“Per insegnare bisogna emozionare. Molti però pensano ancora che se ti diverti non impari ” (M.Montessori)
È ormai ampiamente riconosciuta la ricchezza del materiale povero, di recupero e di quello manipolativo e sporchevole per una pedagogia del gioco che valorizza le competenze cognitive, espressive e creative del bambino. Egli, non appena è in grado di farlo, si diverte a lasciare una traccia di sé con pappa, saliva e qualsiasi altro materiale trasformabile nelle sue mani. Queste prime tracce rappresentano la riorganizzazione simbolica delle funzioni fisiologiche primarie e il primo nucleo della funzione grafico-pittorica.
Dall’altro versante, il materiale povero non è povero materiale: assemblare, costruire, distruggere, infilare, incastrare, togliere e mettere, aprire e chiudere sono le azioni che più predilige un bambino di questa età.
Durante il corso, a partire da una riflessione sul ruolo e sul pensiero dell’adulto in relazione alle proposte di gioco, verranno presentate, attravero slides e filmati, tantisime proposte pratiche da realizzare con i bambini che favoriscono la costruzione del pensiero divergente.
Obiettivi
- promuovere una riflessione sulle proposte di gioco e sui materiali che si predispongono per i bambini nei contesti per l’infanzia
- promuovere il pensiero divergente e la creatività nei bambini e negli adulti
- fornire spunti pratici e concreti per costruire percorsi di gioco con materiale povero e di recupero
- fornire spunti pratici e concreti per promuovere percorsi di gioco manipolativi, espressivi, sporchevoli.