Un corso di aggiornamento professionale che si snoda tra antropologia e frontiere biologiche, epigenetiche e neuroscientifiche, al crocevia tra cura e ricerca, in uno degli ambiti di studio e intervento più affascinanti: l’alba della vita, la sua origine, i primi passi dello sviluppo e le impronte che queste primissime esperienze lasciano nell’individuo, nel suo modo di essere al mondo, costruire relazioni, disegnare il proprio progetto di vita.
Il ruolo fondamentale dei primi mille giorni di vita, dal concepimento ai primi due anni, che non a caso OMS definisce mille giorni d’oro, è ormai ben riconosciuto non solo sul piano antropologico ma anche strettamente medico e scientifico.
Il percorso formativo prenderà le mosse da filoni pionieristici di ricerca sull’attaccamento infantile come quelli inaugurati da Donald Winnicott e John Bowlby, toccando concetti espressi da scuole di terapia come la scuola bioenergetica reichiana o transpersonale, esperienze di lavoro sulle impronte di nascita come quelle di W. Emerson, F. Sills, R. Castellino, per giungere anche alle più recenti ricerche di esponenti delle scienze neuroaffettive come D. Siegel, D. Stern, W. Chamberlain, A. Piontelli, B. Beebe e J. Lachmann, solo per citarne alcuni, fino ad integrare modelli di intervento come il NARM di Larry Heller e le applicazioni concrete della teoria polivagale di Stephen Porges.
Il corso si propone di fornire un panorama di conoscenze che permettano di riconoscere sia nei bambini che negli adulti gli imprinting che derivano dal concepimento, dalla gestazione, dalla nascita e dal periodo postnatale, in modo tale che, a seconda delle specifiche professioni svolte, sia possibile facilitarne l’eventuale riparazione, indirizzando nella maniera adeguata l’individuo alle cure più idonee, o preliminarmente svolgere interventi di sostegno e stabilizzazione oltre che di acquisizione di consapevolezza e crescita personale.
