Sei suggerimenti per curare la relazione tra genitori e nonni

Educazione e sviluppo infantile
La relazione tra genitori e nonni – Percorsi Formativi 06

 

di Silvia Iaccarino, formatrice, psicomotricista, fondatrice di Pf06

 

 

Quante volte, nel primo anno di vita del bambino, della bambina, hai avuto bisogno del supporto della nonna o del nonno? E quante volte hai chiesto loro una mano per andare a prendere tuo figlio, tua figlia al nido o a scuola?

Viviamo in una società e in un contesto storico complessi. Il lavoro, i ritmi frenetici, gli orari sempre più stretti, gli impegni che si accavallano: a volte senza i nonni e le nonne faticheremmo a fare tutto.

Durante le consulenze ci occupiamo spesso della cura della relazione tra genitori e nonni perché in alcuni casi questo rapporto può sfociare in problemi e incomprensioni soprattutto sul tema dell’educazione dei figli e delle figlie.

I nonni sono figure molto importanti per i bambini e le bambine: oltre a dare una mano ai genitori nello svolgimento pratico delle mansioni quotidiane, a volte si prendono cura della loro crescita e del loro sviluppo.

Chi ha la fortuna di avere i genitori o i suoceri vicino a casa, sa bene quanto sia prezioso il loro aiuto: i nonni e le nonne sono spesso figure amorevoli, sono attenti, preparano da mangiare, portano i nipoti a spasso, trascorrono con loro buona parte della giornata e diventano delle figure di riferimento per bambini e bambine.

Cosa accade però quando la nonna ha delle idee differenti sui modelli educativi da proporre ai e alle nipoti? In che modo possiamo comportarci quando il nonno esagera con i vizi e consente comportamenti che noi non accettiamo? Qual è la soluzione migliore per gestire nonne/i troppo invadenti?

Ecco, oggi proviamo a rispondere a queste domande sulla relazione genitori e nonni con l’obiettivo di curare il legame e gestire situazioni che potrebbero portare a conflitti o momenti di disagio.

 

L’equilibrio tra genitori e nonni

Quando nasce un bambino, una bambina, in casa è festa: l’arrivo di un figlio, una figlia è un momento di pura gioia per i genitori e lo è altrettanto per i nonni, che assumono un nuovo ruolo e si sentono di poter dare un contributo utile alla famiglia.

Dopo un primo momento di giubilo, è importante acquisire contezza sui nuovi equilibri che, in modo inevitabile, coinvolgono la neo-famiglia sotto tre aspetti.

  • L’equilibrio della coppia: con l’arrivo di un figlio, una figlia, non siamo più solo compagno e compagna o marito e moglie, ma diventiamo genitori. Cambiano le responsabilità, i compiti, le priorità. Cambiano i ritmi della giornata perché tutto all’improvviso ruota intorno al bambino, alla bambina. Cambiano i momenti di intimità. C’è in atto una meravigliosa e al contempo impegnativa rivoluzione.
  • L’equilibrio dei neononni: anche i nuovi nonni e le nuove nonne percepiscono una responsabilità diversa nei confronti dei figli e delle figlie. Si sentono spesso in dovere di essere presenti, aiutare, supportare, fare e disfare. Non vogliono perdere nemmeno un giorno della vita del/della nipote e fanno di tutto per essere nonni e nonne premurosi.
  • L’equilibrio tra i neo-genitori e i neo-nonni: genitori e nonni iniziano a collaborare insieme per la crescita del bambino, della bambina. I nuovi genitori, la mamma in particolare, sentono di dover compiere un passaggio di maturazione e riconsiderano il legame che li unisce alla madre e al padre: la situazione ora è paritaria, tutti sono genitori. Possono così nascere piccole incomprensioni tra genitori e nonni, nodi da sciogliere per evitare situazioni spiacevoli e incomprensioni.

In pratica, è necessario costruire delle nuove identità e acquisire consapevolezza sui compiti e le responsabilità di ognuno, stabilendo dei confini chiari tra cosa fanno i genitori e cosa i nonni.

Spesso i neo-nonni faticano a riconoscere nei propri figli e figlie il ruolo di genitori perché li vedono sempre come i loro bambini/e e si sentono in dovere di aiutare.

Dall’altro lato, i neo-genitori potrebbero – almeno in una fase iniziale -, essere in difficoltà nell’acquisire la responsabilità genitoriale a causa delle molteplici insicurezze e dell’inesperienza, ma hanno bisogno di sperimentare il nuovo equilibrio e diventare genitori consapevoli.

