di Paola Albini e le educatrici del Nido Vitamina G, Segrate
Manipolare l’argilla è un’esperienza creativa e sensoriale davvero unica. L’argilla ha in sé tutte le caratteristiche per consentire un’esperienza manipolativa libera, autonoma, che coinvolge tutti i sensi. È un materiale naturale, proviene dalla terra, è umida, ha un buon profumo, è piacevole al tatto, è fresca, morbida e si lascia modellare con facilità. È una materia affascinante, non solo per la sua straordinaria plasticità, ma anche perché si trasforma in modi diversi. Vediamone alcuni:
- si può utilizzare in forma solida, in polvere o liquida;
- al tatto si presenta fredda, ma manipolandola si scalda;
- sotto l’azione dell’acqua si scioglie e all’aria si asciuga.
Quest’ultimo aspetto, in particolare, ha particolarmente entusiasmato i bambini.
ALLESTIMENTO DEL NOSTRO ATELIER
L’attività di manipolazione al nido non è incentrata sul risultato finale, cioè sul prodotto, ma sulla possibilità di sperimentare il piacere del fare e del disfare, senza la preoccupazione di ottenere un risultato.
Tutto é realizzato in autonomia dal bambino, attraverso l’uso delle mani e del corpo, lasciando la propria traccia per esprimere se stessi e per sentirsi così protagonisti del modellare la realtà esterna.
Partendo dal presupposto che l’apprendimento passa attraverso il fare, la scoperta e la sperimentazione, abbiamo diviso in vari momenti, così come di seguito elencato, il percorso che abbiamo proposto ai bambini per conoscere l’argilla.
- FASE ESPLORATIVA E DI SCOPERTA: manipoliamo l’argilla!
Abbiamo dato ai bambini un pezzo di argilla ciascuno, per permettergli di avvicinarsi e prendere contatto con il nuovo materiale secondo i propri tempi.
Abbiamo lasciato ai piccoli il tempo di sperimentare il puro piacere manipolativo, di lasciarsi stupire e incuriosire dalle loro scoperte o di provare il timore che ha suscitato in alcuni lo sporcarsi con questo freddo e morbido materiale grigio, diverso dalle altre paste per modellare.
I bambini possono compiere numerose azioni per entrare in contatto con l’argilla e misurarsi con le sue caratteristiche: toccare, impastare, spezzare, grattare, schiacciare, affondare le dita, bucare, plasmare, premere, graffiare, staccare, attaccare, pizzicare, spalmare, appallottolare. Ad ogni azione corrisponde un modo diverso di usare le mani e quindi di accrescere le competenze motorie, cognitive e creative.
In un secondo momento, assecondando la richiesta dei bambini, abbiamo dato loro alcuni strumenti (coltelli, mattarelli lisci e sagomati). Con l’aggiunta di questi ultimi, i piccoli si sono approcciati all’argilla scavando, tagliando, strofinando il coltello sulla piastrella per vederne l’effetto, schiacciando e sminuzzando; esplorando, quindi, nuove proprietà e caratteristiche della materia.
E se aggiungessimo un po’ di acqua?
Le possibilità esplorative, di azione, di scoperta ma anche la sorpresa e il piacere del manipolare, si sono ampliati ulteriormente: così i bambini possono esercitare i muscoli della mano anche per modellare e lisciare l’argilla.
- FASE ESPRESSIVA (con materiale naturale)
Una volta presa confidenza, abbiamo proposto l’argilla con alcuni elementi naturali (pigne, sassi, legnetti, noci, ecc…). Questi elementi aggiuntivi hanno dato modo ai bambini di creare spontaneamente semplici oggetti, stimolando così la loro fantasia e immaginazione.
Questa seconda fase ha previsto anche un momento importante di condivisione delle sensazioni, delle percezioni e dei racconti tra bambini e con noi adulti.
Sollecitare il bambino a descrivere verbalmente i prodotti ottenuti chiedendogli “cosa è questo?” è una prassi che sarebbe utile praticare, sconsigliamo invece di esprimere giudizi di valore tipo “che bravo”.
- NUOVE ESPLORAZIONI: acqua e argilla!
