di Silvia Iaccarino
Come ho già avuto modo di dire in un altro articolo, è essenziale che i bambini possano recuperare il contatto con la Natura e stare il più possibile all’aria aperta.
Questa opportunità dovrebbe essere garantita tutto l’anno e non solo con la bella stagione!
Molto spesso, invece, ai primi freddi gli adulti chiudono i bambini in casa, a scuola, in palestra, riducendo così sensibilmente la quota di vita all’aria aperta, temendo per la salute dei piccoli.
Eppure nessuna ricerca scientifica ha indiscutibilmente affermato che il freddo faccia ammalare*.
In autunno ed inverno ci si ammala di più perché, da un lato, sono più presenti i virus che causano i malanni e, dall’altro, il fatto stesso che siamo più al chiuso, in locali poco arieggiati e affollati, ci espone maggiormente agli agenti patogeni.
“Le fonti di contagio sono costituite principalmente da: ambienti di vita comunitaria (nido, scuola…), collettività, centri commerciali, giocattoli, telefonini e apparecchiature elettroniche. L’opinione comune identifica nel freddo invernale la principale causa delle malattie dei bambini. In realtà i virus (e non il freddo in sè) che provocano infezioni delle alte vie respiratorie si trasmettono più facilmente in inverno perché bambini sono tenuti al chiuso e a stretto contatto tra loro. Vale la pena sottolineare come la miglior protezione contro le malattie infettive sia l’accurato e frequente lavaggio delle mani da parte dei bambini e degli educatori! (…) Si corrono più rischi infettivi quando si sta al chiuso.” L. Lucchi, pediatra (in “Outdoor education. L’educazione si-cura all’aperto”. ed. Junior)
Dovremmo quindi abbandonare il luogo comune che ci porta a credere che il freddo sia pericoloso e, piuttosto, vestire in modo adeguato i bambini, “a cipolla”, in modo che possano uscire serenamente all’aperto nelle ore centrali della giornata e alleggerirsi di qualche strato man mano che si riscaldano, prima che arrivino a sudare in modo significativo.
Con questa semplice accortezza è quindi possibile garantire la giusta quota outdoor anche in autunno e inverno, senza togliere ai bambini preziose opportunità di crescita e sviluppo fisico e motorio, cognitivo, emotivo e sociale!
*chiaramente mi riferisco qui al fatto che non è tanto il freddo a causare i “mali di stagione” quanto i virus e mi riferisco a situazioni ordinarie, quelle che fanno parte della nostra quotidianità in autunno e inverno. Poi non c’è dubbio che il freddo possa causarci problemi anche molto seri (vedi per esempio l’ipotermia).