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Gli interferenti endocrini e lo sviluppo infantile

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In base alla definizione proposta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) vengono chiamati interferenti endocrini (IE) tutte quelle sostanze esogene o loro miscele in grado di alterare il sistema endocrino. Possono essere di origine naturale, come per esempio i fito e i micoestrogeni, ma soprattutto vengono prodotti industrialmente. Sono ubiquitari perché presenti in pesticidi, erbicidi, giocattoli, farmaci, prodotti per la pulizia della casa e per l’igiene personale, oggetti di plastica, vernici, apparecchiature sanitarie, arredamenti, vestiario, polveri. Giungono al nostro organismo per contatto cutaneo, per ingestione o per inalazione (presenza nell’atmosfera). La grande diffusione ambientale è testimoniata dalle ricerche su diverse popolazioni.

In un recente studio pilota, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, su 900 bambini residenti in varie aree geografiche del nostro Paese è stata determinata la presenza nelle urine di due degli IE più noti (Ftalati e Bisfenolo-A). I primi erano presenti in tutti i campioni urinari e i secondi nel 76%. Nell’ultimo decennio un’ampia mole di ricerche ha cercato di comprendere come possano alterare lo stato di salute. Ne sono risultati l’identificazione di specifiche patologie ricollegabili all’azione degli IE. Tra quelle più analizzate di interesse pediatrico: 1) alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi con conseguente anomalo sviluppo dei genitali esterni maschili e anticipazione del tempo della pubertà soprattutto nelle femmine; 2) alterazioni dello sviluppo neuro-psicologico-comportamentale; 3) azione co-fattoriale nella complessa patogenesi dell’obesità.

Il rapporto di casualità tra presenza di IE nell’organismo e sviluppo di patologie è anche fonte di discussione nella letteratura scientifica per posizioni antitetiche che, nel futuro, vedremo come evolveranno in base a ulteriori studi. In attesa che tutto ciò maturi e sia utilizzabile nella corrente pratica clinica è comunque raccomandabile che
soprattutto nei periodi biologici più critici (per esempio i primi 1000 giorni di vita) non si dimentichi il principio di precauzione e si cerchi di evitare il più possibile il contatto con gli IE.

Il corso è registrato.
Forniamo i video SENZA SCADENZA con materiale didattico e attestato.
Genitori, educatrici, educatori, insegnanti e chiunque sia interessato al tema.
Viene rilasciato un attestato di quattro ore.

Laureato in Medicina e chirurgia, specializzato in Pediatria e Puericultura e in Endocrinologia e Malattie del Ricambio.

È stato Research fellow presso il Department of Growth and Development.University of  London ,il Kinderspital Università di Zurigo, il Department of child health University of London e la Clinica Pediatrica di Tel Aviv.

Professore Ordinario di Pediatria ha diretto la Clinica Pediatrica dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (1995-2000) e quella dell’Università di Parma (2001-2014) ed è stato Direttore del Dipartimento materno infantile dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e del Dipartimento dell’età evolutiva dell’Università di Parma.

Il webinar è GRATUITO e fornisce attestato di 4h + materiale didattico.

Per ottenere il webinar è sufficiente inserirlo nel carrello e procedere nel compilare la scheda di iscrizione con i propri dati. Viene attivato gratuitamente un account all’interno del quale si troverà il corso, da seguire in autonomia senza scadenza.

NON è previsto alcun pagamento. Per questioni tecniche il corso va inserito nel carrello e NULLA viene addebitato.

Per qualsiasi necessità: segreteria@percorsiformativi06.it

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