Proteggere i bambini dai contenuti inappropriati: focus sui film

Educazione e sviluppo infantile
Proteggere i bambini dai contenuti inappropriati – PF 06

 

di Silvia Iaccarino, psicomotricista, formatrice, fondatrice di PF06

 

 

Quante immagini e contenuti inappropriati possono trovare i bambini e le bambine sugli schermi, quando navigano online o guardano la TV senza alcuna supervisione?

È un aspetto che spaventa molti genitori e un tema al quale non possiamo sottrarci: viviamo in un’era digitale nella quale bambini e bambine di tutte le età sono esposti con costanza a un’ampia gamma di contenuti audiovisivi sul web e sulle smart TV.

Se da un lato l’accesso illimitato a Internet – il World Wide Web -, e l’uso sempre di diffuso delle tecnologie nelle famiglie così come nelle scuole hanno offerto nuove opportunità di apprendimento e interazione, dall’altro è bene prestare attenzione ai rischi di questa dinamica.

Bambini e bambine possono incontrare immagini e contenuti che potrebbero incidere sul loro benessere anche in modo significativo.

Ci troviamo ogni giorno di fronte a testimonianze di genitori che durante le consulenze raccontano le fatiche di bambini e bambine emerse dopo la visione di film non adatti alla loro età.

La questione dei contenuti inappropriati è diventata per noi di PF06 un tema prioritario, urgente da trattare, perché la quantità di situazioni che incontriamo è davvero molto, molto ampia.

Se anche tu, come tanti genitori e insegnanti hanno già fatto, vuoi confrontarti con noi, mandaci  una e-mail: info@percorsiformativi06.it

 

Una nota prima di iniziare

Tutto quello che condividiamo in questo articolo è incentrato sui film e i cartoni animati perché sono gli elementi che più di frequente i genitori, gli/le insegnanti e le educatrici/gli educatori evidenziano durante le consulenze e supervisioni. 

I suggerimenti che diamo sono però validi per qualsiasi contenuto visivo che passa su uno schermo, compresi videogiochi, immagini, post e tutte le tipologie di contenuto che bambini e bambine possono intercettare.

 

Se ora hai le mani occupate e non riesci a leggere l’articolo, ascolta il Podcast:

Proteggere i bambini dalle immagini inappropriate sugli schermi

 

 

La gestione dei contenuti inappropriati per bambini

Bambini e bambine oggi sono connessi alla rete per buona parte della loro giornata, anche se sappiamo che il tempo dovrebbe essere limitato (a tal proposito puoi leggere questo articolo Dispositivi digitali e bambini: sviluppo cognitivo, relazioni e benessere) e hanno accesso sia a contenuti informativi ed educativi, sia a quelli di intrattenimento.

Questo accade su tutti gli schermi: smartphone, tablet, PC ma anche televisione e cinema.

Oltre ai pericoli connessi ad alcuni videogiochi che potrebbero creare dipendenza e mostrare immagini inadatte a un pubblico under 14, anche i cartoni animati e i film potrebbero contenere elementi a rischio.

 

Il problema dei contenuti inappropriati

L’esposizione a contenuti violenti o disturbanti può causare ansia, paura, confusione e traumi nei bambini e nelle bambine.

Non usiamo mai la parola trauma con leggerezza e in questo contesto vorremmo sottolineare che alcuni contenuti visivi possono traumatizzare (in senso letterale) i bambini e le bambine.

Il fatto che le immagini inappropriate possano avere un impatto significativo sul benessere dei nostri figli e figlie viene spesso sottovalutato e dovremmo acquisirne maggiore consapevolezza: di fronte alle scene che scorrono sugli schermi, i bambini/e potrebbero essere in difficoltà a regolare le loro emozioni.

 

Cosa è importante fare

È importante che gli adulti comprendano i potenziali pericoli e agiscano per proteggere i bambini da queste esperienze negative.

Possiamo evitarle con facilità attraverso il monitoraggio delle attività e scegliendo con cura i programmi audiovisivi da proporre a bambini e bambine.

A tale proposito, questo è il link alla sezione Family di Google dove trovi indicazioni utili per attivare i sistemi di sicurezza per la navigazione online.

Google Family Link

 

Le immagini inappropriate – scene di violenza, video spaventosi non adeguati all’età, immagini pornografiche -, possono sviluppare fobie, ansie e paure irrazionali nei bambini e nelle bambine.

Riflettiamo su questi aspetti, informiamoci, confrontiamoci e lavoriamo per fornire un ambiente sicuro e protetto in cui i nostri figli e figlie possano crescere e svilupparsi con serenità.

 

Cosa intendiamo per contenuti inappropriati

Quando parliamo di contenuti inappropriati ci riferiamo a film o cartoni animati che bambini e bambine in età 06 anni (o anche più grandi), possono vedere in tv, al cinema, su smartphone, tablet o computer e che non vengono considerati pericolosi dagli adulti.

