di Silvia Iaccarino, formatrice, psicomotricista, fondatrice di PF06
In questi giorni, scorrendo il feed dei social media, incontriamo spesso i post di genitori preoccupati per le imminenti vacanze con i bambini e le bambine.
I timori principali sono in genere due: non riuscire a organizzare le ferie secondo i piani per i possibili imprevisti legati alla gestione dei figli e delle figlie, non sapere cosa proporre loro e quali attività sensoriali per bambini e bambine organizzare.
In un recente articolo abbiamo visto in che modo possiamo gestire la noia dei bambini e perché sia importante per loro avere dei momenti vuoti. A prescindere dal fatto che la noia faccia bene, le fatiche relative alle vacanze estive (ma anche in altri periodi dell’anno) toccano aspetti differenti.
Il problema principale dei genitori: il tempo libero
In linea generale, la questione più importante si riassume in due parole: TEMPO LIBERO.
I genitori ci confidano spesso di faticare a costruire una nuova routine perché durante i mesi di vacanza cambiano del tutto i ritmi e gli equilibri della quotidianità di bambini e bambine.
La fatica diventa più impegnativa perché i genitori hanno il compito di regolare situazioni nuove che di solito i figli/e non incontrano quando sono a casa: così le lunghe giornate estive possono diventare stancanti e deludenti.
Cosa possiamo fare? Al posto di spremere le meningi per ideare giochi e attività sempre nuove, focalizziamo l’attenzione sulla creazione di una sensory routine – in senso letterale routine sensoriale – semplice e flessibile.
Attività sensoriali per bambini: che cos’è la sensory routine
Il nome è in inglese ma non è nulla di complicato!
Con questo termine indichiamo un insieme di buone abitudini, di comportamenti e attività che aiutano i bambini e le bambine a soddisfare i loro bisogni sensoriali nella quotidianità e, ancor più, nei periodi dell’anno durante i quali cambiano i ritmi.
Si tratta di avere attenzione verso la dieta sensoriale (sensory diet) quotidiana. La dieta sensoriale parte dal comprendere i bisogni sensoriali che ciascun bambino/a (ma anche ogni adulto) ha per rimanere regolato nella propria giornata al fine di scegliere quegli alimenti sensoriali che coprono il fabbisogno soggettivo e permettono alla persona di funzionare al meglio.
Il focus sulla sensorialità è fondamentale, sebbene poco tematizzato. Infatti, ciascun bambino/a (e anche ogni adulto) necessita di un sistema sensoriale ben organizzato per poter attraversare la propria giornata in modo regolato e affrontare favorevolmente le sfide della quotidianità.
Se l’elaborazione delle informazioni provenienti dai nostri sensi non è ben organizzata dal nostro cervello, il bambino/a potrebbe incorrere in molte e differenti fatiche nelle aree, per esempio, del gioco, dell’apprendimento, della socializzazione, della regolazione di emozioni e comportamenti. Quando la dieta sensoriale non è adeguata ai bisogni di bambini e bambine, riscontriamo dei risvolti, di solito sfavorevoli, nella tenuta emotiva e nelle condotte comportamentali.
Quando i bambini/e appagano le loro necessità sensoriali, sono più in equilibrio e in grado di giocare bene, socializzare, godersi il tempo libero e “comportarsi bene”. Proprio come accade a noi adulti.
Organizzare attività sensoriali per bambini e bambine e preparare una routine sensoriale significa offrire loro la possibilità di coinvolgersi in una serie di compiti ed esperienze in determinati momenti della giornata per ottenere tre obiettivi:
- regolare il sistema sensoriale, supportando la capacità del bambino/a di gestire gli stimoli sensoriali, prevenire crisi di rabbia, favorire comportamenti organizzati,
- calmarli se sono troppo agitati,
- attivare la concentrazione.
Cosa possiamo fare, in pratica? Facciamo in modo che le attività cosiddette sensoriali diventino parte della routine quotidiana: ad alcuni bambini/e saranno sufficienti una o due attività di questo tipo per trovare un equilibrio, altri invece ne avranno bisogno di più.
Dipende dalla soggettività di bambini e bambine e dal loro profilo sensoriale.
Non tutti i bambini e le bambine hanno bisogno della stessa sensory routine
Andare in bicicletta, nuotare al mare o in piscina, costruire castelli di sabbia sono esempi di attività sensoriali per bambini e bambine che agiscono sulla regolazione: la maggior parte dei bambini/e le pratica con regolarità senza avere consapevolezza di come contribuiscono a nutrire la loro sensorialità e a regolare, di conseguenza, anche le loro emozioni e comportamenti.
