Per i più piccoli, la meditazione è più simile a un “movimento consapevole” che a una vera e propria pratica. Durante i primi anni di vita i bambini sono molto focalizzati sul loro corpo e sulle sensazioni che provano, è dunque importante permettere loro di concentrarsi sull’identificare sensazioni spiacevoli e piacevoli.
Dal “Corpo al respiro” è un percorso che permette ai bambini di sperimentare le sensazioni del proprio corpo per poi coltivare in loro la capacità di riconoscersi dentro una meditazione del body scan ad esempio o all’interno di una fantasia guidata. Per allenare i bambini alla meditazione bisogna partire dall’esplorazione corporea che avviene attraverso le sensazioni della nostra pelle e in modo particolare attraverso il tocco.
Il tocco consapevole è una danza meditativa che rinforza il legame con noi stessi e con il nostro sè, ci aiuta ad essere più integrati e ci mette in contatto con le emozioni.
Le neuroscienze hanno ormai dimostrato che le emozioni risiedono nel nostro corpo: per prendere coscienza di quello che proviamo, per sentire ciò di cui abbiamo bisogno e muoverci consapevolmente nel mondo, abbiamo bisogno di entrare in connessione con noi stessi.
Quando tocchiamo un’altra persona mettiamo in comunicazione due mondi complessi che possono ricevere e trasmettere diversi segnali. Attraverso il tocco facciamo esperienza del piacere e del dolore, attiviamo la capacità percettiva e alleniamo le nostre abilità sociali, favoriamo la creazione di un legame, comunichiamo in modo non verbale le nostre emozioni, costruiamo ricordi e miglioriamo l’umore. Da un punto di vista fisiologico attraverso il tocco consapevole si riducono la pressione sanguigna e il cortisolo, principale ormone dello stress e si rinforza il sistema immunitario.
Riteniamo dunque fondamentale concedere ai bambini del tempo per mettersi in ascolto ed entrare in contato con loro stessi, per essere consapevoli di ciò che provano e che sentono fisicamente. Per fare questo abbiamo bisogno di sostenere lo sviluppo dei diversi canali sensoriali con particolare attenzione al senso del tatto ovvero il senso della conoscenza. Solo dopo aver creato diverse occasioni di rinforzo del proprio sé corporeo è possibile accedere facilmente al lavoro sul respiro.
Durante la formazione ci metteremo in ascolto della sensazioni che la nostra pelle ci regala, cercheremo di risvegliare il senso del tatto spesso assopito soprattutto negli adulti, esploreremo l’importanza della funzione meditativa del tocco, parleremo e faremo esperienza del nostro respiro e di diverse pratiche meditative e fantasie guidate.
Racconteremo inoltre, l’ esperienza di una scuola 0-6 che ha sviluppato il progetto dal “Corpo al respiro” sotto la supervisione e formazione della docente del corso. Tale documentazione rappresenta uno spunto di riflessione rispetto a come riportare tutto questo nella realtà educativa.