Dove far dormire un neonato? La pratica del co-sleeping

Emozioni e regolazione emotiva, Genitori
Dove far dormire un neonato - Percorsi formativi 06

di Silvia Iaccarino, formatrice, psicomotricista, fondatrice di PF06

Silvia, manca poco al giorno della nascita. Stiamo preparando la cameretta ma abbiamo mille dubbi: dove deve dormire un neonato?”

È un tema che non passa mai di moda e che tutti i genitori hanno la necessità di affrontare subito dopo la nascita del figlio, della figlia. In moltissimi ci chiedono, durante le consulenze, dove far dormire un neonato, dove sia giusto tenerlo durante la notte, se sia più corretto lasciarlo nella sua stanza oppure offrirgli l’opportunità di dormire insieme ai genitori.

Prima di rispondere a questa domanda e capire dove far dormire il neonato ci teniamo a sottolineare che ogni famiglia dovrebbe optare per la soluzione più in linea alle proprie esigenze e al proprio sentire.

Noi possiamo offrire degli spunti, condividere un punto di vista e alcuni consigli in modo che i genitori facciano una scelta consapevole e si sentano sicuri, al di là dei tabù e delle mode del momento.

Le considerazioni che leggi in questo articolo – un contenuto che avevamo pubblicato nel 2015, ora rivisto e ampliato – non sono regole fisse o imposizioni.

Il nostro obiettivo è aprire un dialogo su questo tema e valutare le ricerche scientifiche che possono aiutarci a trovare delle risposte per favorire il benessere di bambini e bambine.

 

Indice dell’articolo

Dove dorme un neonato? Dipende dalla cultura

Che cos’è il co-sleeping

Sei considerazioni per capire dove far dormire un neonato

Bibliografia con spunti utili su dove far dormire un neonato

Dove dorme un neonato? Dipende dalla cultura

Torniamo indietro di qualche decennio e pensiamo alle storie delle nostre famiglie: se chiedete a una nonna, un nonno dove dormivano quando erano bambini e bambine risponderanno spesso “Nella stessa stanza dei nostri genitori”. Questo perché fino agli anni Sessanta e Settanta non tutti avevano la possibilità di vivere in case con stanze separate.

La tradizione si è mantenuta e fino a qualche decennio fa bambini e bambine dormivano di default insieme agli adulti.

Oggi è cambiato tutto: nuovi punti di vista ritengono scorretta questa pratica e prediligono l’uso di far dormire i neonati da soli, nella loro stanza.

Qual è la conseguenza? I genitori che permettono ai bambini e alle bambine di dormire accanto a loro si sentono in colpa, provano frustrazione e non sanno come comportarsi.

Le abitudini relative a dove far dormire un neonato dipendono anche dalla cultura dei diversi popoli:

  • in occidente è diventato un must che i propri figli e figlie dormano in un’altra stanza dedicata a loro fin da neonati,
  • in Giappone tutta la famiglia dorme insieme sul futon, un materasso basso posto sul pavimento della stanza da letto,
  • in Africa occidentale i bambini e le bambine Mali dormono sdraiati sul corpo della madre,
  • nel Circolo Polare Artico i neonati degli Eschimesi dormono accanto ai genitori,
  • nelle popolazioni del centro e sud America, in Asia e in Africa per bambini e bambine dormire in prossimità degli adulti è la normalità.

Si tratta di un modello ad alto contatto fisico che nel mondo animale è normale: viene chiamato co-sleeping.

 

Che cos’è il co-sleeping

In un articolo pubblicato su La Stampa il 4 agosto del 2017[1] leggiamo:

Per co-sleeping si intende la pratica di far dormire il neonato vicino alla mamma. Dunque, in prima battuta ci si riferisce alla scelta dei genitori di porre il bimbo nel letto insieme a loro oppure in una culletta molto vicino al letto”.

Il termine co-sleeping indica il dormire accanto, il dormire vicino agli adulti di riferimento, e viene utilizzato per identificare le situazioni in cui il neonato dorme vicino ai genitori nel lettone o nelle culle chiamate oggi next-to-me da agganciare alla sponda del letto matrimoniale per avere sempre il bambino, la bambina vicino ma nel suo spazio.

Ci sono due formule di co-sleeping:

  • il bed-sharing (condivisione del letto), quando il bambino, la bambina dorme nel lettone insieme ai genitori e condivide lo stesso materasso,
  • il room-sharing (condivisione della stanza), quando il piccolo dorme nella stessa stanza dei genitori ma su superfici differenti.

In linea generale, nel primo anno di vita consigliamo il room-sharing senza bed-sharing, dopo l’anno di età possiamo anche valutare il bed-sharing.

Quali sono i benefici del co-sleeping? Ci sono anche degli svantaggi? Approfondiamo il tema.

 

Sei considerazioni per capire dove far dormire un neonato

Veniamo a noi: ecco cosa scrive Franco Nanni in “Dormire con i genitori. Tra Edipo e attaccamento” su Psicologia contemporanea di luglio-agosto 2010 (ci riferiamo quindi a studi di qualche anno fa).

È molto diffusa l’idea che i cosleeper siano bambini insicuri: essa non regge alla luce delle ricerche di Keller e Goldberg. Questi autori hanno suddiviso i cosleeper in primari (che dormono in prossimità dei genitori dalla nascita) e secondari (bambini che dormono con i genitori recandosi nel loro letto da quando acquisiscono l’autonomia motoria e faticano a dormire da soli), mostrando come i primi, ma non i secondi, abbiano punteggi significativamente maggiori dei solitary sleeper (bambini che dormono da soli nella loro stanza) per quanto riguarda self-reliance (fiducia in se stessi) e l’indipendenza sociale, e che le madri degli early cosleeper (i bambini che dormono vicino ai genitori dalla nascita) abbiano i punteggi maggiori in assoluto per la loro capacità di stimolare  e supportare le autonomie del bambino.

