Il termine neurodiversità si riferisce alla realtà biologica che descrive le infinite variazioni del funzionamento neurobiologico della nostra specie. La finalità del corso è quella di rivedere questo termine ponendolo alla base di un’accettazione sociale della diversità neurobiologica presente negli umani. Così come la biodiversità è essenziale per l’equilibrio dell’ecosistema, la neurodiversità è essenziale per la ricchezza dell’umanità.
Lavoreremo per rieducare lo sguardo dell’adulto, in questo caso dell’insegnante, per promuovere un cambio di paradigma nella promozione delle abilità e delle risorse personali di ogni individuo contribuendo allo sviluppo dell’autostima e del senso di autoefficacia di ciascun bambino/a – ragazzo/a, nonché alla costruzione di una comunità più accogliente e flessibile.
A partire da una riflessione su questo cambio di prospettiva si presenteranno in particolare l’alta sensibilità, la plusdotazione e la “doppia eccezionalità” come risorse personali e di gruppo per dare una visone più ricca e colorata delle neurodiversità presenti in ogni classe o gruppo di persone, offrendo nuovi spunti di riflessione e nuove strategie operative.
Per quando riguarda le istituzioni educative, la grande sfida è rivalutare le programmazioni basate sugli attributi negativi dei bambini e delle bambine e, al contrario, cercare di portare avanti un’educazione inclusiva solidamente appoggiata alle risorse di ognuno.