“Essere bambini nella società moderna è un compito tutt’altro che semplice”, scopriremo quindi strumenti
per rendere questo mondo un po’ più a misura di bambino. Attraverso il gioco infatti, il cucciolo d’uomo
può sperimentarsi in relazioni ecologiche, comprendersi più a fondo anche su un piano emotivo.
In un mondo che richiede sin dalla più tenera età di essere iperconnessi, abbiamo perso la connessione con
noi stessi e con le persone che ci circondano.
Siamo abituati a pensare al gioco come ad una perdita di tempo. Come se i bambini e le bambine che
dedicano tempo all’attività ludica, non occupandosi di produrre qualcosa, non stessero impiegando il
tempo in maniera efficace, funzionale.
La Natura, attraverso il mondo degli animali, in realtà ci insegna e ci ricorda che il gioco è la prima attività di
apprendimento per i cuccioli, ma non solo, attraverso la dimensione ludica i piccoli animali imparano
addirittura le regole della sopravvivenza. Attraverso l’osservazione etologica inoltre è emerso che l’unica
specie animale che smette di giocare con l’avanzare dell’età è l’animale umano. In tutte le altre specie
invece anche gli adulti e gli anziani continuano, ovviamente con modalità e abilità diverse, ad occuparsi di
“giocare” nei tempi giusti, ma non abbandonano mai questa pratica.
Attraverso il gioco inoltre possiamo chiedere ai bimbi ed alle bimbe di riappropriarsi di una dimensione di
consapevolezza corporea ed emotiva di cui oggi più che mai c’è estremo bisogno perché stiamo perdendo
proprio quella profonda saggezza insita in ognuno di loro (e anche in ognuno di noi!)