Fermarsi e, per imparare, guardare cosa succede

 

Nelle nostre città, sempre più invase dal cemento, dove il contatto con la terra è sempre più difficile si comincia ad avvertire quali gravi conseguenze potrebbe avere l’allontanamento del bambino dal contatto con gli elementi naturali. 

Oggi noi siamo allontanati dagli elementi naturali: siamo immersi in un mondo di parole, di oggetti, di macchine, ed allontanati dalle nostre emozioni. E’ importante il contatto con gli elementi per riprendere il contatto con le nostre emozioni. Non si può, e non si deve, eliminare lo sviluppo della tecnica ma il nostro rapporto con essa può essere  “ nutrito” attraverso i contatti con la vera natura.” 

Sono le parole di Dora Kalff che hanno dato l’avvio alla mia ricerca.

I bambini di oggi crescono troppo lontani dalla natura e non certo per una loro scelta, desiderio. Partendo da questa constatazione cercherò di affrontare tre temi per me importanti:

  • Le responsabilità degli adulti e la messa a fuoco di una relazione adulto/bambino che aiuti i bambini a riconquistare un sereno contatto con gli elementi naturali. L’allontanamento innaturale ha creato impensabili difficoltà anche nei più piccoli. Difficoltà che sono fonte di problemi spesso inizialmente sottovalutati e che rischiano di esplodere negli anni dell’adolescenza.
  • Presenterò, a titolo indicativo, una serie di azioni che i bambini più liberi compiono negli spazi aperti. Azioni cariche di bellezza, apprendimento, serenità. Azioni che non richiedono parchi speciali, ricchi di mille attrezzature.
  • Porterò l’attenzione ai numerosi materiali che possono far nascere giochi interessanti negli spazi aperti delle scuole, dei nidi, in vacanza. Si tratta di materiali che sono a noi vicini, che sono spesso a disposizione ma che non riusciamo più a vedere. Materiali molto più benefici di altri molto costosi. 

Infine proietterò un’ampia documentazione delle esperienze fatte da gruppi di bambini su questo stesso tema e nelle scuole-nidi di città.

 

Obiettivi

  • Riportare l’attenzione alle fonti storiche e teoriche dell’Outdoor Education e alla loro importanza soprattutto per i bambini di oggi
  • Proporre un diverso tipo di presenza degli adulti negli spazi aperti
  • Presentare una documentazione relativa alle esperienze maturate tra i bambini della  fascia 0-6
  • Portare i corsisti ad individuare un piccolo cambiamento da sperimentare nella propria scuola o nido.