Altri invece hanno bisogno di molti più stimoli per appagare il loro bisogno di sensorialità. Suggeriamo di prestare attenzione ai bambini:
- iper-sensibili: per questi bambini/e gli input sensoriali sono soverchianti e, a causa del sovraccarico, possono diventare oppositivi verso una serie di situazioni quotidiane per tentare di evitare il conseguente disagio. Hanno una soglia sensoriale bassa la quale li porta a reagire in modo intenso e dis-regolato in diverse situazioni della quotidianità come, per esempio, vestirsi, lavarsi i denti, fare la doccia, stare in spiaggia, farsi spalmare la crema solare, indossare indumenti con cuciture o etichette che creano intenso fastidio, andare in auto o altri mezzi di trasporto;
- a “bassa registrazione sensoriale” (low registration): si tratta di bambini e bambine che faticano a elaborare in modo adeguato gli stimoli sensoriali, per cui gli input non sono registrati in modo sufficiente dal cervello. Tendono a rimanere seduti la maggior tempo senza praticare nessuna attività e sono scarsamente focalizzati. Ciò causa quanto di solito etichettiamo come demotivazione, pigrizia o letargia;
- seekers: sono bambini/e con un’alta soglia sensoriale, per cui ricercano intensamente diversi stimoli sensoriali e hanno bisogno di sensazioni ad alto volume per poter sentire e restare regolati. Si tratta di bambini che di solito amano molto il movimento intenso (correre, saltare, arrampicarsi e simili) e che toccano, annusano, leccano, mettono in bocca (anche oltre la fisiologica tappa “orale”) di tutto;
- con modalità mista: con una certa frequenza, bambini e bambine possono manifestare un profilo sensoriale misto per cui, per esempio, potremmo avere un bambino/a ipersensibile a livello uditivo e seeker a livello propriocettivo o tattile e a bassa registrazione a livello olfattivo/gustativo. È attraverso l’osservazione e la conoscenza dei nostri bambini e bambine che possiamo iniziare a capire quali sono le loro caratteristiche sensoriali e cosa può più o meno sostenerli nella quotidianità.
A prescindere dalle caratteristiche di ciascuno, è possibile creare una routine adatta a tutti, con giochi per i bambini che nutrono la sensorialità e permettono a genitori e figli/e di trascorrere momenti sereni.
NB: la descrizione dei profili sensoriali non ha scopo diagnostico, anche perché non si tratta di disturbi ma di normali variabilità nel diverso modo in cui gli umani funzionano sul piano della sensorialità. Né si intende creare categorie per etichettare o ingabbiare bambini e bambine. I profili hanno la finalità di descrivere il diverso modo con cui gli umani, a tutte le età, possono elaborare le informazioni sensoriali e aiutare noi adulti nel compito di comprendere e incontrare i differenti bisogni dei bambini e delle bambine.
Attività sensoriali per bambini: creare una routine in 5 step
Cosa sono le attività sensoriali? A cosa servono le attività sensoriali? Come creare giochi sensoriali?
Queste sono solo alcune delle domande che pongono i genitori quando inizia un periodo di vacanza e la risposta è più semplice di quanto si potrebbe pensare.
Creare una routine sensoriale vuol dire dedicare un po’ di tempo alla pianificazione di una serie di attività che diventeranno buone abitudini da praticare in vacanza e non solo: ogni bambino e bambina può avere la sua sensory routine personalizzata in base alle sue esigenze, bisogni, desideri e capacità.
Per scrivere questo articolo abbiamo preso ispirazione dal blog della terapista occupazionale Alisha Grogan, Your Kid’s Table, esperta in attività sensoriali per bambini.
Ecco come creare la routine sensoriale in cinque step.
Primo passo: definire gli obiettivi
La definizione degli obiettivi ci aiuta a perseguire un fine e avere sempre presente lo scopo che vorremmo raggiungere.
Pensa a quale potrebbe essere la sfida più impegnativa per il tuo bambino o bambina: imparare a tollerare la sabbia sulle mani? Evitare di trascorrere il pomeriggio sul divano con i videogiochi? Socializzare?
Gli obiettivi possono essere diversi a seconda del livello di sensibilità dei bambini: scegline uno e perseguilo durante la vacanza.
Per agevolarti, ti poniamo alcuni esempi: rimanere seduto/a durante i pasti; partecipare insieme agli altri bambini ad attività all’aperto; indossare il cappello quando è al sole; lasciarsi spalmare la crema solare; addormentarsi da solo in camera mentre i genitori chiacchierano nel patio; riuscire a lavarsi i denti serenamente.
Ne hai individuato uno? Nel caso preferissi confrontarti, parliamone insieme.
Scegli l’obiettivo della sensory routine
Secondo passo: capire i bisogni sensoriali dei bambini e delle bambine
Prima di capire quali attività sensoriali proporre ai bambini e alle bambine è opportuno comprendere quali sono i loro bisogni sensoriali.
