Formazione su misura, Nido, Scuola dell'infanzia

Il corpo educante: tra accoglienza e costruzione di confini

Noi non abbiamo un corpo, ma siamo un corpo”
(Iori, 2002)

 

Educare (ex-ducere) all’interno dei nidi d’infanzia si traduce, da un punto di vista operativo, nella necessità di individuare e mettere in gioco strumenti di lavoro specifici. Il primo fondamentale strumento educativo è rappresentato dall’educatore stesso che non solo si prende cura del corpo del bambino, testimoniando concretamente la “prima, essenziale forma di attenzione all’esistenza” (Musi, 2011, p. 42), ma usa il proprio corpo in relazione a quello degli altri. Un corpo che agisce, che attende, che ascolta, che abbraccia e accoglie e che comunica, in primis, emozioni. L’uso che spesso si fa del proprio e l’attenzione e cura a quello del bambino rappresenta uno degli aspetti di maggior criticità all’interno dei servizi educativi proprio perché da una parte il corpo accoglie il bambino mentre dall’altra il come lo si utilizza pone le basi per la costruzione di confini fondamentali per il bambino stesso e per l’adulto che sarà. Quando, allora, il corpo rischia di diventare un oggetto e non un “progetto” (Iori, 2002)? Quando diventa difficile usare il proprio corpo nella relazione con il bambino e perché? Come usare correttamente questo strumento educativo così che possa davvero contribuire alla crescita armoniosa e forte del bambino? Cosa significa promuovere un corpo educante?

Il corso intende affrontare questi ed altri quesiti sia da un punto di vista teorico che attraverso la condivisione di esempi pratici e lo svolgimento di esercizi che potranno permettere all’educatore di rileggere la propria professionalità educativa e di individuare le strategie migliori, nella consapevolezza che il corpo è testimonianza della nostra storia di vita.

Obiettivi:

– conoscere, anche da un punto di vista teorico, le ragioni che definiscono quello dell’educatore un corpo educante e che ne richiedono un uso corretto ai fini dello sviluppo del bambino;

– riconoscere i gesti e le azioni che coinvolgono il proprio e altrui corpo e che risultano fondamentali per la relazione educativa;

– offrire strumenti pratici per permettere all’educatore/agli educatori di osservarsi anche rispetto a questo aspetto dell’agire educativo.

Vorrei sapere di più su questo corso.

    Il percorso prevede un minimo di 6 ore, modulabile su richiesta.
    Il corso può essere svolto online oppure in presenza in tutta Italia, isole comprese.
    Il corso è teorico- pratico, interattivo e partecipato.
    A fine corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

    Pedagogista, dottore di ricerca in Scienze Psicologiche, Antropologiche e dell’Educazione, dal 2012 è cultrice della materia in “Pedagogia dell’Infanzia” e ha collaborato per tre anni alla cattedra del corso in “Progettazione educativa e strumenti di avvio alla professione” presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino. Attualmente è consulente pedagogico, coordinatrice e formatrice (AIF nr. 908) presso nidi e scuole dell’infanzia (Torino): si occupa prevalentemente di progettazione educativa, costruzione ed empowerment della relazione servizio educativo-famiglia, sviluppo delle competenze emotive negli adulti di riferimento e sviluppo delle life skills a partire dalla prima infanzia.

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