di Silvia Iaccarino, formatrice, psicomotricista, fondatrice Pf06
La creatività nei bambini e nelle bambine è una competenza trasversale che possiamo promuovere e coltivare sin dai primi anni di vita.
In ogni fascia di età può essere incoraggiata con esperienze, proposte e approcci differenti – sia a casa, sia al nido e nella scuola dell’infanzia -, ed è importante prendersene cura da subito.
Che cos’è la creatività?
Treccani la definisce così:
“Virtù creativa, capacità di creare con l’intelletto, con la fantasia. In psicologia, il termine è stato assunto a indicare un processo di dinamica intellettuale che ha come fattori caratterizzanti: particolare sensibilità ai problemi, capacità di produrre idee, originalità nell’ideare, capacità di sintesi e di analisi, capacità di definire e strutturare in modo nuovo le proprie esperienze e conoscenze”.
L’OMS inserisce la creatività tra le basilari life skills, competenze per la vita, e la definisce come competenza che “contribuisce sia al decision making che al problem solving, permettendo di esplorare le alternative possibili e le conseguenze delle diverse opzioni” rendendo possibile valutare le eventuali alternative, conferendo flessibilità nel rispondere alle sfide della quotidianità.
Noi di Percorsi Formativi 06 sposiamo il pensiero di Bruno Munari:
“Se vogliamo che il bambino diventi una persona creativa, dotata di fantasia sviluppata e non soffocata (come in molti adulti) noi dobbiamo fare in modo che il bambino memorizzi più dati possibili, nei limiti delle sue possibilità, per permettergli di fare più relazioni possibili, per permettergli di risolvere i propri problemi ogni volta che si presentano. Nei primi anni della sua vita, l’individuo si forma e resterà tale per tutta la sua vita. Dipende dagli educatori se questa persona sarà poi una persona creativa o se sarà un semplice ripetitore di codici. Dipende da questi primissimi anni, dall’esperienza e dalla memorizzazione dei dati, se l’individuo sarà libero o condizionato. Gli adulti dovrebbero rendersi conto di questa grandissima responsabilità dalla quale dipende il futuro della società. Una persona senza creatività avrà sempre difficoltà di adattamento nelle inevitabili mutazioni della vita” (da Fantasia).
Perché è importante educare alla creatività?
La creatività è una delle competenze più richieste nel mondo del lavoro e, anche se questo non dovrebbe essere il motivo principale per coltivare la creatività nei bambini e nelle bambine, è bene tenerne conto.
Uno studio condotto da IMB a cavallo tra il 2009 e il 2010 attraverso una serie di interviste a 1.500 CEO, ha messo in luce che la creatività è l’abilità più importante per un leader.
Educare alla creatività nei contesti 0-6 (e non solo) è importante per permettere ai bambini di porre le basi per lo sviluppo di innumerevoli competenze: l’adattabilità, le capacità comunicative, il pensiero critico, lo spirto di iniziativa e la proattività, il problem solving.
La creatività contribuisce a sviluppare la personalità e l’identità dei bambini e delle bambine ed è possibile promuoverla attraverso il gioco, la pratica sportiva, la musica, il teatro, il canto.
Un esempio per promuovere la creatività:
Terra e acqua. Laboratorio di sperimentazione con l’argilla
Cinque proposte per promuovere la creatività nei bambini
C’è una citazione dell’autrice Brené Brown – docente di scienze sociali per l’Università di Houston -, che dovrebbe essere scritta a caratteri cubitali sulle pareti di qualsiasi nido o scuola dell’Infanzia.
To be human is to be creative
La Natura umana è connessa con forza al nostro essere creativi, a prescindere dall’età: è impossibile immaginare un’esistenza senza la creatività, la fantasia, l’immaginazione: motori dell’esplorazione, dell’inventiva, del progresso.
Vediamo insieme in che modo possiamo accompagnare bambini e bambine a coltivare questa competenza trasversale per realizzare con soddisfazione le loro potenzialità, anche le più nascoste.
