Il progetto intende offrire un’occasione per sostare nella riflessione pedagogica sulle fatiche dei bambini che spesso si manifestano in modo silenzioso e pertanto sono difficilmente leggibili.
Cogliere le sfumature dei bisogni specifici per attivare ed organizzare una progettualità inclusiva rappresenta l’opportunità per imparare a leggere tra le righe di quei disagi dei bambini derivanti da specifici “malesseri” emotivi difficilmente etichettabili da un punto di vista clinico, ma non per questo meno rilevanti.
Il tentativo è volto a fornire una la riflessione teorica unita a suggerimenti pratici che possono essere messi in pratica nei diversi contesti di vita del bambino, focalizzandosi in particolare sull’asilo nido e sulla scuola dell’infanzia. Un’occasione per interrogarsi sulle modalità attraverso le quali la scuola possa rendersi efficace o più efficace nel rispondere ai bisogni dell’infanzia in un’ottica inclusiva. Approfondendo aspetti strategici, si intende offrire un’occasione di riflessione sulle pratiche educative operative legate alla documentazione pedagogica in termini di progettualità individuale e reale applicazione quotidiana (PEI e PDP).
Obiettivi:
- conoscenza di base di indicazioni per riconoscere le situazioni problematiche;
- attivare atteggiamenti di sospensione del giudizio, di osservazione e di accoglienza delle situazioni “problematiche”;
- riflettere sulle modalità di azione pedagogica nei contesti educativi;
- saper individuare situazioni con bisogni specifici, riconoscerle dal punto di vista teorico e attivare procedimenti osservativi;
- riflettere sulle ricadute pratico-operative e sulle proposte offerte ai bambini secondo un’ottica inclusiva;
- avere spunti operativi per PEI e PDP.