Formazione su misura, Nido, Scuola dell'infanzia

La libertà di sbagliare: il “Tinkering”

“Darsi da fare”, “Armeggiare”,  questa è la traduzione letterale del termine inglese tinkering. Questi significati ci fanno capire come tale termine si riferisca anche ad un modo di sostenere e promuovere l’apprendimento che passa attraverso l’azione creativa del bambino.

Il tinkering, infatti, è un modo informale di fare educazione, è un approccio pedagogico in cui si apprende attraverso le mani, attraverso il fare, sperimentando in modo diretto ed alternativo la scienza, l’arte, la matematica, la tecnologia.

I bambini sono naturalmente attratti dal cercare di capire come funzionano i giochi, gli oggetti, e questa loro curiosità, a volte, li porta a romperli per scoprirne i segreti di funzionamento o di realizzazione. 

Attraverso i laboratori di tinkering i bambini pensano con le mani, imparano dall’esperienza pratica utilizzando materiali della quotidianità, materiali poveri ma ricchi di possibilità creative e costruttive.

Uno degli aspetti fondamentali del lavoro educativo con il tinkering attiene al ruolo dell’adulto, il quale non si pone come esperto o insegnante ma ha “solamente” il ruolo di sostenere e potenziare l’esperienza, tenendo a freno la propria tendenza a proporre soluzioni, suggerimenti, punti di vista. Ai bambini è data la massima libertà di provare, cercare, percorrere strade senza uscita, tornare indietro ed inventarne altre perché l’errore, nel tinkering, non esiste: sbagliare in realtà diviene un’occasione per cambiare strategia, per acuire il pensiero, per creare nuove connessioni tra le cose stimolando le capacità di problem solving. L’errore diviene, quindi, un dato in più per arrivare ad una soluzione.

Il tinkering, pertanto, non è soltanto un modo per accrescere capacità di pensiero, conoscenze e competenze, ma è anche un validissimo sostegno all’autostima ed al senso di autoefficacia ed insegna non solo la tolleranza alla frustrazione ma anche l’uso di tale emozione come stimolo e carburante per andare oltre le proprie capacità.

In questo corso, partendo dalle teorie psicologiche e pedagogiche alla base del tinkering, vedremo nello specifico come esso possa essere un ottimo strumento per sostenere la crescita delle intelligenze nei bambini fin dall’asilo nido. 

Si affronterà la descrizione dei vari tipi di laboratorio di tinkering, la progettazione condivisa con i bambini, la scelta dei materiali e il loro utilizzo. 

Si darà attenzione al ruolo del tempo ed a come un progetto educativo di tinkering possa conciliarsi con la strutturazione della giornata di un servizio educativo.

Ampio spazio sarà dato, inoltre, alla comprensione del ruolo dell’adulto sia nella fase di progettazione, sia nelle azioni con i bambini durante i laboratori.

Si alterneranno momenti teorici e momenti pratici di utilizzo dei materiali, nonché momenti esperienziali per progettare i laboratori da proporre ai bambini durante l’anno.

 

Vorrei sapere di più su questo corso.

    Il percorso prevede un monte ore minimo di 8, modulabile su richiesta
    Il corso può essere svolto online oppure in presenza in tutta Italia, isole comprese
    Il corso è teorico- pratico, interattivo e partecipato
    A fine corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione

    Laurea in psicologia sperimentale e specializzazione in counseling ad approccio integrato, mi sono occupata dapprima di sostegno in età evolutiva e di riabilitazione neuropsicologica.
    Mamma di 4 figli e dal 2009 titolare, educatrice e coordinatrice di asilo nido e scuola d’infanzia.
    Negli ultimi anni mi sono occupata anche di formazione degli adulti in ambito scolastico (gruppi di genitori e gruppi di professionisti) e nell’ambito del volontariato come istruttore Irc com. e formatore FIAC (Federazione Italiana Arresto Cardiaco), ma l’interazione quotidiana con i bambini è il mio motore.
    Fondamentalmente sono una persona molto curiosa e sempre in ricerca.
    Ultimamente mi sono avvicinata al metodo Bruno Munari ma la passione più grande restano i processi mentali della conoscenza.
    Il mio sguardo è il risultato di un un approccio scientifico fatto con il cuore dell’educatore.

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