L’ambientamento partecipato ai tempi del Covid19: una testimonianza

Educazione e sviluppo infantile, Nido

di Simona Galliani, educatrice asilo nido 

 

 

Quest’anno abbiamo organizzato tutti gli spazi e i materiali seguendo le disposizioni del protocollo di sicurezza per la pandemia. Dopo aver partecipato al corso di formazione organizzato da Percorsi Formativi 0-6 sul tema dell’“Ambientamento in tre giorni”, nel nostro gruppo di lavoro abbiamo deciso di sperimentare questa nuova metodologia per l’inserimento dei bambini. Seguendo i suggerimenti forniti al corso di formazione, abbiamo fatto delle modifiche in base alla nostra organizzazione specifica del nido, tenendo conto anche delle disposizioni del protocollo di sicurezza nell’organizzazione di spazi e materiali.

Nella nostra sezione erano presenti 2 bambini già frequentati dallo scorso anno, per cui in base al rapporto numerico per il completamento della sezione erano previsti 4 inserimenti di bambini nuovi.

A causa delle limitazioni in materia di assembramenti, non è stato possibile svolgere la riunione con le famiglie dei bambini prima dell’ambientamento per presentare gli spazi e raccontare le modalità dello svolgimento dell’ambientamento stesso. Tale presentazione è stata pertanto integrata nei colloqui individuali predisposti per conoscere i genitori, raccogliere informazioni preliminari sui loro bimbi e accogliere aspettative, eventuali dubbi e timori, per spiegare l’organizzazione della giornata e raccontare come si svolgeva l’inserimento. In questa occasione è stato importante spiegare ai genitori le procedure specifiche dovute all’emergenza Covid. Nel nostro nido è previsto, tra le altre cose, che l’accoglienza dei bambini avvenga all’esterno: è stato perciò necessario mostrare alle famiglie il percorso di accesso alla sezione dal giardino.

A fine colloquio ad ogni genitore è stata consegnata una lettera di benvenuto indirizzata al loro bambino, con le foto delle educatrici e assistenti della sezione che lo attendevano al nido.

Il gruppo sezione è composto da bambini di età eterogenea con due educatrici e un operatore del servizio civile, questo ci ha permesso di organizzare gli inserimenti in modo che ci fosse un’educatrice che si occupava degli inserimenti e un’altra, con l’appoggio della collega del servizio civile, ad occuparsi in sezione dei bambini già inseriti.

In base alle disposizioni del nostro responsabile alla sicurezza e del servizio dell’asilo nido, i genitori potevano avere dei contatti diretti solo con i bambini in inserimento e con l’educatrice di riferimento, ma non era possibile essere presenti nello stesso spazio né con i bambini già frequentanti, né con altre educatrici.

Quindi abbiamo stabilito di inserire inizialmente 2 bambini con le rispettive famiglie a metà settembre e dopo 15 giorni gli altri due bambini.

Pertanto, per quanto riguarda gli spazi, i bambini già frequentati sono rimasti all’interno della sezione, mentre i nuovi inserimenti erano nel salone attiguo alla sezione.

E’ stato fondamentale far vedere ai genitori tutti gli spazi e tutto il percorso da seguire.

Solo ai genitori dei nuovi inserimenti è stato concesso di stare all’interno del salone, ma non all’interno della sezione.  Per permettere ai genitori di conoscere gli spazi cui non potevano accedere, abbiamo inviato alle famiglie tutte le foto della sezione suddivisa in spazi con relativa spiegazione di come vengono utilizzati e il loro significato educativo.

Questo è stato molto importante per rassicurare i genitori. Fortunatamente il nostro asilo ha degli spazi molto ampi e visibili ai genitori attraverso delle porte con delle vetrate, per cui anche durante l’inserimento essi avevano la possibilità di vedere a distanza come si muovevano e giocavano i loro bambini.

Rispetto ai tempi, abbiamo stabilito che nella prima settimana la frequenza dei nuovi inserimenti dovesse essere dalle 9,30 alle 12. La nostra scelta è stata fatta in quanto i genitori, secondo le disposizioni, non avevano la possibilità di entrare nella stanza della nanna, quindi la durata di presenza dei genitori l’abbiamo allungata a 5 giorni. Nei primi due giorni erano presenti nel salone 2 bambini con le rispettive mamme sempre presenti per tutto il tempo, nello spazio simbolico abbiamo utilizzato il tavolino per il pranzo e nel corso della mattinata i bambini hanno potuto liberamente giocare nei vari angoli del salone. Abbiamo utilizzato anche il giardino, sempre separati dai bambini già frequentanti, ma comunque visibili. Questo ha permesso di incuriosire i bambini nuovi, infatti dal terzo giorno abbiamo provato, secondo la loro volontà e rispettando i loro tempi, ad avere i primi contatti all’interno della sezione con il resto del gruppo dei bambini, mentre i genitori sono rimasti nel salone.