Ci sono molteplici contenuti audiovisivi che proponiamo a volte in modo inconsapevole a bambini e bambine nella fascia 06 ma che in realtà non sono adatti alla loro età.

Durante le consulenze educative con genitori, educatrici, educatori e insegnanti, raccogliamo nel quotidiano esperienze dirette e indirette di bambini e bambine che a due, tre o quattro anni guardano film come: gli Avengers, Harry Potter, il Signore Degli Anelli.

Non abbiamo nulla contro questi prodotti cinematografici (di cui alcune e alcuni di noi sono pure appassionate/i), ma analizziamoli sotto il profilo della proprietà dei contenuti rispetto all’età in cui vengono fruiti.

Il Signore degli Anelli ha il bollino rosso per i minori di 14 anni.

Gli Avengers hanno il bollino rosso per i minori di 12 anni.

La serie di Harry Potter, fatta eccezione per tre episodi visibili dai 7 anni in poi, hanno il bollino rosso per i minori di 13 anni e l’ultimo episodio addirittura per i minori di 16 anni!

Cosa succede se un bambino o una bambina nella fascia 06 guarda, in solitudine o anche in compagnia dei genitori, un film non adatto alla sua età?

Bambine e bambine in età prescolare:

  • non hanno ancora maturato competenze cognitive ed emotive adatte a gestire l’impatto che questo tipo di film genera sulla loro psiche,
  • non sanno ancora distinguere il confine tra ciò che è reale ed esiste da ciò che non lo è.

Scene spaventose con personaggi mostruosi, suoni, luci, colori impattanti, possono disorientare e terrorizzare i bambini/e.

Eppure, molti genitori propongono questi film perché ne sono appassionati o perché ne parlano tutti a scuola e non vogliono che “Il bambino o la bambina si senta escluso da amici e amiche”.

Spesso non ci rendiamo conto dell’impatto che questi film possono avere sui nostri figli/e per due motivi:

  • a volte i bambini/e, sebbene terrorizzati, chiedono ancora di vedere questi contenuti nel tentativo di digerirli,
  • i bambini/e manifestano il loro disagio ma vengono canzonati dai pari o persino da altri adulti che li etichettano come fifoni.

 

Cosa accade quando guardiamo questo genere di contenuti, film, video?

Le immagini inappropriate arrivano con immediatezza e, una volta viste, non riusciamo più a dimenticarle.

Continuiamo a rivedere sul nostro schermo mentale le scene più impattanti e a rivivere la paura o il terrore. Anche se i film sono finzione, le emozioni che producono sono reali, ed è per questo che li guardiamo: perché ci emozionano, perché partecipiamo delle avventure dei personaggi e le sentiamo vive in quel momento.

Lo stesso accade ai bambini e alle bambine, con una differenza: ciò che un adulto può digerire, non è gestibile nello stesso modo da un bambino/a piccolo/a che può rimanere traumatizzato/a da un film non adatto a lui o a lei.

 

Il trauma come conseguenza dei contenuti inappropriati

Il trauma è un’esperienza soverchiante vissuta in solitudine e senza alcun supporto da parte di una persona che ci aiuti a digerirne l’impatto emotivo.

I film possono diventare traumatici quando i bambini ne fruiscono senza un supporto e sono sottoposti a scene troppo forti per la loro età.

Ricordiamoci che i bambini e le bambine in età prescolare non hanno a disposizione le parole per spiegare ai genitori di essere stati travolti emotivamente dalle scene di un film.

Può capitare che bambini e bambine restino pietrificati, congelati, ammutoliti e non riescano a condividere il loro terrore.

In che modo possiamo accorgercene? Prestiamo attenzione ad alcuni segnali. Bambini e bambine ad esempio:

  • sviluppano paure e fobie che non hanno mai avuto prima,
  • non vogliono staccarsi dai genitori per esempio per andare a scuola,
  • hanno un sonno agitato e pieno di incubi,
  • non vogliono andare a letto,
  • faticano ad addormentarsi,
  • non vogliono uscire di casa.

Certo, questi segnali possono emergere anche per altri motivi, ma se si verificassero in concomitanza della visione di un film inadatto, o dopo pochi giorni, potremmo fare una riflessione.

Oltre a valutare quali film hanno il bollino rosso e per quali età, consideriamo sempre il livello di sensibilità e suscettibilità dei nostri bambini e bambine ed evitiamo di proporre contenuti inappropriati al loro sentire.

 

Prova a pensare a cosa ti succede quando guardi un film

Ti è capitato di recente di guardare un film e aver provato delle emozioni forti? E magari di non aver dormito bene la notte?

