla base di “buone” teorie, è garante della qualità del servizio. A partire dal progetto pedagogico e dal PTOF, cornici strutturanti e condivise del “fare” nei servizi all’infanzia, verranno prese in esame le pedagogie implicite e latenti che si insinuano nelle pratiche educative.

Osservare è già di per sé un atto educativo. Ma fino a che punto siamo  osservatori “consapevoli”? E fino a che punto siamo consapevoli di essere corpi in relazione?

Affinare le proprie risorse relazionali attraverso l’“arte di osservare” è un cammino che mette ciascuno nelle condizioni di scoprire aspetti nuovi di sé a partire dal proprio sguardo sull’altro.

Obiettivi

  • Incrementare i livelli di consapevolezza pedagogica del singolo e del gruppo di lavoro
  • aumentare le capacità di osservazione e di ascolto del sé e del proprio corpo
  • promuovere il pensiero riflessivo
  • migliorare la capacità di lavorare in gruppo.