Vi proponiamo cinque passaggi per promuovere la creatività nei bambini e nelle bambine: i genitori possono seguire questa guida a casa; educatori, educatrici e insegnanti possono invece prendere spunto per educare alla creatività al nido e alla scuola dell’infanzia.
Un suggerimento: è meglio evitare di etichettare bambini e bambine come creativi/e o meno. Lo scopriranno in autonomia, senza sentirsi sotto pressione per mantenere questo status oppure incapaci e frustrati per non esserlo.
Proposta n°1: riconosciamo i nostri pregiudizi
Il primo passo da compiere per promuovere la creatività nei bambini e nelle bambine dovremmo muoverlo noi adulti: indaghiamo sul nostro passato per far emergere eventuali ferite della nostra infanzia e adolescenza che potrebbero aver reso difficile il nostro rapporto con la creatività.
Questo passaggio è utile per evitare di trasmettere aspetti negativi a bambini e bambine.
Quando eravamo piccole/i la nostra creatività potrebbe essere stata soffocata da adulti che, al posto di stimolarci, mortificavano il nostro impegno nel disegno o nello scrivere poesie, facendoci sentire inadeguati, se non ridicolizzandoci.
Poniamo attenzione a non replicare tali atteggiamenti con i nostri bambini e bambine.
Spesso, fatichiamo ad acquisire consapevolezza sulla creatività perché è una soft skill che viene facilmente abbinata al talento nelle arti. Pensiamo a Leonardo, Picasso, Dante.
La creatività non riguarda solo l’arte, ma trova spazio nelle azioni quotidiane: dalla risoluzione dei problemi ai processi di comunicazione.
I bambini e le bambine possono mostrare diverse sfumature della creatività: dal modo in cui mettono in ordine i loro oggetti, a come scelgono i vestiti da indossare, a come giocano.
Liberiamoci dai pregiudizi, lasciamoli sperimentare e diamo loro la libertà di sviluppare la creatività nei contesti quotidiani, senza soffocare il loro spirito di iniziativa.
Per esempio: “Giovanni, Lucia, vedo che ti sei impegnato/a molto nel fare il tuo disegno. Sei soddisfatto/a del risultato?” è preferibile rispetto a “Giovanni, Lucia, il tuo disegno non va bene”.
Proposta n°2: focalizziamo l’attenzione sul pensiero divergente
Il pensiero divergente è collegato alla creatività e indica la capacità di risolvere i problemi in modo originale.
Ecco la definizione di Wikipedia: “Il pensiero divergente (o divergenza) è un particolare tipo di pensiero che coincide con la capacità di produrre risposte che siano allo stesso tempo originali, inusuali ed efficaci in relazione ad un determinato compito o problema”.
In opposizione al pensiero convergente che ci permette di elaborare una soluzione attraverso il ragionamento logico, il pensiero divergente caratterizza la mentalità orientata alla crescita.
Per promuovere la creatività nei bambini e nelle bambine, è importante coltivare quello che in inglese viene definito Growth Mindset (mentalità di crescita, in senso letterale).
In che modo? Riconosciamo e diamo valore allo sforzo e all’impegno che bambini e bambine infondono nella gestione di un compito, piuttosto che focalizzare solo l’attenzione sul risultato. Spesso potremmo stupirci osservando i mezzi e gli strumenti scelti da bambini e bambine per trovare una soluzione.
L’approccio, i processi, il comportamento sono tutti elementi attraverso i quali emerge la creatività ed è giusto prenderli in considerazione per coltivare il pensiero divergente e permettere ai bambini di sviluppare una mentalità dinamica, flessibile e originale.
Proposta n° 3: troviamo i riconoscimenti più adeguati
Poniamo attenzione al meccanismo della gratificazione: la ricompensa materiale non dovrebbe diventare il pretesto per svolgere bene un compito.