Le attività sensoriali sono molto utili per calmare i nostri figli/e e permettere loro di concentrarsi su qualcosa di coinvolgente e appagante, ma dovrebbero essere in sintonia con ciò che amano fare.
Infatti, bambini/e possono avere bisogni differenti: alcuni/e amano gli stimoli sensoriali e hanno la necessità di toccare, annusare o mettere in bocca tutto ciò che hanno tra le mani per sperimentare la realtà; altri invece hanno un atteggiamento “pigro” e chiedono di rimanere seduti o sdraiati e isolati tutto il giorno.
Ci sono poi bambini/e che sono molto sensibili ai rumori, alla luce, agli odori o alle consistenze.
Infine, il tuo bambino o bambina potrebbe manifestare più tipologie di bisogni in base al contesto in cui si trova o a come si sente.
Osserviamo i bambini/e e cerchiamo di comprendere le loro necessità per proporre attività consone al loro sviluppo sensoriale e all’obiettivo che ci siamo posti.
Terzo passo: fare un elenco di tutte le attività sensoriali che possono aiutare i bambini e le bambine a trascorrere un tempo di qualità
Trascorrere del tempo insieme ai nostri bambini e bambine ci permette di osservare i loro atteggiamenti e capire quali attività li/le calmano e quali invece li/le agitano.
Puoi fare una lista di tutte le cose che piace fare a tuoi figlio/a e provare ad allungare l’elenco sulla base delle sue preferenze.
Ti proponiamo una lista di attività sensoriali, alcune più semplici, che magari fai già, altre più originali.
Andare al parco giochi: in questo spazio a loro familiare, i bambini/e sperimentano diverse attività sensoriali che coinvolgono più sensi. Lasciamoli liberi di giocare in modo autodiretto: andare in altalena, arrampicarsi, scendere dallo scivolo, saltare, sono tutte attività sensoriali.
Nuotare: il nuoto è una delle attività che stimola di più i sensi dei bambini/e. Se andiamo in vacanza al mare, nuotiamo insieme a loro nell’acqua salata per sviluppare meglio la propriocezione.
Giocare sulla spiaggia: cappello, maglietta bianca, occhiali da sole e via! In spiaggia. Diamo spazio alla creatività: costruire fossati, fare un castello, inventare la mostra delle formine, riempire una buca con l’acqua, cercare sassi, legnetti e altri materiali naturali, sotterrarsi i piedi, camminare sul bagnasciuga, scappare dalle onde o ascoltare il loro rumore.
Giochi con il cibo: sei in vacanza in un appartamento? Se nelle ore più calde preferisci non uscire, usa la cucina per intrattenere i bambini/e e preparare la merenda da portare in spiaggia nel pomeriggio. Anche la merenda può diventare un gioco sensoriale: per esempio, il primo giorno prepariamo qualcosa di dolce, il secondo di salato, il terzo qualcosa di croccante e il quarto di morbido o gommoso. Facciamo sperimentare ai bambini i sapori e le consistenze, gli odori e la texture, e chiediamo loro cosa piace di più.
Giochi tattili: il tatto è un senso che gioca un ruolo importante nella routine sensoriale. Proponi al tuo bambino/a di spalmarsi la crema solare o il doposole a vicenda, di mangiare alcuni cibi usando le mani, di fare lo scrub con la sabbia.
Alcuni bambini e bambine potrebbero essere infastiditi da alcune attività: questa è una buona occasione per inserire le cose che non riescono a fare di solito all’interno della routine e coinvolgerli con delicatezza, passo dopo passo. Un ambiente diverso e un’atmosfera rilassata aiutano a nutrire quei sensi che, normalmente, possono per esempio rappresentare sfide quotidiane per bambini e bambini iper-sensibili.
Quarto passo: selezionare le attività sensoriali e inserirle nella quotidianità
Può essere utile riflettere sui momenti della giornata più impegnativi per i bambini e le bambine: gli attimi di attesa prima e dopo i pasti, le due ore centrali più calde dove è meglio evitare l’esposizione solare, la sera dopo la doccia. Prendiamo l’elenco delle attività sensoriali per bambini e bambine che pensiamo siano in linea con le esigenze del nostro bambino/a ed evidenziamone cinque o sei che vorremmo via via sperimentare.
I bambini/e, in particolare se molto sensibili, dovrebbero svolgere ogni giorno attività sensoriali per essere supportati a superare le diverse fatiche della quotidianità (dal fastidio per le etichette dei vestiti, al fastidio per la manica bagnata, per il rumore nell’ambiente, per la luce troppo forte, per la crema solare percepita come appiccicosa sulla pelle, per lavarsi i denti, i capelli, fare la doccia, etc).
Una considerazione: non esistono routine sensoriali pre-confezionate perché ogni bambino e bambina ne ha bisogno in modo diverso, personalizzato in base alle sue esigenze.
