Con le nuove linee guida per le discipline STEM il Ministero dell’Istruzione vuole promuovere l’educazione STEM in tutti gli ordini scolastici ed educativi, cominciando fin dalla primissima infanzia perchè le “sfide di una modernità sempre più complessa e in costante mutamento non possono essere affrontate che con una prospettiva interdisciplinare, che consente di integrare e contaminare abilità provenienti da discipline diverse intrecciando teoria e pratica per lo sviluppo di nuove competenze, anche trasversali”[1], come il pensiero critico, la comunicazione, la collaborazione e la creatività.
La necessità di contaminazione tra materie, sia restando nell’ambito delle sole scientifiche sia includendo quelle umanistiche, da cui l’estensione dell’acronimo in STEAM, è già ben espressa nelle Indicazioni Nazionali del 2012 dove sono chiaramente delineate anche diverse indicazioni metodologiche che possano sostenere apprendimenti significativi, come la laboratorialità, il learning by doing, il problem solving attraverso metodi induttivi come IBSE, Inquiry Based Science Education, applicabili fin dalla scuola dell’infanzia.
La novità delle nuove linee guida è l’estensione delle pratiche STEM anche alla fascia 0-3.
Ma come si traduce questa nobile intenzione nei servizi 0-6?
Se molte indicazioni sono già contenute nelle Linee Pedagogiche del Sistema Integrato 0-6, quello che manca è la competenza di un corpo docenti per lo più privo di una formazione adeguata. Per questo il corso sulle STEM dovrebbe a nostro avviso prefigurarsi come una prima occasione preziosa di formazione, promuovendo innanzitutto la riflessione sui fenomeni legati alle STEM per costruire nuove conoscenze e competenze attraverso la sperimentazione in prima persona secondo le procedure tipiche delle scienze: processi manipolativi, percettivo-sensoriali e logico-creativi.
[1] Linee guida per le discipline STEM, pp. 2 – DM 184-2023
OBIETTIVI:
- Sviluppare uno sguardo scientifico consapevole dei fenomeni e dei molti modi di capire, provando su di sé, sperimentando in modo attivo e riflettendo su cose e fenomeni per consolidare e ristrutturare le proprie conoscenze sul mondo.
- Conoscere i modi con cui i bambini indagano e costruiscono conoscenza per essere così in grado di cogliere i loro processi cognitivi e accompagnarli nei loro percorsi di esplorazione e costruzione di conoscenza.
- Essere in grado di tradurre tutto questo in un’azione pedagogica consapevole e pensata, finalizzata a accompagnare e sostenere i bambini nei loro percorsi di conoscenza e riconoscendo le occasioni formative anche nei momenti della routine.
ARTICOLAZIONE DELLA GIORNATA
– ore 8:30 – 9:15: registrazione e accoglienza dei partecipanti.
– ore 9:15 – 11:00: formazione in plenaria per educatori ed insegnanti: cornice di riferimento teorica sull’educazione STEM e analisi dei processi di insegnamento e apprendimento nell’ambito delle pratiche educative nei servizi 0-6 (Monica Onida e Marco testa)
– ore 11 – 13: laboratori paralleli sulle STEM:
- S, Scienze: Materiali naturali in&out, tra terra e cielo (M.Onida)
- T, Technology: attraverso un’attività di roboetologia si discuteranno le principali questioni epistemologiche legate al pensiero scientifico. (E. Datteri)
- E, Engineering: Equilibri e disequilibri giocando con il corpo e con gli oggetti. Dal pasticciamento all’esperimento. (M.Testa)
- M, Mathematics: Esplorare e interpretare la realtà attraverso il gioco e la matematica. (G.Bernardi)
I laboratori, a cui potranno partecipare tutti gli iscritti (sono previste massimo 70 persone, quindi 15-18 persone per gruppo), compresi coloro che svolgono la funzione di coordinatore pedagogico nei servizi di asilo nido, sezione primavera, scuole dell’infanzia statali e paritarie (suddividendosi in modo equilibrato tra i tre gruppi), saranno guidati da un esperto e svolti in modo laboratoriale, mettendo tutti i partecipanti in situazioni esperienziali attive:
- Introduzione della tematica specifica in grande gruppo e input motivante: idee e domande chiave
- sperimentazione attiva del gioco scientifico in piccolo gruppo, sostenuti da domande guida e stimoli operativi specifici sul tema, con uso di oggetti, strumenti e materiali adeguati e riproponibili nei servizi
- confronto restando nel piccolo gruppo: meta-riflessione sull’esperienza e condivisione di pratiche dai diversi servizi
- Discussione finale in grande gruppo: analisi dei focus emersi, domande e rilanci.
– ore 13:00 – 14:00: pausa pranzo.
– ore 14:00 – 16:00: ripetizione degli stessi laboratori con un nuovo gruppo. Ogni partecipante si iscrive ad un laboratorio diverso rispetto a quello del mattino, in modo che ognuno possa seguire due ambiti disciplinari diversi.
– ore 16:00 – 17:00: restituzione lavori. Sintesi dei focus emersi dai gruppi ed esempi di percorsi attraverso la documentazione. Chiusura della giornata.