Se, per esempio, offriamo un dolce ai nostri figli e figlie ogni volta in cui completano un disegno, corriamo il rischio di far perdere loro la passione intrinseca per il disegnare perché il motivo principale sarà l’ottenimento del dolce.
Lo sviluppo della creatività è anche connesso all’amore che i bambini e le bambine dimostrano verso un’attività ed è nostro compito incentivarli con riconoscimenti e lodi descrittive che li motivino a continuare quell’attività nel tempo, coltivando la motivazione intrinseca.
Riprendiamo l’esempio del disegno: al posto di offrire loro una caramella, possiamo invece donare una nuova confezione di pastelli per incoraggiare l’impegno e l’interesse.
Proposta n° 4: favoriamo le nuove esperienze
La curiosità va a braccetto con la creatività. Come genitori e professionisti possiamo incoraggiare i bambini e le bambine ad essere più curiosi, curiose, facendo vivere loro nuove esperienze.
In base all’età di bambini e bambine, possiamo, per esempio:
- organizzare gite nelle fattorie didattiche,
- visitare un Museo,
- recarci in biblioteca,
- proporre sapori e cibi nuovi.
A volte è sufficiente dare una svolta alla routine quotidiana: proponiamo a bambini e bambine di cucinare la cena insieme a noi; proponiamo materiali di uso comune, poveri, di riciclo, naturali per il gioco; inventiamo una storia insieme.
Ancora Brené Brown ci dona un consiglio importante: “Quello che dobbiamo fare è osservare ciò che motiva i bambini e le bambine, insegnare l’amore per l’apprendimento e ispirarli a guardare oltre“.
Diamo spazio alle attività manuali e artigianali, ai giochi con la carta e l’argilla, ai mestieri di una volta (lavorare la stoffa o il legno).
Anche la lettura promuove la creatività nei bambini e nelle bambine, nutrendo il loro immaginario e allargando gli orizzonti.
Proposta n° 5: trasformiamo gli insuccessi in vittorie
L’ultimo passaggio che vi proponiamo qui per promuovere la creatività è forse il più delicato e riguarda gli eventuali insuccessi che possono occorrere quando bambini e bambine non riescono a portare a termine un’attività.
È importante che, già dall’età prescolare, promuoviamo l’dea che gli errori rappresentino un’opportunità di crescita e apprendimento: è inutile sgridare o colpevolizzare bambini e bambine, piuttosto incoraggiamoli a comprendere dove hanno sbagliato e a elaborare una soluzione per risolvere/migliorare.
Lo sviluppo della creatività è connesso, in modo ampio, anche alla nostra abilità di riprenderci da un momento di difficoltà, di rialzarci dopo una caduta e saper andare avanti.
Possiamo impegnarci ad essere dei buoni allenatori: motiviamo bambini e bambine a risollevarsi e a trovare un modo originale per risolvere i problemi in autonomia.
Impareranno così ad apprezzare i successi con gioia e a coltivare la loro creatività, a piccoli passi.
Un supporto concreto per coltivare la creatività nei bambini
È nostro compito creare e mantenere un ambiente favorevole alla crescita della creatività e farlo nel quotidiano.
Promuoviamo la fantasia, il gioco, l’immaginazione; diamo a bambini e bambine l’opportunità di sperimentare e toccare diversi materiali; non mettiamo fretta nella realizzazione di un progetto e rispettiamo i tempi di ogni bambino e bambina.
Genitori, insegnanti, educatrici ed educatori sono un modello da imitare per i bambini/e: diamo il buon esempio e lavoriamo insieme, magari sedendoci con loro, quando serve.
Così, oltre a coltivare la loro creatività, rigeneriamo anche la nostra.
Occorre una grande fantasia, una forte immaginazione per essere un grande scienziato, per immaginare cose che non esistono ancora, per immaginare un mondo migliore di quello in cui viviamo e mettersi a lavorare per costruirlo.
G. Rodari