Il burn-out si configura come una “forma particolarmente seria di stress cronico in grado di compromettere la capacità lavorativa di una persona” (Collings & Murray, 1996), una sindrome delineata originariamente da tre diverse dimensioni (Maslach, C., Jackson, S., & Leiter, 1996): esaurimento emotivo; depersonalizzazione; ridotta percezione di realizzazione personale.
Fin dalla comparsa del costrutto, alcune categorie professionali sono state indicate come maggiormente esposte al rischio di incorrere in dinamiche da stress lavoro-correlato e di sviluppare vere e proprie sindromi da burn-out. Tra queste troviamo medici, infermieri, e, ovviamente, insegnanti. Nonostante la figura dell’educatore/educatrice, si pone oggi come una delle categorie maggiormente esposte al rischio di burn-out, studi specifici sull’argomento sono relativamente pochi e ancora poco viene fatto per prevenire questo fenomeno estremamente diffuso nel contesto educativo e scolastico.
In questo webinar vogliamo offrire ai partecipanti una lettura di questo fenomeno, partendo dalla sua definizione, descrivendo la differenza tra stress e sindrome da burn-out, approfondendo le sue conseguenze sul piano fisiologico, psicologico e comportamentale fino ad arrivare ad individuare le tipologie di intervento più efficaci. Ci soffermeremo a riflettere sulla necessità di utilizzare interventi di prevenzione primaria e secondaria , così come sulla necessità di intervenire sull’intero contesto lavorativo agendo sulle cause piuttosto che sulle conseguenze. In quest’ottica, uno strumento come i corsi formativi, già parte integrante delle dinamiche scolastiche, rappresenta sicuramente una risorsa da indirizzare e utilizzare per una migliore e più efficace prevenzione. Focalizzeremo anche il Metodo inrelazione, un percorso formativo che nasce per la prevenzione del burnout: gli effetti in termini di riduzione dello stress sono stati dimostrati in uno studio sperimentale condotto nel 2018 dalla cattedra del prof. Raffone dell’Università La Sapienza di Roma.