I bambini, si sa, da sempre amano giocare con la terra o con la sabbia. Questi giochi non sono ritenuti molto importanti, né seguiti con attenzione dalla maggior parte degli adulti: madri, padri o educatori. Dora Kalff (allieva di Jung), che ha elaborato una tecnica terapeutica attraverso il contatto diretto con la sabbia, sostiene che:
“Oggi noi siamo allontanati dagli elementi naturali: siamo immersi in un mondo di parole, di oggetti, di macchine, ed allontanati dalle nostre emozioni.
E’ importante il contatto con gli elementi per riprendere il contatto con le nostre emozioni.
Non si può, e non si deve, eliminare lo sviluppo della tecnica ma il nostro rapporto con essa può essere” nutrito” attraverso i contatti con la vera natura.”
Quando non si può uscire all’aperto è possibile trasformare le classi in laboratori degli elementi naturali?
Questa domanda ha spinto la conduttrice, Paola Tonelli, a progettare un nuovo materiale didattico che permettesse, anche nello spazio ristretto dell’aula, un sereno e distensivo incontro dei bambini con gli elementi, iniziando a pensare ad un diverso uso delle sabbiere. Da qui, è nata la proposta della “scatola azzurra”: un materiale complesso, composto da una scatola di sabbia e diversi oggetti come case, animali, pupazzi, rami, sassi, fiori secchi, conchiglie…
Questi materiali, abbinati alla sabbiera, favoriscono nei bambini molteplici esperienze, scoperte, possibilità di espressione.
Sperimentando, negli anni, questo tipo di attività, la conduttrice ha potuto osservare come la scatola azzurra faciliti lo sviluppo espressivo, del linguaggio e logico/matematico dei bambini.
Obiettivi
- Ricordare brevemente le fonti storiche e teoriche del lavoro con la scatola azzurra
- Proporre attività di laboratorio
- Presentare una documentazione relativa all’uso delle scatole azzurre nelle fasce di età 0-6 anni
- Progettare nuovi interventi nelle scuole-nidi
- Favorire lo scambio e il confronto tra colleghe e con la docente.