Aria di ben-essere in musica

Educazione e sviluppo infantile, Nido, Scuola dell'Infanzia

 

di Carola Castoldi,  coordinatrice Servizi Prima Infanzia Scuola dell’Infanzia Maria Bambina, Formatrice, Direzione Scientifica di Percorsi Formativi 06

 

Come la musica può incrementare il benessere delle persone? Come una melodia può contribuire a implementare la qualità degli ambienti?

In mezzo a tanto frastuono, provocato dalla paura e dalla preoccupazione in tempi di pandemia Covid19, ci siamo chieste quali note di colore potessero in qualche modo far assaporare alle famiglie, ai bambini, alle insegnanti un po’ di benessere.

Come spesso accade, le idee migliori nascono da “inattesi” che i bambini portano davanti al nostro sguardo. E anche questa volta è andata proprio cosi.

La settimana scorsa, durante il primo turno di ingresso del mattino, una bambina ha varcato l’ingresso del cortile della scuola diffondendo una musica nell’aria che ha entusiasmato gli altri bambini e i genitori che, in quel momento, stavano entrando a scuola.

Quell’imprevisto si è rivelato fortemente generativo quando, più tardi, condiviso nel gruppo di lavoro ha dato forma ad un nuovo progetto “Aria di ben-essere”: l’idea è stata quella di documentarsi e raccogliere contributi che avvalorassero l’efficacia positiva della musica nei contesti di vita quotidiani.

Una contaminazione di sguardi che ci ha portato a confrontarci con la ricerca, scientifica e non, la quale ci dice che ci sono una serie di qualità percettive dell’ambiente che contribuiscono a determinarne il livello di benessere.

Ecco che allora la musica può venirci in aiuto, per creare “cornici di benessere” durante la giornata: proprio come testimoniano altre interessati esperienze rintracciate sul web, di musicoterapia in aziende agricole, pratiche di armonicoltura o agricoltura biosonora oltre che, come ben noti, musica negli ambienti ospedalieri e sanitari in genere.

Come si legge in uno dei contributi rintracciati, infatti, «L’utilizzo dell’elemento sonoro-musicale ha basi solide dal punto di vista neuroscientifico in particolare in rapporto alla percezione della musica e agli effetti che essa produce sul piano biochimico». (www.fondazionebracco.com)

Così a partire da lunedì 2 novembre, abbiamo colorato l’aria del triage con note musicali diffuse da una cassa che amplifica sottofondi musicali “free”, che hanno dipinto un’atmosfera di accoglienza disegnando sorrisi sui volti dei bambini e delle famiglie, le cui impressioni raccolte a caldo subito dopo l’ingresso attraverso un sondaggio via mail, risuonano così:

 

“Per noi è stata una piacevole sorpresa. Abbiamo subito pensato ad una festa. E per Davide venire a scuola è davvero una festa. Grazie per la vostra instancabile attenzione per ogni dettaglio.” Mamma Elena

“Gioia e allegria.” Mamma Simona che nel suo messaggio ci regala anche una citazione: “La musica come la vita si può fare in un solo modo : “ INSIEME “ ! “ E. Bosso

“La mia bambina mi ha detto: “Mamma, ma si sente la musica ..che belloo!”

Con il sorriso sulla faccia, non vedeva l’ora di entrare.” Mamma Adina

“Io e mia figlia abbiamo trovato l’idea fantastica. Noi due a casa balliamo spesso e stamattina vederla entrare a scuola ballando è stata una GIOIA. In un momento così difficile, queste sono accortezze di chi ha una grande attenzione verso gli altri.” Mamma Manuela

“Trovare la musica all’ingresso è stato stupendo…sembrava di avere la colonna sonora per l’inizio della giornata.” Mamma Laura

“Vi volevo ringraziare dal cuore per la musica meravigliosa che mettete la mattina, che ci accoglie così dolcemente e ci mette di buon umore, grazie dal cuore per il vostro impegno.” Mamma Katerina

“Buongiorno la prima cosa venuta in mente e stata curiosità ovvero capire come mai c’era la musica! Poi non si è potuto fare a meno di essere d’accordo con il fine indicato dalla scuola!” Papà Renato

