Ma perché le voci sono tutte diverse? Certamente non solo per motivi anatomici. Il fatto è che la voce è anche e soprattutto memoria: la sua musica conserva le tracce della nostra storia che, a partire dal soffio iniziale, ne ha formato la trama, il timbro, il colore, la pasta. La voce è fondamento della soggettività. (…) La voce umana dunque, non è solo strumento per parlare o cantare, non è unicamente mezzo e sostegno della parola, è qualcosa che supera la dimensione dell’utilità nella comunicazione o del piacere che il canto possono offrire: è un’impronta che rivela nulla di meno che un punto di verità che riguarda ognuno” L. Pigozzi
A dar voci è un gioco, una speranza, un insieme competente di tecniche, consapevolezza, poesia, divertimento, esplorazione del sé e dell’identità degli albi, offerta di ponti esistenziali ai e con i bambini. E’ portare la competenza dentro alla gioia e danzare tra le pagine degli albi illustrati per far dono ai bambini di suoni e facce e corpi e parole. E’ trovare la propria voce nelle voci del libro e offrirle ai bambini non come espressione teatrale ma come mezzo per dare suono, confine, senso al mondo.
In questo percorso di immersione teorico esperenziale nel mondo della letteratura per l’infanzia e della lettura ad alta voce, insieme alla storica formatrice di PF06 Jessica Omizzolo ci sarà Alessia Canducci, attrice, regista e formatrice specializzata in lettura ad alta voce.
Il percorso propone un susseguirsi di momenti di pratica con allenamento e gioco di voce e voci insieme, e momenti di affondo teorico e riflessione dialogica condivisa con i partecipanti.
Le formatrici accompagneranno i partecipanti ad esplorare quali sono le caratteristiche utili (tecniche e pedagogiche) per scegliere un albo di qualità per lo 0-6: cosa leggere? quando e come leggere?
Al contempo il corso accoglierà incursioni pratiche di sperimentazione delle tecniche di lettura e di uso della voce con il coinvolgimento diretto dei presenti.