di Verdiana Ramina “La dietista delle famiglie”. Si è occupata per anni di educazione alimentare, alimentazione nella prima infanzia e ristorazione nelle grandi comunità. Dopo la nascita delle sue figlie ha cambiato rotta e ha iniziato la sua attività online fornendo consulenze a donne in gravidanza (o alla ricerca di una gravidanza), in allattamento, cui si aggiungono corsi online sullo svezzamento, e-book (sulla pianificazione del menù settimanale e molto altro) e un’attività di divulgazione scientifica su Instagram
Quante volte vi sarà capitato di vedere il vostro bambino, alle prese con i primi bocconi di cibo, riempirsi a dismisura la bocca: immagino che questa scena vi abbia terrorizzato, facendovi pensare ad un possibile soffocamento.
Nonostante sembri un comportamento decisamente strano è, in realtà, piuttosto normale.
In questo articolo intendiamo illustrare il motivo di tale comportamento e forniremo consigli e suggerimenti sul come agire in merito.
I genitori orientati all’autosvezzamento vedranno attuare questa pratica dal figlio/a fin da subito, ma questo succederà comunque anche a chi inizia gradualmente con le pappe: si tratta di una tappa obbligata nel percorso di apprendimento del vostro bambino.
Perché i bambini si riempiono troppo la bocca?
Perché semplicemente:
- Stanno ancora imparando a capire la capacità (in volume) della bocca;
- A loro piace giocare e assaggiare il cibo per capirne il volume in bocca;
- Semplicemente non sanno ancora come prendere le misure del loro spazio in bocca.
Dal momento che un bambino non può guardare all’interno della sua bocca, si affida alla sensazione del tatto e ai muscoli della lingua, delle mascelle e delle guance.
Questo aiuta a creare quella che è conosciuta come una sorta di “mappa” della bocca, importantissima per il piccolo ai fini di capirne i limiti e i volumi.
Il bambino quindi si infila molto cibo in bocca perché è solo così che può avere “un’immagine” chiara di quello che sta succedendo al suo interno.
Può essere spaventoso in quel momento vedere il proprio figlio con la bocca strapiena e pensare che questo potrebbe soffocarlo, ma ciò sta avvenendo per uno scopo molto preciso e senza di questo il bambino non riesce ad acquisire questa nuova competenza e consapevolezza.
E’ compito dei genitori in quel momento vigilare e intervenire nel modo corretto per aiutare.
Cosa fare quindi:
- Mantenere la calma: se l’adulto è troppo agitato e in ansia, il bambino capirà che quello che sta facendo è pericoloso e smetterà di “lavorare” per cercare di gestire la situazione della sua bocca piena;
- Con calma, parlare al bambino e spiegargli che sta mettendo troppo cibo in bocca e non riuscirà a masticarlo;
- Incoraggiare il bambino a sputare il cibo che ha in bocca;
- Assicurarsi che il piccolo non continui a mettere altro cibo in bocca;
- Spostare delicatamente il bambino in avanti in modo che la gravità possa aiutarlo a sputare il cibo;
- Inginocchiarsi davanti a lui per incoraggiare lo sguardo verso il basso, il che consente ancora una volta alla gravità di aiutarlo a sputare il cibo.
Cosa EVITARE:
- Non spaventare il bambino e sebbene possa sembrare un’emergenza spesso non lo è;
- Non spostare con le dita nè tentare di rimuovere il cibo e lascia che il tuo bambino cerchi di risolvere la situazione da solo.
Può anche essere utile evitare di riempire troppo il piatto in modo che il bambino mangi solo un boccone alla volta, tuttavia questo approccio alla lunga presenta lo svantaggio di non lasciarlo sperimentare e quindi appena ne avrà l’occasione lui comunque cercherà di farlo.
Pertanto il mio consiglio è quello di permettere tale esplorazione, possibilmente con alimenti dalla consistenza morbida e non appiccicosa (come la banana per esempio) in modo tale che il piccolo sperimenti più volte ma in sicurezza.
Perché il mio bambino sputa il cibo?
Dopo la fase del riempimento di sicuro si passerà alla fase due e cioè quella in cui il bambino sputa il cibo. Come mai accade?
Anche in questo caso la risposta è davvero molto semplice!
Per la maggior parte dei lattanti sputare il cibo non è solo del tutto normale, ma una parte necessaria per imparare a mangiare.
Spesso tendiamo erroneamente a pensare che il bambino sputi il cibo perché quello che ha assaggiato non gli piace, ma non è proprio così, soprattutto se stiamo parlando dei primi mesi di approccio al cibo.
Il bambino è in una fase di sperimentazione, come dicevamo, e per imparare a masticare e deglutire deve contemporaneamente effettuare diverse azioni:
- Identificare il cibo nel piatto;
- Interagire visivamente con il cibo;
- Afferrare il cibo;
- Coordinare occhio-mano;
- Attivare la capacità motoria di portare il cibo alla bocca.
Una volta che il cibo è in bocca è necessario un po’ di “lavoro” prima che il bambino possa ingerirlo.
La masticazione richiede molte capacità motorie, tra cui muovere la lingua, mantenere il cibo sul lato della bocca per masticare, muovere la mascella su e giù per schiacciare il cibo e poi, infine, riportare il cibo al centro della lingua e all’indietro per deglutire.
Tutto questo è davvero un gran bel lavoro per piccoli!
I lattanti e i bambini piccoli prima dei 18 mesi tenteranno quindi più volte di masticare il cibo e sputare il cibo parzialmente masticato.
Ciò si verifica fondamentalmente per due motivi:
- Ispezione visiva, il bambino ha bisogno di vedere se il cibo viene masticato accuratamente prima di ingerirlo;
- Imprecisione motoria: il bambino semplicemente non ha ancora imparato i confini della bocca e le corrette azioni per deglutire.
Vedendo e toccando visivamente il cibo che hanno sputato, i bambini imparano a masticare!
Può sembrare “strano” ma lo abbiamo fatto tutti nella nostra vita: non si tratta di “maleducazione”. Semplicemente i bambini hanno bisogno di imparare attraverso questo tipo di sperimentazione.
E’ pertanto importante permettere tali comportamenti ed evitare di mostrare disgusto. Si tratta di un apprendimento basilare, un modo per consolidare la capacità di masticazione.
Le tappe evolutive dei bambini sono un percorso meraviglioso lungo il quale i genitori possono accompagnarli nella scoperta del loro corpo, delle loro capacità e dei loro grandi e piccoli progressi.
Buon svezzamento a tutti!