Quando queste dinamiche non sono in equilibrio tra loro, l’aiuto da parte dei nonni può essere percepito come invadenza dai genitori, che si vedono spodestati dal loro nuovo ruolo e si sentono incapaci di gestire la situazione.

Cosa possiamo fare?

 

Tre suggerimenti per mamme e papà: come gestire la relazione genitori e nonni

I motivi che rendono complessa la relazione tra genitori e nonni possono essere molteplici e dipendono molto dai rapporti famigliari, dalle esperienze, dal vissuto del singolo.

Gli atteggiamenti che, nella nostra esperienza, infastidiscono di più i genitori riguardano, per esempio:

  • la tipologia di educazione proposta dalla nonna se diversa da quella della mamma,
  • i cambiamenti della routine dei bambini/e che i nonni attivano senza avvisare,
  • le numerose iniziative dei nonni, fino a sfociare nell’invadenza degli spazi,
  • gli atteggiamenti giudicanti che mettono a disagio i neo-genitori,
  • la trasgressione delle regole stabilite dai genitori.

È importante che genitori e nonni siano allineati su alcune regole importanti, di massima, nel processo di educazione. Non su ogni cosa, perché potrebbe essere troppo impegnativo per tutti. Inoltre, i bambini hanno bisogno di vedere che in ambienti diversi possono vigere abitudini e regole diverse, perché è come funziona la realtà della vita. Anche noi adulti, ci troviamo continuamente in contesti e con persone differenti rispetto ai quali abbiamo bisogno di adattarci nei nostri modi, approcci, tipo di interazione. È una competenza che va coltivata fin da bambini. Pertanto, non serve che a casa dei nonni vigano le stesse identiche regole in tutto e per tutto come a casa dei genitori, bensì che ci siano delle condivisioni di massima, su questioni per i genitori stessi imprescindibili, dopodiché per il resto è importante che i nonni possano avere “campo libero” a casa loro.

Riteniamo quindi utile che i genitori comunichino ai nonni poche e chiare regole, limiti, che desiderano vengano proposti anche a casa dei nonni.

Per esempio, se la mamma di Lucia ci tiene molto che la figlia non mangi caramelle e simili, è importante che chieda ai nonni di non darne, oppure se il papà di Giovanni ci tiene molto che il figlio non guardi il telegiornale durante i pasti, è importante che chieda ai nonni di fare lo stesso.

Prova a seguire questi tre suggerimenti.

 

1. Scrivere una lista con 3-5 cose non negoziabili

Quando i genitori si affidano ai nonni per la cura di bambini e bambine, la mamma ha bisogno di sentirsi sicura e sapere che le priorità per il figlio, la figlia vengano soddisfatte ogni giorno.

Dall’altro lato, il nonno ha bisogno di un minimo di flessibilità per adattare le richieste ai ritmi della sua giornata.

Potrebbe quindi essere utile preparare una lista con tre-cinque aspetti relativi all’educazione o alla routine del bambino/a che non possono essere cambiati, come per esempio l’orario del riposino, la tipologia di merenda, il tempo da trascorrere davanti alla TV, l’uso dello smartphone.

E il nonno potrebbe invece avere libertà sull’orario dell’uscita al parco, sulla tipologia di attività pomeridiane da proporre ai nipoti, sulla gestione della pappa, etc.

2. Proporre un meeting settimanale

Un po’ come faremmo a lavoro, possiamo proporre al nonno e alla nonna di dedicare un’ora alla settimana (magari il sabato o la domenica quando tutti sono tranquilli) alla revisione dell’andamento delle giornate per capire quali sono stati i problemi da affrontare, che progressi hanno fatto i bambini/e, cosa hanno mangiato volentieri e cosa hanno rifiutato.

Questo momento di confronto è importante per comprendere anche le emozioni che hanno attraversato bambini e bambine e capire in che modo accompagnarli/e nella crescita.

Nella seconda fase del meeting, proponete ai nonni la pianificazione della settimana seguente per verificare le aree su cui è necessario concentrarsi per dare autonomia ai bambini/e.

La nonna e il nonno, che hanno tempo e pazienza, potrebbero per esempio insegnare ai nipoti a mangiare da soli/e, ad allacciarsi le scarpe, a fare le trecce alle bambole.

Così i nonni si sentiranno orgogliosi di contribuire all’indipendenza dei nipotini/e, i bambini/e acquisiranno sicurezza sulle loro nuove abilità e tu genitore sarai sereno, serena.

3. Scegliere la comunicazione per gestire le incomprensioni

Potrebbe capitare che i genitori si trovino in disaccordo sui modelli di cura dei nonni nei confronti di bambini e bambine. Sono problemi di cui spesso è difficile parlare perché i nonni/e hanno un coinvolgimento emotivo maggiore di una/un babysitter per esempio.