Siamo stati tutti bambini e bambine e la strega di Biancaneve o la morte della mamma di Bambi potrebbe aver lasciato brutte sensazioni anche a te.

Mettiti nei panni di tuo figlio, tua figlia e immagina come si possa sentire di fronte ai dissennatori di Harry Potter o agli orchi del Signore degli Anelli.

Iniziamo da qui e proteggiamo i nostri bambini e bambini dai contenuti inappropriati.

 

Suggerimenti pratici per gestire i contenuti inappropriati

Partiamo dalla conoscenza del nostro bambino, bambina e dall’osservazione della sua sensibilità per valutare con attenzione cosa proporre e quando.

Nel caso in cui fossimo in dubbio rispetto alla proposta di un film, anche se non ha alcun bollino rosso o è in linea con l’età di nostro figlio, figlia, piuttosto aspettiamo.

È nostra responsabilità preservare la psiche dei bambini e delle bambine da contenuti non necessari o inadeguati per loro.

E se il nostro bambino/a si lamenta di essere l’unico a scuola a non aver visto proprio quel film?

Troviamo le parole per spiegargli o spiegarle che non riteniamo quel contenuto opportuno rispetto alla sua sensibilità: non dovremmo aver paura di affermare davanti a bambini e bambine la nostra responsabilità come adulti.

Non siamo qui, come genitori, per guadagnare il consenso dei bambini e delle bambine assecondando ogni loro desiderio o seguendo mode e tendenze.

Il nostro compito è essere guide e valutare con cura e attenzione quello che è adatto o non è adatto a loro per come li conosciamo.  Abbiamo il compito di accompagnarli e affiancarli quando è necessario: proteggere i bambini dai contenuti inappropriati alla loro età e alla loro sensibilità è responsabilità degli adulti di riferimento.

  • I film possono essere traumatici ed è importante essere vigili rispetto ai contenuti che bambini e bambine fruiscono e assicurare che la dieta mediale, così come quella alimentare, sia sana e adatta al loro livello di maturità.
  • Impegniamoci per offrire un supporto emotivo consistente nel caso in cui i bambini/e si trovino ad attraversare esperienze spiacevoli sugli schermi.
  • Creiamo un ambiente di fiducia in cui i bambin/ei si sentano a loro agio nel condividere le loro paure e chiedere aiuto.
  • Sosteniamo i nostri bambini e bambine attraverso la verbalizzazione: “Giovanni, Lucia, mi sembra che questo film ti abbia un po’ spaventato, soprattutto quella scena lì, è così?”.
  • Apriamo il dialogo e diamo la possibilità a bambini e bambine di sapere che noi siamo un porto sicuro e che possiamo accogliere e raccogliere i loro vissuti, le loro emozioni e aiutarli a metabolizzarli.

 

Un esempio concreto: Huggy Wuggy

Hai presente lo spaventoso pupazzo blu con i denti aguzzi? Ecco, è un videogioco pensato per ragazze e ragazzi dai 13 anni in poi.

Attraverso testimonianze dirette di genitori e insegnanti, abbiamo appreso che lo guardano anche bambini e bambine nella fascia 06, sia nella scuola dell’infanzia ma anche al nido!

Quando un personaggio di un cartone animato o un videogioco, anche se è un pupazzo o un peluche, è pensato per la fascia +13, un motivo ci sarà.

Se lo fruisce un bambino di 3, 4, 5 anni potrebbe causare conseguenze spiacevoli, come il trauma di cui abbiamo parlato prima.

Qui non entriamo nel merito della bontà del prodotto Huggy Wuggy: la questione è comprendere quanto questo videogioco sia o non sia appropriato a una determinata fascia di età.

Ragioniamo sull’impatto visivo che alcuni contenuti possono avere su bambini e bambine, seguiamo i consigli dei “bollini rossi” e lasciamoci anche guidare dall’istinto che abbiamo come genitori e insegnanti per salvaguardare la sensibilità di bambini e bambine.

Qui c’è un articolo del Corriere della Sera su Huggy Wuggy:

Huggy Wuggy, storia del pupazzo blu che «provoca ansia nei bambini»: l’allarme della Polizia postale

Ti lasciamo con un pensiero

Valutiamo con consapevolezza e attenzione i prodotti visivi che offriamo ai bambini e alle bambine; analizziamoli per comprendere eventuali fatiche che mostrano a casa o a scuola e consideriamo quali contenuti sono inappropriati e quali utili.

Alcune difficoltà, paure, ansie possono essere alimentate dall’immaginario dei bambini quando viene riempito con contenuti visivi troppo forti rispetto alle loro capacità digestive.

Contenuti nutrienti, invece, migliorano il benessere di bambini e bambine, in tutti i sensi.

 

 

 

Qualche suggerimento di lettura…

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