Formazione ondemand, Nido, Scuola dell'Infanzia

Progettare al nido e alla scuola dell’infanzia

Prezzo:

60,00 

Se “progettare è facile quando si sa come si fa” – suggeriva Bruno Munari – il pensare l’agire educativo secondo specifiche tappe logiche resta uno degli aspetti di maggior criticità all’interno dei servizi.
Progettare come? Progettare cosa? Progettare perché? Questi sono i quesiti che accompagnano i gruppi di lavoro al nido e alla scuola dell’infanzia quando, nella quotidianità, si trovano a fare i conti con una complessità sempre crescente in termini relazionali, organizzativi, di contesto e, cosa più importante, anche relativamente ai bisogni educativi dei bambini.
Pur nella necessità di garantire quella flessibilità che chi opera all’interno dei servizi educativi 0/6 ben conosce, in questi contesti nulla può essere lasciato al caso. Il rischio, infatti, è quello che vengano messi in campo interventi non adeguati al contesto e ai bisogni presi in esame, con il risultato di incrementare situazioni di confusione (si pensi, per esempio, al pranzo, ai momenti di accoglienza e ricongiungimento, ecc., ma – da non dimenticare – anche le esperienze proposte ai bambini durante la mattina).
Inoltre, sebbene a volte non venga riconosciuta nel gruppo di lavoro la necessità di formalizzare il proprio agire educativo, la progettazione garantisce quelle condizioni che sostengono la relazione educativa, l’interazione tra pari e la relazione e scambio nido-famiglia, chiamando a un movimento all’unisono (perché – nei contesti educativi – l’agire progettuale non può mai essere frutto di un pensiero individuale) verso un unico importante obiettivo: la crescita armonica del bambino/dei bambini e il suo/loro benessere.
Le indicazioni europee e nazionali richiamo poi alla necessità di riflette su quegli aspetti che sostengono e rendono possibile la costruzione di un pensiero fluido che, nel rispetto del naturale sviluppo del bambino, limiti sempre più passaggi disarmonici tra nido e scuola dell’infanzia, valorizzando la progettazione in continuità in prospettiva 0/6.
Con riferimento specifico, dunque, alle ricorrenze quotidiane, il corso offre strumenti pratici per la realizzazione di percorsi progettuali a partire dalla lettura dei bisogni reali dei bambini fino al loro monitoraggio.

Il corso è registrato. Sei ore piene di videolezione.
Il corso non ha scadenza. Accesso a vita.
Educatori, educatrici, coordinatori, insegnanti, pedagogisti e chiunque sia interessato al tema.
Viene rilasciato un attestato di partecipazione di 6 ore.

Pedagogista, dottore di ricerca in Scienze Psicologiche, Antropologiche e dell’Educazione, dal 2012 è cultrice della materia in “Pedagogia dell’Infanzia” e ha collaborato per tre anni alla cattedra del corso in “Progettazione educativa e strumenti di avvio alla professione” presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino. Attualmente è consulente pedagogico, coordinatrice e formatrice (AIF nr. 908) presso nidi e scuole dell’infanzia (Torino): si occupa prevalentemente di progettazione educativa, costruzione ed empowerment della relazione servizio educativo-famiglia, sviluppo delle competenze emotive negli adulti di riferimento e sviluppo delle life skills a partire dalla prima infanzia.

IL CORSO E’ REGISTRATO E NON HA SCADENZA.

Non sono previsti ECM.

La quota di partecipazione vale per l’accesso di una persona. Se desiderate acquistare più accessi al corso, potete inviare una mail di richiesta a segreteria@percorsiformativi06.it

Sconto 10% per gruppi da 3 persone in su. Per beneficiare dello sconto, scrivere una mail a segreteria@percorsiformativi06.it

Il corso è pagabile con carta docente, bonifico o carta di credito ed è possibile selezionare in sede di checkout la modalità di pagamento.

Per qualsiasi ulteriore info: segreteria@percorsiformativi06.it

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