Viviamo un’epoca esigente in cui potersi riservare, di tanto in tanto, “una piccola retrobottega tutta nostra” (Michel de Montaigne) può realmente fare la differenza se parliamo di libertà di spirito e spazio interiore.
Questo luogo accogliente e luminoso, “nel quale stabilire il nostro ritiro ed intrattenersi abitualmente con se stessi”, come scrive il filosofo francese nei suoi Essais, non si eredita né si crea da solo.
Educare l’intelligenza esistenziale fin dalla prima infanzia diventa allora molto importante per formare non solo una forma di sensibilità, aperta alle dimensioni dell’interiorità e della spiritualità, ma anche quel coraggio strutturale che chiamiamo Speranza. Si tratta di “un’energia di fondo che si esprimerà nel corso di tutto il ciclo di vita come fondamentale disponibilità a lanciarsi in avanti”, per dirla con Massimo Diana, e che ha a che fare con dimensioni essenziali della crescita personale come l’autorealizzazione esistenziale, il potenziale interno e la facilitazione delle relazioni con gli altri.
Il nostro corso costituisce un invito ad interrogarsi su come nutrire questa dimensione indispensabile per il ben- essere dei nostri bambini e bambine. Esploreremo insieme alcune interessanti piste educative e condivideremo buone prassi che consentono di creare occasioni per garantire un diritto fondamentale dell’essere umano, quello di alzare lo sguardo e “ri- vedere le stelle”.
Ri-vedere. Sì perché ne siamo convinte. Come ogni desiderio, dal latino de- sidera, la cosiddetta “sapienza del cuore” arriva da un Altrove che lascia la sua eco in noi facendoci portatori e portatrici di grandi domande da ascoltare ed accompagnare con delicatezza già dal grembo materno.
I temi che guideranno la nostra riflessione saranno:
– l’educazione al rispetto e all’empatia, anche attraverso la cura del linguaggio sia fisico che verbale,
– il legame spiritualità – bellezza musicale ed artistica, con esempi di meditazione come forma laica di consapevolezza e presenza a sé,
– la pro- vocazione interiore mediante fiabe, storie della tradizione, esercizi spirituali classici della filosofia antica.
– l’esplorazione dell’esercizio filosofico dello sguardo della meraviglia come occasione di crescita, punto di vista interiore e di direzione della propria esistenza, un’occasione per recuperare l’attitudine allo stupore proprio dei bambini e riscoprirne l’essenza da adulti.
– la ricerca della spiritualità nella natura come intuizione, sapere organico, esperienziale che direziona e mette in movimento.
Metodologia: si prevedono attivazioni attraverso letture, spunti visivi, condivisione e dialogo attorno ai temi proposti. Si privilegerà la dimensione del confronto e della riflessione come occasione di circolarità di sapere in assenza del giudizio.