Come proteggere le loro diverse tracce colorate
Ho potuto osservare, per molti anni e con grande attenzione, lo sviluppo grafico dei bambini tra i 2 e i 6 anni. Ho avuto la conferma della grande utilità di dare e darsi tempo. Questa fiducia nel tempo consente ai bambini di diventare protagonisti nel percorso evolutivo dei loro segni.
Seguendoli con cura ho potuto documentare una felice scoperta: alcuni bambini si rivelano attenti estimatori della linea, del tratto sottile che resta la loro caratteristica, la loro scelta prioritaria, anche quando approdano al figurativo. Altri, una volta scoperta la possibilità di colorare, la adottano e la inseriscono con tenacia nei loro disegni e il colore caratterizzerà il loro percorso grafico fino al figurativo. È così che ho cominciato a individuare quelli che chiamo Bambini-linea e Bambini-colore.
In questo corso presenterò la documentazione dei percorsi di alcuni bambini che possono ben rappresentare queste due tendenze grafiche. Metterò in evidenza quanto questa evoluzione può essere disturbata dalle proposte e dalle aspettative degli adulti: la richiesta di colorare schede o disegni prestampati in bianco e nero (purtroppo ancora troppo diffusa) blocca la crescita dello stile dei bambini-linea. In modo analogo una spinta eccessiva verso la conquista del figurativo (il famoso omino da imparare a disegnare al più presto) blocca, negli altri, la ricerca di accostamenti di colore anche indipendenti dal significato.
La posizione di ascolto richiede di saper restare molto silenziosi, attenti, curiosi, verso tutti i tratti, segni, linee, colori che si vedono nascere e crescere sotto gli occhi. È il silenzio attento che permette di cogliere il fiorire di questa cultura grafica infantile troppo spesso mortificata e bloccata. I risultati saranno sorprendenti.