Educazione digitale per bambini: dieci suggerimenti pratici

Educazione e sviluppo infantile, Nido, Scuola dell'Infanzia
Educazione digitale per bambini – Percorsi Formativi 06

 

di Silvia Iaccarino, formatrice e psicomotricista, fondatrice di PF06

 

 

Come adulti del terzo millennio, tra i tanti, abbiamo un compito importante: insegnare a bambini e bambine a utilizzare le nuove tecnologie in modo responsabile, valutando rischi e opportunità.

L’educazione digitale per bambini e bambine, sia nell’ambiente scolastico che in quello famigliare, assume – nel momento in cui scriviamo – un ruolo centrale.

Siamo di fronte a piccoli nativi digitali: il contesto sociale, culturale ed educativo nel quale nascono e crescono è caratterizzato dalla presenza massiccia della tecnologia.

Pensiamo alle nostre case e ai dispositivi utilizzati nel quotidiano: smart TV, PC, tablet, smartphone, assistenti personali basati su sistemi di intelligenza artificiale come Alexa o Siri.

Emerge con forza la necessità di accompagnare bambini e bambine all’utilizzo delle tecnologie e stabilire alcune regole per evitare di oltrepassare i limiti e rischiare la dipendenza da DD (digital devices).

 

In questo articolo vediamo insieme alcuni aspetti dell’educazione digitale per bambini e bambine e in che modo gestire l’uso della tecnologia.

 

Che cosa significa educazione digitale

L’educazione digitale (o educazione civica digitale) comprende le attività che hanno l’obiettivo di sviluppare una maggiore consapevolezza sull’utilizzo etico delle nuove tecnologie.

Si appoggia a tre punti cardine:

  1. l’acquisizione di competenze specifiche per utilizzare piattaforme e dispositivi,
  2. lo sviluppo di soft skills volte a migliorare la comprensione dei contenuti digitali,
  3. la diffusione di una netiquette del web per acquisire e usare un comportamento civile all’interno della Rete.

 

Se desideriamo che bambini e bambine siano destinatari di una efficace educazione digitale e che crescano sviluppando una cittadinanza digitale responsabile, è necessario stabilire delle buone regole di condotta già dall’età prescolare.

I dati diffusi nel 2021 dall’Osservatorio del Movimento etico digitale evidenziavano una educazione digitale scarsa in Italia: da un’indagine condotta su un campione di 1000 cittadini italiani era emerso che il 74% non sapeva cosa significasse essere un cittadino digitale e come comportarsi in tal senso[1].

A prescindere dai piani didattici adottati nelle scuole primarie, l’educazione digitale per bambini e bambine inizia già nei primi anni di età: sono sufficienti poche e semplici regole per far capire come usare i dispositivi digitali in modo responsabile.

 

Educazione digitale per bambini: 10 suggerimenti per genitori e insegnanti

Trasmettere ai bambini e alle bambine delle buone norme sull’uso delle tecnologie è complesso: ci confrontiamo con questa realtà ogni giorno sia nei contesti scolastici (nidi e scuole dell’infanzia), sia in quelli famigliari.

Abbiamo pensato di redigere un vademecum con dieci suggerimenti utili e pratici per migliorare il rapporto tra bambini/bambine e tecnologia con l’obiettivo di evitare la dipendenza.

Senza demonizzare i nuovi supporti tecnologici – che, se ben usati, possono anche essere utili per la didattica – è bene non dimenticare che la crescita e lo sviluppo dei bambini e delle bambine ha le sue basi nell’esperienza corporea globale, nelle relazioni sociali, nel dialogo e nel confronto.

Dare in mano a bambini e bambine uno smartphone per “avere un momento di tranquillità” è la soluzione più semplice e immediata ma, se ne abusiamo, rischiamo che il bambino o la bambina possa chiudersi in una “bolla”.

 

Educazione digitale al nido e alla scuola dell’infanzia: parliamone insieme!

 

1. Monitorare l’uso dei DD

Iniziamo con l’osservazione e l’analisi degli atteggiamenti dei bambini e delle bambine per capire quanto tempo trascorrono online, in che modo cercano il contatto con la tecnologia, quali sono i contenuti digitali che preferiscono. A seconda dei contesti digitali, valutiamo anche con quali persone interagiscono e comunicano.

2. Stabilire limiti chiari

Una volta compreso il tipo di atteggiamento dei bambini e delle bambine, stendiamo delle regole per l’uso della tecnologia, una sorta di prontuario per l’educazione digitale nel quale definiamo, per esempio: il numero di ore e i momenti della giornata in cui è permesso usare lo smartphone o il tablet per vedere i video e i cartoni animati, quali App si possono usare e quali no, qual è lo spazio della casa in cui è possibile usare la tecnologia (la scrivania della cameretta sì, il tavolo della cucina no), etc.

3. Creare un piano di educazione digitale per la famiglia o la classe

Coinvolgiamo i bambini e le bambine nella realizzazione di un progetto di educazione digitale con tre/cinque linee guida semplici da seguire e adatte a tutti.

Inventiamo una storia o un gioco intorno al piano educativo per la tecnologia in modo da migliorare la partecipazione dei bambini. In famiglia è bene che partecipino in modo attivo anche mamma e papà, a scuola sono parte del progetto anche gli insegnanti.  Proviamo a dare a ogni partecipante un ruolo, come se fossimo i protagonisti di una storia.

