Percorsi formativi 0-6 ha una esclusiva partnership con il metodo “Cantami o mamma” ideato da Maria Teresa Nardi, musicologa e musicoterapeuta.
Il corso intende formare operatori in grado di applicare il metodo nel lavoro con i genitori all’interno della propria professionalità e, contemporaneamente, di ampliare il proprio orizzonte lavorativo con nuove opportunità.
Chi frequenterà con successo il corso, verrà inserito nell’elenco nazionale dedicato degli operatori del metodo “Cantami o mamma” e potrà utilizzare l’esclusivo marchio in comodato d’uso.
La proposta formativa è rivolta a coloro che già operano nei contesti della prima infanzia.
DAL LIBRO “CANTAMI O MAMMA”di Maria Teresa Nardi
“Cantami o mamma, perché la tua voce mi avvolge,
mi massaggia e mi coccola.
Cantami o mamma perché il tuo canto mi culla,
mi fa spazio nella tua mente, mi trattiene nei tuoi pensieri.
Cantami o mamma, perché ho bisogno di ascoltare i tuoi gorgheggi,
che sono amore, nutrizione e richiamo alla vita per me…”
DA “CANTAMI O MAMMA” : “Mi piace immaginare che potrebbero essere queste le parole che un piccolo rivolge alla sua mamma a partire dai mesi dell’attesa, quando la voce della gravida inonda l’utero e lo fa vibrare. Mi piace pensare che il piccolo in divenire, appiattato in fondo al corpo della madre, sistemato in uno spazio pronto a espandersi, immerso in un liquido caldo e vibrante, stia ad ascoltare le sonorità vocaliche dei genitori. E poi, dopo il parto, ricerchi, si volti e “guardi” la voce materna, che ha saputo dare un senso al tempo dell’attesa e che insegue esclamando “Cantami, o mamma … canta me e canta a me!”
E questo canto materno, il canto di mamma e papà, viene promosso e celebrato oramai da più di dieci anni in un percorso da me ideato per i genitori e i loro bambini dai 0 ai 12 mesi. In questo lungo periodo ho cantato con molte, tante mamme che ho incontrato settimanalmente con i loro bambini in consultori, asili nido, associazioni e ospedali che hanno promosso progetti a sostegno della maternità/genitorialità. Nel corso degli anni questo percorso è diventato tempo organizzato in incontri a cadenza settimanale, luogo per trovarsi e confrontarsi, spazio mentale, spirituale, affettivo ed emotivo, che le mamme abitano con i loro piccoli per cantare, recitare filastrocche, giocare con strumenti musicali, danzare e dondolare tra pianti, poppate, cambi e chiacchiere.
Gli incontri si fondano sull’innata predisposizione e sensibilità del neonato verso il mondo dei suoni; in particolare verso le sonorità materne, che ha imparato a conoscere sin dalla vita prenatale e che vanno a costituire “l’involucro sonoro” che avvolge la coppia madre-figlio. Quell’involucro sonoro che, nel corso del primo anno di vita del piccolo, si satura a poco a poco di suoni vocalici, sillabici, che si lasciano giocare, manipolare, modificare prima di consegnarsi al linguaggio. Queste produzioni spontanee si fanno gioco ritualizzato, ingrediente fondamentale, assieme all’allattamento e all’identificazione, della relazione/comunicazione primaria fra mamma e bambino. […]”