Formazione su misura, Nido, Scuola dell'infanzia

Modellare le forme del pensiero: dialoghi con l’argilla

Ciò che sostiene lo sviluppo dei bambini ha a che fare, in una prospettiva olistica, con una serie di sguardi trasversali che sanno conferire uno spessore al loro pensare e fare, non meramente riconducibili a procedimenti logici ed esclusivamente cognitivi. Non sono le procedure, le competenze tecniche a guidare i bambini nei loro processi di sviluppo, bensì l’incontro di componenti relazionali, emotive, espressive dove le diverse intelligenze s’intrecciano.

In questa prospettiva s’inserisce il contatto con l’arte quale dimensione artistica che non segue logiche cognitive ma declina il “prodotto artistico” in una possibilità per alimentare la connotazione creativa dei contesti di apprendimento dei servizi educativi.

In tale cornice il prodotto artistico, l’opera del bambino, diventa possibilità di sintesi dei suoi processi esplorativi, espressivi e creativi nei quali la divergenza si traduce in unicità da valorizzare.

“Non c’è una sola arte così come non c’è una sola matematica, e quanto più l’ambiente riuscirà a fornire occasioni che favoriscano la padronanza di molteplicità di linguaggi, tanto più il bambino sarà protagonista del suo stesso apprendimento, arrivando così ad esprimere al meglio le proprie potenzialità.” (Sergio Spaggiari, da “I cento linguaggi” dei bambini di Loris Malaguzzi)

Dare vita alle proprie idee, dare forma alle proprie ricerche attraverso l’argilla offre la possibilità di rintracciare le scoperte del bambino nel suo manufatto: racconti, strappi, buchi, esitazioni, errori e ripensamenti. Tutto ha un valore se sappiamo leggerlo nei gesti, nei tentativi, negli intoppi dei bambini.

L’argilla è un validissimo mezzo con cui andare a fondo a molteplici concetti: verticalità, equilibrio, stabilità. 

Lo scopo del corso è quello di cogliere quale sia il potenziale dell’argilla, prezioso alleato per esperire certe concettualità; il superamento della logica produttiva che spesso riduce l’uso dell’argilla alla realizzazione del cosiddetto “lavoretto” è fondamentale per restituire valore, dignità e spessore ai contesti in cui questo materiale si fa protagonista.

Alleniamo lo sguardo. E’ ciò che non si vede,  il vero valore!

Vorrei sapere di più su questo corso.

    Il percorso prevede un minimo di 7 ore, modulabile su richiesta.
    Il corso può essere svolto online oppure in presenza in tutta Italia, isole comprese.
    Il corso è teorico- pratico, interattivo e partecipato.
    A fine corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

    Educatrice Professionale, specializzata in Pedagogia dell’Infanzia ad approccio Integrato, Pedagogia Clinica e Pedagogia dello sport. ISCRIZIONE ANIPED N.AA-019/SC-005. Iscritta al Registro AIF Socio Ordinario AIF Tessera n. 15907

    Impegnata professionalmente dal 2006 in contesti educativi diversi (minori in situazione di fragilità sociale, assistenza educativa domiciliare, progetti di prevenzione del disagio), dal 2012 lavoro in una Scuola del’Infanzia Paritaria di cui coordino i Servizi per la Prima Infanzia: tre Sezioni Primavera e un Micronido.  All’interno della scuola mi occupo, inoltre, dei progetti a sostegno della genitorialità (consulenze educative, gruppi genitori,…). 

    In forma più generale, declinata su diversi settori, mi dedico alla formazione degli adulti: formazioni rivolte a genitori, a professionisti del mondo scolastico (prima e seconda infanzia), a gruppi in ambito sportivo (supervisione educativa a gruppi sportivi giovanili e semi-professionisti), a gruppi giovanili, e non, in contesti di volontariato (es. formazione volontari oratorio).

    Nello specifico, negli ultimi tre anni mi sono avvicinata fortemente alla realtà educativa del Reggio Emilia Approach attraverso la partecipazione a giornate formative presso il Centro Loris Malaguzzi a Reggio Emilia e attraverso un’intensa attività di studio e ricerca personale sulla testistica di riferimento. Ciò mi ha spinto a formulare occasioni formative nelle quali poter portare l’esperienza della realtà scolastica nella quale sono inserita come testimonianza di un rinnovamento di pensiero sull’immagine di bambino e di educazione maturato grazie all’incontro con la filosofia educativa del Reggio Emilia Approach.

    Storica dell’arte e fondatrice di “Museo in Tasca” (progetto di didattica dell’arte e museale). Si occupa da anni di condurre laboratori creativo-artistici nelle scuole di ogni ordine e grado

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