Il fuori come contesto d’apprendimento è sempre più discusso e valorizzato nel dibattito educativo: la pandemia ha accelerato la diffusione dell’educazione all’aperto, il riscaldamento globale ha messo in evidenza la necessità di un rapporto altro con la “natura” e l’attuale crisi economica e sociale ha posto con maggior urgenza il bisogno di inclusività . Questi fenomeni e processi hanno moltiplicato i discorsi e le pratiche che si richiamano al “fuori”. Ma dove si trova questo “fuori”? E chi lo abita? Con quali possibili approcci?
Il secondo Convegno nazionale di Pedagogia del Bosco raccoglie questi interrogativi e si propone di offrire ai partecipanti strumenti per orientarsi, nell’ambito dell’educazione all’aperto, fra diversi modi di concepire e stare nel “fuori” . In parallelo, questa edizione del Convegno vuole chiarire la comprensione del “fuori” secondo la prospettiva della pedagogia del bosco andando a discutere come questo approccio prenda forma e si declini in relazione ai luoghi e ai contesti educativi dove viene praticato e ai soggetti che coinvolge e che lo vivono.
I temi trattati nel Convegno spazieranno dalla traduzione della pedagogia del bosco in altri contesti nazionali alla sua pratica in diverse cornici normative, dai differenti significati di “natura” all’attivazione di processi inclusivi in contesti “più che umani”. L’obiettivo di fondo sarà lavorare per affinare l’identità di questo approccio pedagogico, dando visibilità alla sua varietà interna e offrendo uno spazio per discutere potenzialità da coltivare e sfide da affrontare – in relazione e dialogo con la più ampia comunità dell’educazione all’aperto.