Il coordinamento di un servizio educativo che si rivolge a bambini da 0 a 6 anni richiede a chi se ne occupa di avere ben chiara quale posizione di ruolo deve ricoprire. Spesso il ruolo di coordinamento viene declinato solo su piano organizzativo perdendo di vista la potenza di una centratura pedagogica che permette di dare senso anche alle pratiche più burocratiche che danno al servizio la possibilità di continuare ad esistere.
Il coordinamento ha in se’ due funzioni, impossibili da dissociare: una transitiva ed una riflessiva.
Da una parte deve organizzare i vari elementi assegnando a ciascuno compiti e funzioni per il perseguimento del fine preposto dal servizio, dall’altra parte deve bilanciare i movimenti in modo armonico trovando la sintonia che permetta a tutti i soggetti in campo di vivere meglio.
Il coordinamento è il procedimento attraverso il quale si riduce in ordine un insieme così da costituire un tutto organico (Wikipedia).
Di cosa si occupa dunque un coordinatore?
Spesso lo diciamo o lo sentiamo dire: il benessere dei bambini nei servizi è direttamente proporzionale al benessere degli educatori e degli insegnanti che se ne occupano. In questa correlazione, il ruolo del coordinatore è centrale, anche se invisibile ad un primo sguardo.
Il coordinatore deve infatti avere una visione privilegiata su educatori ed insegnanti (e anche sugli altri operatori eventualmente presenti: dal personale ausiliario a quello della mensa, dal personale di segreteria a chi si occupa di laboratori ed attività specifiche) comprendendone i punti di forza e i bisogni, le fatiche e le potenzialità per favorire il benessere di tutto il servizio.
È necessario per questo che il coordinatore si ponga in una posizione altra, di Terzo, che riesca a sostare tra operatore e operatore, tra operatore ed utente, tra operatore ed organizzazione del servizio (cooperativa, fondazione, istituto comprensivo…): un equilibrio necessario da trovare e vivere ogni giorno.
Il coordinatore, in qualità di responsabile del mandato sociale che gli viene conferito, è inoltre chiamato a tenere il nesso tra il funzionamento organizzativo e gli scopi, i valori, la mission che il servizio stesso dichiara e ad occupasi di come ciò viene tradotto in pratica educativa ogni giorno con ogni bambino, con ogni famiglia che accede al servizio.
Nella formazione Equilibri: pratiche di coordinamento pedagogico, intrecciando teoria e pratica, analizzeremo quello che da mandato organizzativo e sociale viene richiesto al ruolo di coordinamento e lavoreremo per la sistematizzazione delle competenze dei corsisti al fine di implementare la centratura del ruolo che si riveste e agevolare il lavoro quotidiano di ciascuno.