E’ stato molto interessante osservare la curiosità e l’interesse dei bambini attirati dai nuovi spazi, rispettando la loro volontà di ritornare in salone alla ricerca di un abbraccio del genitore. Anche il genitore poteva vedere dalla porta a vetri come si muoveva il proprio bambino all’interno della sezione, questo ha permesso di creare una situazione molto tranquillizzante e serena per tutti. Inoltre, questa frequenza prolungata dei genitori ha permesso loro di osservare le modalità di relazione dell’educatrice con i bambini stessi, l’organizzazione delle routine e poter porre delle domande in base alle situazioni che si venivano a creare.

Al quarto giorno abbiamo dato ad ogni coppia genitore- bambino il “bambolotto dell’ambientamento”, riadattando la proposta in quanto non è stato possibile organizzare il laboratorio con le famiglie per costruire insieme il bambolotto. Abbiamo quindi fornito un bambolotto bianco da colorare a piacimento, è stato incredibile e sorprendente osservare come, nei giorni seguenti, i bambini utilizzassero il bambolotto quando avevano bisogno di un po’ di conforto, infatti pochissimi hanno pianto durante il distacco dal genitore.

Ancora adesso, nonostante siano trascorsi alcuni mesi dall’inserimento, questi bambini prendono il bambolotto per la nanna o quando sentono la necessità di un momento di conforto. Osservando i bambini che frequentavano già dallo scorso anno abbiamo notato che desideravano anche loro avere il bambolotto e abbiamo chiesto ai loro genitori di colorarne uno insieme anche per loro.

I tempi della presenza/allontanamento dei genitori sono stati stabiliti in base alle richieste di ogni singolo bambino, alcuni più curiosi hanno voluto fin da subito conoscere gli altri bambini già frequentanti, altri vedendo i più spontanei e intraprendenti entrare in sezione si sono convinti e/o fatti accompagnare per mano. Già dal 3° giorno i bambini nuovi hanno mangiato all’interno della sezione tutti insieme, non hanno sentito la necessità di tornare in salone dal genitore pur lasciando la possibilità di vedere i genitori a distanza.

Dopo una settimana di presenza continua dei genitori al 6° giorno abbiamo chiesto loro  di essere a disposizione nel caso i bambini fossero stati a disagio, ma  non è stato necessario. Solo alcuni bambini dal 8° giorno si sono fermati a dormire per la nanna e poi per la merenda, sempre rispettando i loro tempi.

Dopo 15 giorni, i “nuovi” bambini inseriti sono rimasti all’interno della sezione e abbiamo introdotto gli altri due bambini con le stesse modalità.

E’ stato fondamentale per noi educatrici interiorizzare e organizzare tutti i passaggi e gli spostamenti, sicuramente l’atteggiamento di sicurezza e tranquillità durante l’inserimento ha permesso di trasmettere alle famiglie una modalità educativa molto efficace e solida.

Durante l’ambientamento abbiamo richiesto ai genitori più volte un confronto in modo tale da modificare e rimodulare in base alle necessità. E’ stato importante supportare e confortare le famiglie vista la situazione di isolamento nei mesi precedenti. Nel corso della riunione dei genitori, svolta dopo un paio di mesi, le famiglie si sono dimostrate entusiaste di questa nuova modalità, si è proprio costituito un patto educativo condiviso e un continuo scambio di pensieri e modalità.

Inizialmente per noi è stato un po’ faticoso organizzarsi per la compilazione dei fogli richiesti per il triage e per spiegare tutte le procedure, inoltre facendo continuamente da spola tra la sezione e il salone è stato impegnativo anche mantenere un equilibrio e cogliere i segnali dei bambini e dei loro genitori.

La soddisfazione e il piacere di aver sperimentato con successo questa nuova modalità di ambientamento, nonostante la situazione delicata e le procedure da seguire ha permesso di superare tutti i dubbi e le difficoltà.

E’ stato anche interessante confrontarsi con la collega della sezione dei più piccoli per cercare nuove strategie da seguire in quanto era necessario un accudimento particolare e gli spazi da organizzare erano diversi.

Personalmente ho trovato questa modalità molto funzionale:

*Dal punto di vista organizzativo in quanto i tempi di inserimento si sono molto accorciati rispetto alla modalità tradizionale;

* I bambini sono più tranquilli perché la sezione viene “mammizzata” per la presenza del genitore con i tempi più lunghi;

* Le famiglie conoscono l’asilo sotto tutti gli aspetti (spazi, materiali, gruppo di bambini, educatori, routine, attività) e accolgono il disagio del bambino con più serenità.

*Per noi educatori c’è la possibilità di osservare il bambino singolarmente e nella coppia genitore/bambino, senza avere un atteggiamento giudicante, indispensabile per conoscere i piccoli in modo più completo.

 

 

 

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