Ciò che sostiene lo sviluppo dei bambini ha a che fare, in una prospettiva olistica, con una serie di sguardi trasversali che sanno conferire uno spessore al loro pensare e fare, non meramente riconducibili a procedimenti logici ed esclusivamente cognitivi. Non sono le procedure, le competenze tecniche a guidare i bambini nei loro processi di sviluppo, bensì l’incontro di componenti relazionali, emotive, espressive dove le diverse intelligenze s’intrecciano.
In questa prospettiva s’inserisce il contatto con l’arte quale dimensione artistica che non segue logiche cognitive ma declina il “prodotto artistico” in una possibilità per alimentare la connotazione creativa dei contesti di apprendimento dei servizi educativi.
In tale cornice il prodotto artistico, l’opera del bambino, diventa possibilità di sintesi dei suoi processi esplorativi, espressivi e creativi nei quali la divergenza si traduce in unicità da valorizzare.
“Non c’è una sola arte così come non c’è una sola matematica, e quanto più l’ambiente riuscirà a fornire occasioni che favoriscano la padronanza di molteplicità di linguaggi, tanto più il bambino sarà protagonista del suo stesso apprendimento, arrivando così ad esprimere al meglio le proprie potenzialità.” (Sergio Spaggiari, da “I cento linguaggi” dei bambini di Loris Malaguzzi)
Dare vita alle proprie idee, dare forma alle proprie ricerche attraverso l’argilla offre la possibilità di rintracciare le scoperte del bambino nel suo manufatto: racconti, strappi, buchi, esitazioni, errori e ripensamenti. Tutto ha un valore se sappiamo leggerlo nei gesti, nei tentativi, negli intoppi dei bambini.
L’argilla è un validissimo mezzo con cui andare a fondo a molteplici concetti: verticalità, equilibrio, stabilità.
Lo scopo del corso è quello di cogliere quale sia il potenziale dell’argilla, prezioso alleato per esperire certe concettualità; il superamento della logica produttiva che spesso riduce l’uso dell’argilla alla realizzazione del cosiddetto “lavoretto” è fondamentale per restituire valore, dignità e spessore ai contesti in cui questo materiale si fa protagonista.
Alleniamo lo sguardo. E’ ciò che non si vede, il vero valore!