di Silvia Iaccarino, formatrice e psicomotricista
Un fattore della quotidianità con bambini e bambine che non viene sufficientemente valutato, a mio avviso, è lo stress.
Per esempio, le crisi di rabbia (solitamente dette “capricci”) hanno molto a che fare con lo stress infatti, la maggior parte delle volte, è il sovraccarico che le causa.
Ci sono anche altri segnali, come scritto nel video, che ci segnalano che il bambino/a può avere “il vaso pieno”.
Tenere in considerazione questa variabile può modificare sostanzialmente il modo in cui guardiamo ai comportamenti dei bambini e il modo il cui possiamo aiutarli a regolare il loro stato fisiologico ed emotivo.
Un primo lavoro che possiamo fare è quello di osservare il linguaggio verbale e non verbale per cogliere quelle che possono essere prime avvisaglie di un sovraccarico.
Per esempio, l’oppositività, l’insistenza, la “lagnosità” possono essere chiari precursori di una crisi di rabbia imminente e segnalarci che il serbatoio è “in riserva”.
Invece che reagire e arrabbiarci, potremmo muoverci per aiutare i bambini e le bambine a ricaricare il serbatoio (o a svuotare il vaso).
Abbiamo molte possibilità, tutte gratuite o a costo pressochè zero, e perlopiù sempre disponibili che possiamo attuare con i piccoli:
- il contatto fisico, potente de-stressante;
- un bagno caldo appena rientrati a casa;
- giocare insieme 10-15’ a terra, seguendo la guida del bambino/a;
- una passeggiata nella natura;
- fare le bolle di sapone;
- cantare insieme;
- leggere un libro;
- disegnare, manipolare la pasta di pane etc., ritagliare, etc;
- fare attività di vita pratica (spolverare, fare il bucato, caricare e svuotare la lavastoviglie, apparecchiare e sparecchiare, etc).
Cogliere i segnali di stress attraverso una raffinata osservazione ci può essere di grande aiuto sia per conoscere meglio il bambino/a sia per poter essere di supporto nel momento del bisogno, per aiutarlo/a ad attraversare il momento di impasse.
Bambini e bambine hanno bisogno della nostra guida ferma e gentile per regolare i loro stati emotivi e fisiologici e per noi adulti, guardare al corpo ed ai suoi segnali può essere molto prezioso.
PS: ovviamente i segnali evidenziati nel reel possono essere riconducibili ad altro, oltre che allo stress della quotidianità. Per questo l’osservazione del bambino/a è molto importante, per comprendere la fatica espressa e la sua origine, in modo da aiutare e accompagnare nel modo più utile.