Fin da piccolissimi ci si riempie le tasche di oggetti che ci incuriosiscono, che desideriamo conservare come “tesori” da scoprire, da maneggiare, da custodire.
Si raccolgono tracce di terra per osservarle più da vicino, si fotografano insetti bizzarri, si portano oggetti caratteristici da luoghi lontani per raccontarne la storia…
La nostra curiosità e il bisogno di “raccogliere” tracce lungo il nostro cammino per farne tesoro, memoria e per poterne condividere la bellezza, ci rendono esseri abili a portare nel mondo uno sguardo curioso, teso a fare “ricerca”.
In che modo questa naturale propensione può tradursi in nutrimento per gli scenari progettuali nei servizi educativi 0/3 e nella Scuola dell’Infanzia?
Come le tracce dell’estate possono dare vita alle prime tessiture narrative nel gruppo?
Quali inviti possiamo offrire nei periodi di chiusura durante l’anno scolastico per restare in dialogo?
Come i ritrovamenti dei bambini e delle bambine possono rivelarsi, tutto l’anno, generative impalcature progettuali?
In che modo i “transiti” da casa a scuola/al nido (e viceversa) possono essere considerati strumenti di partecipazione e di co-progettazione da settembre a giugno?
Attraversando alcuni strumenti e strategie di progettazione utilizzate in scuole e servizi educativi 0/6 anni, metteremo a fuoco, tra le altre cose, anche possibilità e inviti che si sono rivelati generativi nel coltivare uno sguardo valorizzante dentro la cornice della partecipazione delle famiglie e della co-progettazione.