Molti genitori scelgono di frequentare un servizio educativo per necessità lavorative o per far vivere al proprio figlio, figlia, un’esperienza di socializzazione tra pari.
Di rado il motivo è la ricerca di un adulto che possa aiutare a leggere le competenze del proprio bambino, bambina e a diventare un genitore più efficace.
Questo approccio dimostra quanto l’essenza del lavoro educativo sia effimera, impercettibile e difficilmente intelligibile, se non da chi è del settore.
La documentazione pedagogica narrativa parla a un genitore che spesso non considera l’educatore come risorsa, non lo percepisce come un interlocutore interessante.
Quali sono gli obiettivi del corso sulla documentazione
Con questa formazione proviamo a invertire la tendenza. Mettiamo a fuoco modalità di documentazione che, anziché rispondere al bisogno di mostrare ai genitori, divengono strategie per ingaggiare i genitori.
Documentare non più per esporre ma per provocare.
Per raggiungere questo obiettivo possiamo usare:
- le storie aneddotiche,
- le Learning Stories,
- il phototelling.
Per quanto format differenti, si basano tutti su una modalità narrativa per episodi capace di generare risonanze emotive, di catturare l’adulto, di farlo sentire parte dell’esperienza e di aprire a molteplici ricerche di significato.
In questa prospettiva la documentazione diventa strumento per formare lo sguardo dei genitori: non devono trovare quello che vogliono bensì quello che non si aspettano. Lo stupore è, ancora una volta, la chiave.
In questo corso approfondiamo e ci confrontiamo con questa modalità documentativa, sperimentiamo la scrittura e la riscrittura, acquisiamo elementi di senso e metodo per poterla utilizzare nei nostri contesti.