Per non trasformare le incomprensioni in litigi che scompongono l’equilibrio, impariamo a scegliere le parole giuste per comunicare il nostro disappunto in relazione a un atteggiamento a noi non gradito.

Per esempio, al posto di urlare alla nonna “Tu fai sempre così con Lucia ed è sbagliato!” proviamo a dire “Quando non rispetti l’orario del riposino di Giovanni, mi sento privata del mio ruolo di madre, mi sento inutile. Possiamo trovare una soluzione?”.

Se formuliamo le richieste con rispetto ed educazione, riusciamo a condurre un dialogo costruttivo.

È importante lavorare insieme ai neo-nonni sulle soluzioni da adottare per risolvere i problemi connessi alla crescita di bambini e bambine: la condivisione permette a tutti e tutte di sentirsi coinvolti, importanti e quindi soddisfatti.

 

Tre suggerimenti per nonna e nonno: come gestire la relazione genitori e nonni

I nonni e le nonne possono sentirsi a disagio di fronte ad alcuni comportamenti dei genitori e, anche in questo caso, le motivazioni sono numerose e differenti per ogni famiglia.

Nonni e nonne percepiscono l’esistenza di un conflitto con i loro figli/e quando, per esempio:

  • i neo-genitori danno indicazioni in modo prepotente e li accusano di sbagliare in continuazione,
  • vengono esclusi dalla nuova famiglia e non si sentono coinvolti nei progetti,
  • non viene permesso loro di trascorrere del tempo con i nipoti,
  • percepiscono che i figli/e non si fidano di loro.

Se sei una nonna, un nonno, e vuoi mantenere una buona relazione con tuo figlio e tua figlia e, allo stesso tempo, partecipare alla cura dei nipoti, prova a non giudicare ciò che stanno facendo i neo-genitori per crescere i bambini/e, soprattutto se si tratta del primo figlio/a. Hanno bisogno di fare esperienza, vivono una realtà tutta nuova e sentono la necessità di avere un supporto sicuro al loro fianco, non una persona che imponga loro cosa sia giusto e sbagliato fare.

Per i nonni e le nonne c’è anche il nostro podcast: ascoltaci qui

Insieme per educare

 

1. Rispettare le routine impostate dai genitori

Le scelte sui temi delicati come lo svezzamento, i ritmi del sonno, la frequenza al nido e le ore da trascorrere al nido sono spesso motivo di conflitto tra genitori e nonni. Impara a riconoscere le nuove responsabilità e il nuovo ruolo dei neo-genitori senza sovvertire le loro decisioni e rispettando le regole stabilite sulle routine da seguire.

2. Apprezzare il lavoro dei genitori

Che significa, svolgere lo stesso lavoro che hai portato avanti per anni. Hai sostenuto i tuoi figli/e lungo il loro percorso di crescita: non smettere proprio ora. Apprezzare e valorizzare l’impegno dei neo-genitori è molto importante.

3. Essere presenti ma non invadenti

Prima abbiamo parlato di equilibri: il nonno e la nonna – a meno che non sia richiesto -, non dovrebbero intromettersi nei problemi della coppia, né giudicare l’atteggiamento della mamma o del papà.

Dare dei suggerimenti è senza dubbio importante, ma non avere la pretesa che tutti i consigli siano accolti e messi in pratica: mantieni un atteggiamento positivo e continua a trasmettere buona energia a figli/e e nipoti e accompagnali lungo il percorso di crescita offrendo supporto e sicurezza.

 

Quando genitori e nonni stanno bene, favoriscono il benessere dei bambini

Imparare a curare la relazione genitori e nonni è utile per facilitare lo scambio e l’aiuto reciproco durante i primi mesi di vita di bambini e bambine, un momento delicato per lo sviluppo delle competenze emotive, cognitive e motorie.

Se attiviamo una comunicazione aperta e comprensiva, i bambini potranno raccogliere i frutti della cura amorevole dei nonni e i genitori si sentiranno sicuri e aiutati. È importante mantenere dinamiche famigliari positive e costruttive, imparando a gestire i piccoli conflitti attraverso il dialogo.

Una famiglia unita e rispettosa dei ruoli di tutte e tutti, favorisce il benessere di bambini e bambine.

Un ultimo suggerimento: vi proponiamo il nostro webinar sulle regole, nel quale diamo indicazioni preziose per coltivare rapporti empatici e solidi con bambini e bambine.

Webinar gratuito: Le regole, che fatica!

 

Buona visione!

 

 

Argomenti:
genitori e nonni

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