I bambini non vogliono fare il bagno o la doccia? Ecco 10 soluzioni

Educazione e sviluppo infantile, Genitori

 

di Silvia Iaccarino, formatrice, psicomotricista, fondatrice di Pf06

 

 

La situazione tipica è questa: è sera e dopo una giornata trascorsa al nido o alla scuola dell’infanzia arriva il momento di fare il bagno o la doccia.

Noi adulti siamo stanchi, i nostri figli e figlie anche, abbiamo tutti il body budget quasi azzerato. E cosa succede?

Bambine e bambini non vogliono fare il bagno o la doccia. Pensiamo subito che questo sia un comportamento capriccioso, che vogliano farci impazzire, che facciano apposta a comportarsi così. In realtà è più complesso di come può sembrare a un primo sguardo.

Sono molti i genitori che si confrontano con noi per ricevere suggerimenti su come comportarsi di fronte a bambine e bambini che non vogliono fare la doccia, o il bagno. 

Sembra un argomento facile, ma per molti genitori di bambini piccoli, in particolare nella fascia 03 e 04 e in generale in età prescolare, il momento del bagno e della doccia diventa sfidante.

Ci sono diversi bambini e bambine che hanno una sensibilità sensoriale, in questo caso a livello tattile, più elevata, e reagiscono in modo intenso all’idea di bagnarsi.

Il momento del bagno o della doccia si può trasformare in un dramma, in una lotta tra l’adulto (che desidera che il bambino si lavi) e il bambino o la bambina che non ne vuole sapere di infilarsi nella vasca o sotto la doccia.

In queste situazioni siamo portati a pensare che sia un capriccio del bambino o della bambina. Ma è davvero così?

Andiamo più in profondità, proviamo ad allargare lo sguardo e a capire insieme perché bambine e bambini non vogliono fare il bagno o la doccia.

 

Se adesso non hai tempo per leggere tutto l’articolo, ascolta il podcast:

Aiuto! Il mio bambino, la mia bambina, non vuole fare il bagno o la doccia!

Una nota prima di iniziare: spesso si usa l’espressione “bambine e bambini che non vogliono fare il bagnetto” o “perché i bambini non vogliono fare il bagnetto” ma noi in PF06 usiamo il termine bagno.

 

I bambini non vogliono fare il bagno o la doccia: questione di sensorialità

Ciascuno di noi registra, processa ed integra le informazioni sensoriali in modo personale: ciò che per una persona può essere piacevole, per altri è sgradevole.

La percezione soggettiva si riferisce a tutti i distretti della sensorialità e non soltanto ai cinque sensi noti ai più, ma anche ad altri tre:

  • il sistema vestibolare, adibito alla gestione dell’equilibrio,
  • la propriocezione, che riguarda la percezione del corpo nello spazio,
  • l’interocezione, che si occupa delle sensazioni interne come ad esempio la fame, la sete, il dover urinare.

(ne abbiamo parlato in modo approfondito QUI).

Gli otto sensi sono fondamentali per costruire l’esperienza che abbiamo del mondo: grazie ai sensi riusciamo a registrare le informazioni esterne e interne, il nostro cervello le processa e costruisce, momento dopo momento, la percezione soggettiva della realtà.

Facciamo un esempio: se il tuo senso del tatto funziona in modo diverso da quello del partner, vivrai un’esperienza tattile differente pur di fronte allo stesso stimolo sensoriale.

Se usi una maglietta nuova con un’etichetta all’altezza del collo, potresti provare fastidio, ma se il partner indossa la stessa maglietta, potrebbe anche non accorgersi dell’etichetta.

Siamo di fronte a uno stimolo sensoriale uguale che viene registrato, elaborato e processato in modo differente dalle persone. La stessa cosa accade a bambini e bambine.

 

I sensi coinvolti nel momento del bagno o della doccia

Prendiamo in esame il tema del bagno e della doccia e vediamo cosa succede.

