Un Servizio moderno e di larghe vedute dovrebbe saper gestire la diversità, per promuovere un ambiente “inclusivo” dove il concetto di “normalità” sia il più ampio possibile. Questo vuol dire essere in grado di passare da una logica di non discriminazione ad un riconoscimento e valorizzazione delle differenze individuali e di gruppo: dei discenti, delle loro famiglie e del personale educativo. Quindi per poter meglio rispondere alle odierne esigenze dei bambini è fondamentale acquisire nuove competenze educative e relazionali per una gestione più efficace della DIVERSITÀ.
Per lavorare in questa direzione, è necessario anche riflettere su un aspetto importante, spesso tralasciato, cioè quello di favorire l’apertura ai processi di sviluppo del pluralismo culturale, che comprende lo scambio e la valorizzazione di lingue diverse. Ad esempio, oggi i Servizi Educativi per la prima infanzia (0-6 anni) contano una presenza significativa di bambini la cui lingua materna è diversa dall’italiano e quindi essi acquisiscono l’italiano come L2. Inoltre, fra le proposte educative spesso troviamo l’offerta di una lingua straniera che generalmente è l’inglese. Infatti è da tempo che la Comunità Europea chiede all’Italia di valorizzare i Servizi Educativi come contesti linguisticamente e culturalmente diversificati, spazi plurali in cui bambini, educatori e famiglie si relazionano.
L’adozione di un approccio multililguistico, interculturale e inclusivo è ormai fondamentale per offrire ai discenti un supporto concreto, attraverso l’attuazione di strategie educative adeguate ad ogni bambino. L’uso del burattino offre ai discenti un nuovo amico empatico, rispettoso dello sviluppo iniziale dell’identità culturale e linguistica di ciascuno di essi. Infatti, attraverso l’animazione del personaggio-burattino i bambini possono sperimentarsi, sviluppando nuove competenze linguistiche e, allo stesso tempo, imparano a conoscere meglio se stessi e gli altri.
Il burattino ha la capacità di integrare lingue e linguaggi diversi perché… è solo un gioco! E in questo modo contribuisce a creare una base comune e condivisa fra bambini e fra bambini e adulti per comprendersi in diverse lingue, valorizzando la diversità e creatività del gruppo.
Con la presente proposta formativa, i corsisti accresceranno le proprie competenze metodologico-didattiche per essere in grado di creare, nella diversità, un ambiente di apprendimento multilinguistico e significativo per tutti i bambini, stimolando la naturale curiosità del bambino verso altre culture, altre lingue, altre diversità … Il burattino occuperà un posto centrale nella formazione poiché il suo utilizzo permetterà all’educatore di adottare uno strumento di mediazione tra adulto e bambino e fra gli stessi bambini, nonché un mezzo privilegiato per accrescere la comunicatività dei bambini attraverso l’improvvisazione di dialoghi, la narrazione di storie e tante altre attività, che possono alimentare la creatività del gruppo. I partecipanti avranno inoltre l’opportunità di creare dei personaggi-burattini da proporre ai bambini attraverso semplici azioni.
Finalità dell’azione formativa:
– valorizzare i saperi e le esperienze professionali degli educatori e degli insegnanti per confrontarsi e analizzare il significato di “diversità” e, in particolare, cosa si intende per ” inclusione” al Nido e alla Scuola dell’infanzia;
– consolidare l’esperienza pratico-professionale dei corsisti e trasferire nuove competenze per declinare i concetti condivisi nella quotidianità dei Srvizi Educativi (0-6).
Il corso sarà articolato in due moduli da 8 ore ciascuno e si prevedono le seguenti azioni/attività:
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