Al momento non esistono evidenze di conseguenze negative sul piano psicologico causate dal co-sleeping.”

Ecco le nostre sei considerazioni sul co-sleeping che aiutano a orientarsi rispetto a dove far dormire un neonato.

  1. Non esistono ricerche scientifiche in grado di dimostrare che, soprattutto per i bambini e le bambine nel primo anno di vita, il co-sleeping sia dannoso per il loro sviluppo, compreso quello emotivo.

Anzi, diverse ricerche evidenziano come i bambini/e piccoli/e che dormono vicino ai genitori abbiano uno sviluppo migliore di coloro che non dormono vicino agli adulti di riferimento.

 

  1. Le ricerche dimostrano che il co-sleeping facilita l’allattamento al seno e previene in modo significativo il rischio di morte in culla (SIDS – Sudden Infant Death Syndrome).

Secondo le statistiche nelle culture che praticano il co-sleeping l’incidenza della SIDS è inferiore a quella registrata nelle culture che non lo praticano.

In Cina, per esempio, dove dormire con i genitori è una pratica comune, la SIDS è così rara che non esiste neppure un termine preciso per definirla.

 

  1. Il bed-sharing – la condivisione dello stesso letto – è piuttosto dibattuto e i pareri sono discordanti a causa dei rischi correlati. Suggeriamo di praticarlo dopo l’anno di età del bambino, della bambina.

Nei primi dodici mesi di vita è meglio optare per la soluzione next-to-me.

Affinché sia una pratica sicura bisogna evitare:

  • di dormire col proprio bambino se si è bevuto, se si è fumatori, se si è molto stanchi, se si assumono farmaci che appesantiscono il sonno;
  • di coprire il volto del bambino con coperte troppo pesanti o piumoni;
  • la condivisione del letto con persone che non siano i genitori;
  • di dormire con il bambino, la bambina su divani o poltrone;
  • di mettere il bambino in mezzo ai due adulti.
  • l’uso di materassi ad acqua o troppo morbidi.

E poi, certo, il letto dovrebbe essere abbastanza ampio per accogliere l’intera famiglia. Piuttosto che stare tutti nel lettone, la condizione più sicura è collocare la culla/il lettino in prossimità del letto degli adulti, a portata di mano, o dedicare uno spazio al neonato che si trovi alla stessa altezza del letto matrimoniale per creare una situazione di sicurezza, come le culle in commercio nei negozi per bambini.

La AAP (American Academy of Pediatrics) raccomanda di utilizzare il room-sharing senza bed-sharing, ovvero dormire nella stessa stanza, ma su superfici differenti. Con un lettino aggiuntivo, il nostro neonato è al sicuro.

Alcune ricerche dimostrano che questa sistemazione diminuisce di oltre il 50% il rischio di SIDS ed è più sicura del bed-sharing (condivisione del letto) o del sonno solitario (ovvero quando il bambino, la bambina dorme in una stanza separata). Tale sistemazione favorisce la prossimità al piccolo e ne facilita il nutrimento, la consolazione e il monitoraggio.

 

  1. Dormire in prossimità del proprio bambino, bambina soprattutto nel primo anno di vita, permette alla madre di regolare alcune funzioni fisiologiche fondamentali, ancora immature nel neonato.

Questa condizione favorisce il ritmo respiratorio, la frequenza cardiaca, la regolazione della temperatura corporea, la velocità metabolica, la secrezione dell’ormone della crescita e altri ritmi biologici, il rafforzamento del sistema immunitario (possibile grazie alla presenza del corpo materno) e la nutrizione.

 

  1. Dormire vicino al neonato consente di rafforzare il legame con lui e di rassicurarlo.

È un modo per garantire un continuum con il corpo della madre entro il quale è cresciuto e ha vissuto per i primi nove mesi della sua vita. Le ricerche evidenziano che durante il sonno condiviso mamma e bambino, bambina regolano reciprocamente i propri ritmi in maniera sintonica.

 

  1. Il desiderio del bambino, della bambina, di non separarsi dai genitori durante la notte è un comportamento geneticamente programmato con un fine protettivo.

Per un qualsiasi cucciolo, compreso quello umano, trascorrere la notte da solo significa essere alla mercé dei predatori. Il co-sleeping favorisce la sicurezza emotiva.

 

Non ci sono abitudini giuste o sbagliate: ogni famiglia è libera di compiere le sue decisioni in autonomia.

L’importante è poter scegliere con consapevolezza, tenere conto dei propri bisogni e delle necessità del bambino, della bambina.

Al di là delle mode occidentali preferisci optare per il co-sleeping? Bene: in condizioni di sicurezza e con le attrezzature adeguate, questa pratica può essere utile per favorire lo sviluppo del neonato.

Vuoi saperne di più sul sonno dei bambini e delle bambine e su come deve dormire un neonato? Ti suggeriamo di leggere questo articolo sulla fisiologia del sonno: La fisiologia del sonno dei bambini

 

Bibliografia con spunti utili su dove far dormire un neonato

 

[1] https://www.lastampa.it/mamme/2017/08/04/news/co-sleeping-cos-e-pro-e-contro-1.34431129/

Qualche suggerimento di lettura…

0
    0
    Carrello
    Il tuo carrello è vuotoTorna all'hompage