Bambini e bambine potrebbero essere infastiditi/e dalla sensazione che il flusso dell’acqua lascia sulla pelle; spesso dicono “Ahi! Mi fa male!” e noi replichiamo dicendo loro che l’acqua della doccia non può certo ferire la pelle.

Però, la sensibilità sensoriale tattile del bambino o bambina potrebbe essere così elevata da far percepire l’acqua come tanti piccoli spilli quando questa scende da un soffione della doccia.

Magari ti trovi anche tu nella situazione in cui bambini e bambine:

  • sono infastiditi/e dalla sensazione dell’acqua nel naso,
  • si lamentano dell’acqua che brucia gli occhi,
  • non vogliono bagnare il viso,
  • faticano a lavare i denti.

In alcuni casi disregolano di fronte a una semplice manica bagnata! Cosa che per noi adulti non costituisce un problema. Eppure, nostro figlio o figlia, se prova la sensazione di bagnato sulla pelle, sente un fastidio incredibile e inizia a piangere o urlare.

Siamo portati a pensare che questa reazione sia un capriccio (i capricci non esistono eh) quando in realtà il bambino o la bambina vorrebbe dirci che sta provando fastidio e dolore.

Molte volte di fronte a queste reazioni i bambini e le bambine vengono sottovalutati e ridicolizzati, ma ricordiamo che si tratta di sensazioni soggettive.

Può anche capitare che il bambino o la bambina provi fastidio nell’udire il suono che produce lo scorrere dell’acqua, sentendolo in modo amplificato.

Un altro senso che può essere coinvolto è quello vestibolare: ci sono bambine e bambine che fanno molta fatica a lavare la testa perché, per fare lo shampoo, sono magari costretti a rovesciarla in avanti o all’indietro e si trovano in difficoltà nel compiere questo gesto.

La temperatura dell’acqua può essere un problema: il troppo caldo e il troppo freddo lasciano una sensazione sgradevole, per questo è importante trovare la temperatura giusta per ogni bambino o bambina.

Hai pensato all’olfatto? Magari utilizziamo un bagnoschiuma o uno shampoo dalla profumazione per noi gradevole che risulta fastidiosa o troppo intensa per il bambino o la bambina.

Il punto chiave è che la sensorialità è particolare e soggettiva per ciascuno di noi e i sensi possono essere coinvolti nella fatica del bambino e della bambina nel fare il bagno, lavare la testa, stare sotto la doccia anche se noi, come adulti, potremmo non avere nessuna di queste questioni aperte e nessun fastidio particolare.

Per tali motivi, bambine e bambini non vogliono fare il bagno o la doccia.

 

Cosa possiamo fare per aiutare i bambini a fare il bagno o la doccia?

L’aiuto che possiamo fornire ai nostri bambini e bambine segue due direzioni: la prevenzione e il supporto contingente durante il contatto con l’acqua. Di seguito condividiamo dieci soluzioni per rendere il momento del bagno e della doccia più leggero e divertente.

 

1. La vasca e la doccia come luogo di gioco

Proponiamo ai nostri bambini e bambine di giocare in bagno in più occasioni durante la settimana, anche all’interno della vasca da bagno o della doccia, con e senza acqua.

Per esempio, potremmo mettere all’interno della vasca o della doccia alcuni giochi e dare la possibilità a nostro figlio o figlia di giocare in quello spazio all’asciutto oppure con piccole bacinelle e contenitori dove lavare animali e bambole.

La vasca e la doccia diventano un luogo, una situazione, di gioco: l’obiettivo è associare questi ambienti a momenti piacevoli, di relax, svago e divertimento e fare in modo che il bambino o la bambina veda la vasca e la doccia come luoghi positivi e favorevoli.

Servirà del tempo prima che il bambino o la bambina possa prendere più confidenza e associare in modo positivo questi luoghi per provare meno fatica nel momento in cui dovrà bagnarsi.

