Serate “in gioco” con i genitori al Nido

Nido

a cura del Nido “La piccola tribù” di Rovello Porro

 

 

Ogni anno i genitori dei nostri piccoli sembrano essere più curiosi ed interessati a ciò che succede nelle sale del nostro servizio.

Felicità, curiosità e impazienza per l’inizio della nuova avventura, si evidenziano in un primo momento, ma quando irrompe la fatica della quotidianità, mille paure, preoccupazioni ed incertezze si fanno sentire prepotentemente.

I colloqui individuali sono sempre un ottimo strumento a sostegno del genitore, ma abbiamo pensato che fosse necessario offrire qualcosa di più “tangibile”, riguardante l’esperienza vissuta giornalmente dal proprio bimbo al nido, per colmare eventuali curiosità e dubbi.

Dopo un’attenta riflessione in equipe, è nata l’idea di dare una risposta concreta alle perplessità e alle insicurezze. Per sostenere il percorso delle famiglie al nido, sono stati progettati degli incontri: le “serate genitori”. L’obiettivo principale è quello di far conoscere in prima persona le esperienze, le emozioni e i vissuti dei propri bambini, offrendo delle occasioni di riflessione personale, ma anche di condivisione con gli altri genitori e le educatrici.

Il progetto

Gli incontri pensati sono tre, distribuiti in tre serate durante il corso dell’anno (da Settembre a Luglio).

La prima serata si svolge dopo gli inserimenti dei bambini al nido, la seconda a metà anno e l’ultima a conclusione del percorso educativo, quando le emozioni e i legami sono sempre più forti.

Ciascuna serata è suddivisa in vari momenti: presentazione dei partecipanti, condivisione delle aspettative, proposte di riflessione/ attività e “gioco delle emozioni”.

Le serate iniziano sempre con brevi giochi e attività di conoscenza reciproca. Questo momento risulta essere molto importante, al fine di sciogliere l’imbarazzo iniziale e creare un gruppo coeso, favorendo le dinamiche della serata.

 

L’esperienza prosegue con la condivisione delle attese. Si chiede a tutti i partecipanti (educatrici e genitori) di segnalare per iscritto ciò che desidererebbero e non desidererebbero vivere durante l’incontro, così da poter evidenziare lo stato d’animo ed i bisogni di ciascuno nero su bianco. Le aspettative di ognuno vengono appese su un cartellone, in modo tale che tutti possano prenderne visione e avvertire l’atmosfera del gruppo.

Il fulcro della serata è centrato sulla proposta di esperienze, attività e giochi che quotidianamente sperimentano i bambini all’asilo nido. Manipolazione, pittura, gioco euristico, giochi psicomotori, esperienze sensoriali e tanto altro, è ciò che caratterizza concretamente l’incontro. Tutti i partecipanti sono coinvolti in una sperimentazione intensa, la quale permette di prendere coscienza e, quindi poi, condividere le proprie sensazioni, i propri dubbi e perplessità rispetto alla giornata che i loro piccoli vivono in un ambiente diverso da quello familiare.

I genitori si dividono in più gruppi e le educatrici si rendono disponibili a rispondere ai quesiti specifici e, nello stesso tempo, hanno il compito di osservare le capacità e le fatiche di ciascuno nel mettersi in gioco. Le famiglie possono così condividere il proprio vissuto rispetto all’esperienza nel servizio nido e le educatrici, a loro volta, incontrare e conoscere aspetti diversi del rapporto tra genitore e bambino e di quest’ultimo con le educatrici stesse.

E’ un momento fortemente formativo per entrambi i ruoli (educatore e genitore), in quanto ci si confronta su aspetti, a volte sconosciuti, di una stessa realtà. Oltre che sul singolo, infatti, il confronto e la condivisione, crediamo possano avere effetti positivi anche sul gruppo, grazie a momenti di solidarietà, comunanza di bisogni, interessi ed empatia. In questo modo, crediamo si possa migliorare la “qualità della vita” all’interno del servizio, in un clima di accoglienza e reciproca messa in discussione.

Al termine delle attività, ci si ritrova seduti in cerchio, per un momento di condivisione e riflessione rispetto alle esperienze vissute, al percorso dei piccoli in questa fase di crescita (0-3 anni) e alle emozioni provate durante la serata. In quest’ultima parte, si propongono le carte delle emozioni, attraverso la scelta delle quali ciascuno liberamente esprime il suo stato d’animo. Infatti, “depositare” metaforicamente il proprio “fardello” emotivo all’interno del gruppo, crediamo possa permettere un alleggerimento momentaneo del carico, contribuendo a diminuire il senso di solitudine e il livello d’ansia, accettando la propria normalità e diversità.

Tutte le esperienze e il materiale dalle serate, vengono raccolti in un cd, così che tutti i partecipanti abbiano il ricordo di uno o più momenti vissuti insieme.

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