Antonella Questa, attrice e autrice dello spettacolo INFANZIA FELICE, lavora da anni sul tema della relazione.
In questo spettacolo affronta un argomento particolarmente difficile: la pedagogia nera, ovvero i metodi educativi usati dal ‘600 ai primi del secolo scorso, per crescere i bambini come bravi adulti obbedienti. Metodi che non tenevano minimamente conto dei bisogni del bambino, impedendone spesso l’espressione delle proprie emozioni. Quei bambini, una volta adulti, non hanno potuto fare altro che tramandare gli stessi metodi, un passaggio di generazione in generazione che ha ridotto la capacità di ascolto dei nostri bisogni e di quelli altrui.
In un momento storico oggi particolarmente delicato nelle relazioni tra educatori e bambini, si avverte una crescente necessità di migliorare la costruzione del dialogo tra gli adulti e le nuove generazioni, di diminuire l’aggressività imperante, nonché di arginare la cosiddetta “maleducazione” e l’uso di un linguaggio violento e spesso umiliante.
Il laboratorio è stato quindi pensato come un’occasione per “aprire lo sguardo” sul problema, partendo dalle diverse capacità di “ascolto” che possiamo mettere in atto verso noi stessi e gli altri: come ascolto un’altra persona? Quando l’ascolto? Perché l’ascolto? E soprattutto, io mi ascolto?