 

2. Capire il messaggio di bambini e bambine e mantenere la calma

La routine dell’igiene personale inizia nel momento in cui diciamo al bambino/a che è ora di andare a fare il bagno o la doccia: già qui potremmo incontrare delle fatiche perché solo al pensiero di lavarsi, bambini e bambine potrebbero avere una reazione emotiva intensa e di difesa di fronte a quella che viene percepita come una minaccia: il bambino o la bambina cerca di scappare, di sfuggire a questa esperienza. E noi adulti ci arrabbiamo…

Non è un capriccio, ma il modo che il bambino o la bambina usa, soprattutto in fascia prescolare, per manifestare la sua difficoltà di fronte a un momento faticoso.

Possiamo cambiare il nostro sguardo e pensare che nostro figlio o figlia sia davvero in difficoltà e stia lanciano un messaggio di aiuto. Questo approccio ci permette di mantenere la calma e la tranquillità anche di fronte a determinati atteggiamenti.

Se pensiamo che il bambino/a stia facendo apposta, lo faccia per farci impazzire o arrabbiare, ci sfidi, o provochi, è chiaro che perderemo la pazienza con facilità.

Se invece teniamo ferma l’idea che quella sia soltanto una comunicazione e il bambino o la bambina stia dicendo “Sono in difficoltà”, è più facile riuscire a essere empatici, centrati e in aiuto, in supporto a nostro figlio o a nostra figlia.

 

3. Pianificare il momento della doccia o del bagno

Quando bambine e bambini non vogliono fare il bagno o la doccia, possiamo pianificare il momento attraverso aiuti visivi, soprattutto per i bambini in età prescolare: avere una sorta di agenda visiva che rappresenti la giornata può aiutare molto, perché bambine e bambini hanno bisogno di prevedibilità, hanno la necessità di sapere che cosa succederà nella loro giornata.

Il bambino e la bambina dovrebbe avere piena visione della frequenza con cui in quel periodo dell’anno sono previsti il bagno e la doccia, che saranno più frequenti nei mesi estivi e minori in inverno.

Se ci rendiamo conto che i nostri figli e figlie sono davvero in difficoltà, in inverno potremmo limitare il numero dei bagni o delle docce e preoccuparci dell’igiene delle parti intime e delle altre zone del corpo attraverso il singolo lavaggio, senza l’immersione completa.

In estate, con il gioco all’aperto, è ben diverso.

Con un’agenda visiva il bambino, la bambina sa già che in quella giornata è previsto il bagno o la doccia e che si verificherà in un momento preciso: al rientro a casa dopo la scuola o il nido, prima di andare a dormire, a seconda delle nostre abitudini.

 

4. Un gioco per raggiungere il bagno

Possiamo aiutare bambini e bambine trovando un modo divertente per raggiungere il bagno: arriviamoci saltando come dei canguri, strisciando come dei serpenti, con passettini veloci come le formiche. Usiamo la fantasia e rendiamo questo passaggio più giocoso.

 

5. Favorire le attività motorie intense

Alcuni bambini e bambine – non è così per tutti e tutte -, beneficiano di quelli che vengono chiamati lavori pesanti, cioè attività motorie intense che forniscono una forte regolazione al sistema nervoso.

Le attività grosso-motorie intense aiutano in alcune situazioni: per esempio, fate spingere/portare a bambini e bambine in bagno lo sgabello che useranno per asciugare i capelli o la cesta in cui riporre gli abiti sporchi.

L’obiettivo è fornire stimoli propriocettivi che regolano e calmano il sistema nervoso prima di affrontare il bagno o la doccia.

 

6. Portare in bagno i giochi preferiti

Un’altra cosa che può aiutare in questo momento è lasciare che il bambino o la bambina porti con sé nel bagno e nella doccia oggetti e giochi che possano accompagnarlo in questo momento per lui o per lei delicato.

