Laddove sussistono dinamiche complesse che ci rendono fragili e laddove il lavoro quotidiano rischia di incidere in maniera significativa sul benessere psico-fisico delle persone, fare un percorso per “prendersi cura di chi educa” può essere un’opportunità per rinforzare la resilienza e stimolare atteggiamenti anti-fragili. La finalità è quella di promuovere la capacità di trasformare le difficoltà in opportunità attraverso una migliore consapevolezza e una più funzionale gestione delle emozioni e delle relazioni con sé stessi, con i bambini e le famiglie e con il sistema nel suo complesso. Innestare la “competenza alla felicità” è non solo attuale e attualizzabile ma anche necessario.
Un adulto che ha sviluppato la competenza alla felicità è un adulto che è capace di sostenere i bambini a crescere competenti nella felicità.
Obiettivo principale del percorso è quello di seminare stimoli innovativi in grado di apportare elementi culturali e organizzativi, approcci e modi di lavorare generativi di benessere in tutti coloro che per ruoli, competenze e attitudini svolgono un lavoro di cura per poi essere in grado di diffonderle, in questo caso a genitori e bambini.