Potete proporre ai bimbi due tipi di manipolazioni dell’argilla con l’acqua che regaleranno ai piccoli sensazioni nuove e diverse.
Nel primo caso potete aggiungere all’argilla solida, dentro una vaschetta dai bordi alti, dell’acqua e lasciare poi i bimbi liberi di schiacciare, stringere, spappolare l’argilla bagnata.
Nel secondo caso, invece, potete mescolare la polvere d’argilla (argilla fatta seccare e poi grattugiata) con l’acqua. Il risultato sarà un fango argilloso con il quale potranno, ad esempio, disegnare, giocare con animali o macchinine e persino dipingersi il corpo.
- COLORARE CON L’ARGILLA
Abbiamo proposto ai bambini di dipingere con argilla e tempera. In un contenitore adatto, create la vostra pittura miscelando 1/4 di polvere d’argilla con ¾ di tempera colorata. Se non avete il tempo di creare la polvere, potete anche frullarla. Il risultato finale sarà il medesimo.
Un’altra proposta è quella di utilizzate l’argilla liquida all’aperto, per dipingere sui muri o sul pavimento del cortile. Basterà un po’ di acqua per far tornare tutto pulito!
ALTRE PROPOSTE PER GIOCARE E APPRENDERE…
– proporre l’argilla insieme a diversi materiali naturali, di recupero o non strutturati. I bambini potranno disporre i vari elementi sia su un pezzo di argilla informe, sia su un pezzo appiattito con il matterello. La creatività, l’immaginazione e la fantasia dei bimbi troveranno libero sfogo;
– presentare l’argilla in modo diverso, variando la superficie sulla quale i bambini giocano: piastrelle con texture diverse, specchi, tavolette di legno. Potrete osservare come questo influenzi l’interazione con il materiale;
– disegnare con la polvere d’argilla su fogli colorati, lavagne nere o su un tavolo luminoso. L’effetto, su quest’ultimo supporto, è davvero interessante;
– giocare all’aperto con l’argilla liquida, dando ai bimbi la possibilità di dipingere il loro corpo. Il corpo che si trasforma sotto i loro occhi ha sempre un impatto emotivo molto forte. Non solo, nel giro di poco tempo l’argilla spalmata si seccherà cambiando colore: i bambini ne rimarranno sorpresi e affascinati;
-le impronte: è un bel gioco per i bambini scoprire l’impronta che gli oggetti lasciano sull’argilla. Il repertorio di oggetti da utilizzare è molto ampio: provate con le chiavi, i bottoni, le reti. Pensate ad oggetti che abbiano forme, peso e dimensioni diverse. In questo caso, potreste proporre ai bimbi l’argilla in una nuova forma, ovvero appiattita. Si può far cadere dall’alto il pezzo di argilla appiattito, per creare così una scultura casuale. Un’idea che ha entusiasmato anche i nostri bambini;
– sperimentare le tracce che gli oggetti in movimento lasciano sull’argilla. I matterelli seghettati, le forchette, le pigne, gli stuzzicadenti sono solo alcuni esempi di questa nuova attività;
– indagare le texture di alcuni oggetti, amplierà il loro sguardo e stimolerà la loro curiosità.
QUALCHE CONSIGLIO PRATICO
L’argilla sporca, ma non macchia. Andrà quindi via facilmente dai vestitini dei bimbi, molto più delle tempere. Invece, non è proprio facilissimo ripulire gli strumenti utilizzati con l’argilla liquida. Il nostro consiglio è quello di usare contenitori che poi potrete buttare: vasetti dello yogurt, vaschette riciclate e quant’altro. Risparmierete sicuramente un bel po’ di tempo e di acqua. Sempre per facilitare le operazioni di pulizia, ricoprite il tavolo di lavoro con una tovaglia di plastica o con sacchi della spazzatura debitamente tagliati ed adattati.
Come conservare l’argilla: in un contenitore chiuso, per evitare che si secchi. In ogni caso, se dovesse seccarsi, potrà essere recuperata immergendola in una bacinella piena d’acqua.
Buon lavoro e buon divertimento!