Avere con sé dei giochi adatti che il bambino o la bambina gradisce può alleviare e alleggerire il momento difficoltoso e consentire di svagarsi in una situazione che può essere impegnativa.

 

7. Spostare l’attenzione su qualcosa di piacevole

Un’altra cosa che possiamo fare quando la nostra routine del bagno e della doccia avviene prima di andare a letto, è parlare con il bambino e la bambina e chiedere, per esempio: “Allora Giovanni, allora Lucia, dopo che avremo fatto il bagno, quale libro, quale storia vuoi che ti legga, vuoi che ti racconti questa sera?” In questo modo possiamo spostare un po’ l’attenzione del bambino e della bambina al passaggio successivo, al fatto che ci sarà un momento piacevole, disteso, rilassato, che passeremo insieme. Sostanzialmente stiamo dicendo: prima finiamo il bagno e la doccia, più tempo avremo per leggere il libro o raccontare la storia.

 

8. Osservare la fatica e adattare il momento del bagno o della doccia

L’acqua è per alcuni bambini/e un elemento di fatica: dopo aver osservato cosa infastidisce di più, valutiamo insieme a loro se il doccino è più morbido alla sensibilità tattile rispetto al soffione della doccia, se preferire l’uso della spugna, se riempire la vasca meno del solito in modo che il bambino/a non senta tutto il corpo immerso in acqua ma magari solo una parte.

Questo sono tutte possibilità e opzioni che possiamo percorrere parlando col bambino o con la bambina:

  • guarda Giovanni, guarda Lucia, proviamo a fare in questo modo, cosa ne dici?
  • Ti sembra meglio invece che usare la doccia, usare il doccino?
  • Ti sembra meglio che io ti faccia scendere l’acqua con la spugna?

 

9. Usare prodotti dai profumi gradevoli

Per il bambino e la bambina, s’intende. Se hanno un senso olfattivo spiccato, preferiamo i profumi neutri; se invece non sono infastiditi, usiamo per esempio bagnoschiuma e shampoo alla lavanda – che ha proprietà rilassanti -, oppure un profumo differente a loro gradito. Possiamo scegliere insieme a loro il bagnoschiuma preferito: anche questo è un momento di gioco.

NB: suggeriamo di scegliere, se profumati, prodotti con profumi naturali, possibilmente oli essenziali, e non chimici, in quanto i profumi chimici possono essere molto problematici per la salute umana, ancor più per quella dei bambini piccoli. Per approfondire, puoi seguire questo webinar gratuito.

 

10. Mettiamoci la musica!

Per aiutare i bambini e le bambine che hanno delle fatiche sul piano uditivo e che quindi sono infastiditi dal rumore dell’acqua, possiamo diffondere nella stanza da bagno con una radio o anche solo con lo smartphone una musica che al bambino/a possa piacere e che in qualche modo lo aiuti a dirigere la propria attenzione verso la canzone piuttosto che al rumore dell’acqua.

 

 

Se i bambini non vogliono fare il bagno o la doccia sono in difficoltà, non si tratta di capricci

Fare il bagno o la doccia può sembrare una routine normale, ma per alcuni bambini e bambine diventa un momento difficile a causa della sensibilità sensoriale elevata.

È normale che ci sia questa variabilità e non dobbiamo preoccuparci: è importante essere consapevoli che il bambino o la bambina non sta facendo i capricci, non sta prendendo posizione, non ce l’ha con noi.

Il bambino o la bambina è davvero in difficoltà perché a livello sensoriale ha un modo di registrare le informazioni tale per cui alcuni stimoli derivanti dal bagno o dalla doccia sono davvero per lui o per lei fastidiosi e vanno presi sul serio.

Con piccoli accorgimenti che non costano nulla possiamo aiutarli e supportarli nell’attraversare questo momento con più distensione. Per loro e per noi.

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