“Ho da subito avuto una sensazione di armonia, leggerezza. BRAVE E GRAZIE per tutto l’impegno, sostegno, lavoro, ascolto che ogni giorno dedicate ai nostri bimbi.” Mamma Morena

“Come sempre sapete stupirci, è stato veramente bello entrare in asilo ed essere accolti da della musica che personalmente mi ha messo allegria in questo periodo grigio che sembra non finire più. Grazie come sempre per tutto quello che fate per i nostri bimbi e per noi famiglia.” Mamma Valentina

“Un “break” di spensieratezza in questo periodo di tensione e preoccupazioni. Mio figlio piacevolmente sorpreso.” Mamma Valeria

“Bellissima idea! Io e il mio bimbo l’abbiamo notato subito e ci ha fatto molto piacere! Grazie” Mamma Anna

“La differenza si è avvertita. L’ingresso è stato ROCK, molto divertente e io e le mie bambine abbiamo anche ballato camminando. Bella idea!” Mamma Caterina

“La musica è stata un’ottima idea, per lo meno per noi rallegra molto.” Mamma Lorena

“Una sola parola…LEGGEREZZA… In questo periodo molto difficile sotto tanti aspetti ,oggi varcando la soglia del portone della scuola è questa la sensazione che mi ha pervaso…LEGGEREZZA…E di questi tempi credo ce ne sia tanto bisogno per riappropriarci un po’ della meraviglia della vita!!!!”Mamma Barbara

“Meraviglioso!!!! Il mio bambino continuava a ballare.” Mamma Giulia

“La musica all’entrata mi ha dato sensazioni positive di gioia e di spensieratezza!

“È stato proprio un bel momento ed è piaciuto tanto anche a mia figlia.” Mamma Federica

 

E poi ci sono i bambini, che già nella prima assemblea del mattino, tempo in cui si tessono i primi dialoghi, le prime curiosità, si raccolgono le domande, le teorie del singolo e del gruppo, portano alcune osservazioni:

“Io so perché c’era la musica, perché oggi é la festa dei santi.”

“C’era la musica dalla primavera, forse volevano ascoltare la musica nuova, i bambini della primavera, l’hanno messa ad alto volume perché gli piaceva.”

“Io avevo ballato.”

“Era anche un po’ rock and roll, me l’aveva detto la mamma.” “Sono contentissimo che c’era questa musica.”

“Io mi sentivo allegra.”

“Oggi quando ho sentito la musica, mi é venuta voglia di ballare”.

” Mammaaaaa oggi a scuola c’era la musica rilassante….. ma non quella dei piccoli.. “

“Ho sentito tipo una musica rock quando sono entrato a scuola. Mi sembrava che chi ha creato la musica suonava la chitarra.”

“Ho sentito una musica che parlava di danza”.

“Mi sentivo felicissima perché la musica era bella.”

“Mettono la musica all’ingresso per far tirar su il morale a chi è triste.”

“… è come quando si festeggia il compleanno: ci sono musiche e canzoni.”

E allora, è vero: la musica non cambierà la preoccupante situazione sanitaria che cerchiamo di affrontare ogni giorno con grande senso di corresponsabilità: noi continueremo come scuola (insegnanti, bambini, famiglie…) ad essere attenti e scrupolosi nel rispettare le regole e scelte precauzionali necessarie per contrastare la diffusione del virus.

Ma continueremo a credere che, ciascuno di noi, possa fare nel suo piccolo sempre qualcosa per costruire un po’ di benessere per sé e per gli altri, con grande senso di umanità e di cura verso una comunità che sta attraversando questa durissima sfida sanitaria.

Continueremo a credere che, comunque, la riflessività pedagogica possa tradursi in prezioso valore aggiunto all’interno dei luoghi che hanno a cuore il benessere bio-psico-sociale delle persone per andare a costruire nuovi sentieri da attraversare, nuovi gesti da dedicare, nuovi punti di vista dai quali poter guardare.

E nuovi progetti, come questo che è appena nato ma che ha già nutrito le relazioni fra la scuola e le famiglie e fra la comunità scolastica e la vita, portando qualcosa di buono nelle nostre giornate.

 

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