4. Favorire lo sviluppo del senso di responsabilità

Accompagniamo bambini e bambine a sviluppare un senso critico nei confronti dei contenuti digitali fruiti. Incoraggiamoli con domande: “Giovanni, Lucia cosa ne pensi di questo video? Cosa ti piace di questo gioco?”. Quando crescono, possiamo anche introdurre il tema dei dati personali sul web e di quanto sia importante proteggere il nostro nome, il cognome e l’identità dalle persone che potrebbero maneggiare queste informazioni in modo sbagliato. Se inventiamo delle storie, potremmo introdurre, per esempio, la figura del personaggio cattivo che ruba il nome dei protagonisti per farne cose brutte.

Responsabilità è anche comprendere da soli quando è possibile usare le tecnologie e quando invece non è opportuno, quindi aiutiamoli: “Giovanni, Lucia quando ci sono a casa i tuoi amichetti, è meglio giocare con loro, mettiamo via il tablet”.

5. Parlare della tecnologia in modo aperto

I dispositivi digitali e i contenuti presenti sul web non sono un tabù: a seconda dell’età, parliamo insieme ai bambini e alle bambine dei problemi connessi all’educazione digitale, dell’attualità, di cosa succede nel mondo.

Incoraggiamo i nostri figli e figlie ad aprirsi con noi, a porre domande se hanno dei dubbi o se non capiscono qualcosa che vedono online. Il dialogo è sempre la soluzione migliore per risolvere perplessità e incertezze, a tutte le età.

6. Attivare i controlli parentali

Abbiamo la possibilità di implementare i software per il controllo parentale (parental control) e limitare l’accesso ai contenuti inappropriati sui dispositivi usati dai bambini e dalle bambine. Chiediamo il supporto di un tecnico IT o di qualcuno esperto che ci aiuti a impostare i filtri più adatti su YouTube, social media e Internet. Un piccolo investimento di grande valore per il futuro dei nostri bambini.

7. Inserire nella giornata attività di gioco e relazione

Quando ci occupiamo di educazione digitale, è importante trovare un equilibrio tra il tempo trascorso con i dispositivi tecnologici e il gioco, tra le attività online e offline. Diamo valore a giochi all’aria aperta, attività creative e manuali, sport.

Incoraggiamo i bambini e le bambine a instaurare relazioni con la cerchia sociale e familiare: la dimensione della socialità è importante per la crescita.

Pensiamo, per esempio, a cosa vediamo spesso quando andiamo a mangiare fuori: un gruppo di giovani a un tavolo, smartphone in mano, nessuno chiacchiera. Fa riflettere.

L’educazione digitale dovrebbe avere anche l’obiettivo di sviluppare e mantenere le relazioni. 

8. Usare la tecnologia come strumento di apprendimento

Abbiamo l’opportunità di usare alcuni strumenti digitali a scopo educativo, soprattutto quando i bambini e le bambine crescono e iniziano a fare le prime ricerche per la scuola. In questa fase delicata, accompagniamoli nel processo e insegniamo loro quali passaggi fare per cercare informazioni e come interpretare i risultati e la veridicità delle informazioni. Certo, non è semplice, ma ci sono molte applicazioni educative e giochi che possono essere utilizzati in modo costruttivo.

9. Essere un buon esempio

Genitori e insegnanti sono i primi a dover acquisire un modello di comportamento adeguato nei confronti delle tecnologie. Se ci facciamo vedere sempre con lo smartphone in mano anche i bambini e le bambine – per imitazione – tenderanno a fare come noi.

L’atteggiamento responsabile parte in primis da noi.

10. Promuovere l’educazione digitale e la cittadinanza digitale

Quando i bambini e le bambine crescono, possiamo parlare di cittadinanza digitale: ognuno di noi ha il compito di diventare un soggetto attivo e responsabile sul web. I/le giovani di oggi dovrebbero sentirsi parte di una comunità, persone attive che promuovono un atteggiamento etico nei confronti dei contenuti digitali. Il nostro comportamento ha un impatto su tutti i cittadini.

Perché è importante l’educazione digitale per i bambini e le bambine

Parlare di educazione digitale con i bambini e le bambine è importante per sviluppare un rapporto equilibrato e consapevole con i dispositivi tecnologici.

Per genitori e insegnanti è importante rimanere aggiornati sulle tendenze del digitale e conoscere i rischi potenziali derivanti dall’uso degli strumenti connessi al web, dei software e delle applicazioni. È bene essere preparati e conoscere le problematiche della privacy online, del cyberbullismo e dei pericoli della rete anche per sapere quali piattaforme si possono usare e quali sono le più adatte in base all’età dei bambini.

Ricordiamoci che i bambini e le bambine imparano per imitazione dai nostri atteggiamenti: diamo il buon esempio sia in famiglia che a scuola.

Le tematiche dell’educazione digitale variano in base agli step della crescita, per questo è importante essere flessibili.

In un primo momento, possiamo usare l’immaginazione, puntare sul gioco e sulla forza della narrazione. Con il tempo, inseriremo anche il problema dell’impatto della tecnologia sulla salute mentale, sull’incremento dell’ansia e dei disturbi del sonno. Se iniziamo a stabilire delle buone regole di condotta già nei primi anni di vita, non avremo la necessità di intervenire su alcuni atteggiamenti scorretti in futuro, come addormentarsi con lo smartphone sul cuscino o trascorrere metà giornata sui social media.

 

La chiave dell’educazione digitale per i bambini e le bambine è l’equilibrio: bilanciamo l’uso della tecnologia con altri aspetti della vita, come la famiglia, la scuola, gli amici e lo sport.

 

 

[1] Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/educazione-digitale-ragazzi-italiani-meno-consapevoli-rispetto-europei-AEMg13q

Qualche suggerimento di lettura…

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