Proponiamo di seguito un paio di esempi di sensory routine/diet.
Il bambino/a è sovrastimolato/a dopo un’intera giornata in spiaggia. Al ritorno a casa possiamo, per esempio:
- offrire qualcosa da bere in un bicchiere o brik con la cannuccia (succhiare attraverso la cannuccia aiuta a regolare il nervo vago, favorisce calma e centratura e fornisce una buona stimolazione propriocettiva);
- offrire ascolto di musica rilassante che piace al bambino/a;
- offrire la possibilità di rintanarsi in una capanna costruita semplicemente con un telo posto sopra un tavolino, per favorire la “decompressione”.
Il bambino/a non riesce a prendere sonno dopo una giornata eccitante e ricca di stimoli. Possiamo, per esempio:
- leggere una storia che piace al bambino/a su una sedia a dondolo oppure tenendolo in braccio e dondolando;
- regolare la luminosità dell’ambiente se possibile con un dimmer oppure attenuando la luce dell’abatjour con un fazzoletto;
- far annusare dell’olio essenziale di lavanda o diffonderlo nella camera.
Altri esempi in base al profilo sensoriale.
Bambina seeker di 5 anni che si muove continuamente e fatica a stare ferma. Possiamo, per esempio:
- proporre una colazione con frutta secca e muesli croccante (senza zucchero aggiunto) e con una bevanda da succhiare con la cannuccia;
- far scendere le scale per uscire di casa saltando giù dai vari gradini;
- dare tempo e modo di correre sulla sabbia e coinvolgere la bambina nel piantare l’ombrellone e posizionare le sdraio;
- dondolare e leggere un libro la sera prima di dormire.
Bambino ipersensibile di 3 anni che non sopporta di restare vestito e vorrebbe passare la giornata in costume. Possiamo, per esempio:
- svegliarlo in modo graduale e aumentando via via la luminosità della stanza;
- dare al bambino la possibilità di svegliarsi con calma, per alzarsi dal letto con coccole e abbracci;
- proporre giochi sensoriali con travasi e sensory bin (si trova molto anche su Pinterest);
- familiarizzare con la sabbia in spiaggia attraverso giochi piacevoli e divertenti;
- proporre giochi turbolenti come la lotta dei cuscini e il salto giù dal divano per nutrire in primis tatto e propriocezione.
Bambino “low registration” di 7 anni che passerebbe la giornata sdraiato sul divano. Possiamo, per esempio:
- proporre un giro in bicicletta con i suoi amici e/o fratelli-sorelle;
- proporre “heavy work” come aiutare in casa a fare i mestieri, spostare bottiglie dell’acqua, caricare e scaricare la lavatrice;
- fornire acqua e limone ghiacciata da bere durante la giornata;
- proporre cibi con gusti speziati;
- proporre una nuotata con la gara dei tuffi;
- portarlo allo spazio gioco dove si trova il trampolino e dare un tempo di gioco per saltare.
Come abbiamo detto in precedenza, troviamo anche bambini/e con un profilo sensoriale “misto” tra i tre di cui sopra, ai quali possiamo offrire una varietà mixata delle diverse proposte.
Quinto passo: monitorare i risultati delle attività sensoriali
Poniamoci una domanda: le attività che sto proponendo a mio figlio, mia figlia, sono utili?
La routine sensoriale funziona quando i bambini e le bambine:
- riescono a mantenere la concentrazione sull’attività svolta;
- si calmano e rilassano se sono troppo agitati;
- si attivano se sono troppo “pigri”.
Se i nostri figli/e sono appagati da quello che stanno svolgendo, è un buon segno rispetto al fatto che l’esperienza di quel momento nutre i loro bisogni sensoriali.
Potremmo anche avere necessità di sperimentare più di un’attività sensoriale prima di trovare quelle più utili per nostro figlio/a.
Attività sensoriali per bambini e bambine: un’opportunità di crescita
I periodi di pausa – a prescindere dal fatto che restiamo a casa o andiamo in vacanza – sono un’ottima occasione per accompagnare i bambini e le bambine con ritmi più lenti e osservare da vicino i loro progressi: abbiamo più tempo da dedicare loro, siamo meno presi dagli impegni lavorativi e possiamo proporre esperienze da svolgere all’aria aperta, ambiente che solitamente risponde ai diversi loro bisogni sensoriali (e non solo).
Non è necessario proporre ai bambini e alle bambine cose complesse e articolate, la routine sensoriale è fatta di attività semplici: giocare con la sabbia, leggere un libro sul dondolo, andare in bici con il papà, correre sull’erba a piedi nudi, fare i mestieri in casa, mangiare cose salate e croccanti, pranzare sdraiati all’ombra di un albero.