di Silvia Iaccarino, formatrice, psicomotricista, fondatrice di PF06
Hai presente quella sensazione di stanchezza che proviamo dopo una giornata di lavoro? Quella spossatezza causata dallo stress, dai ritmi frenetici, che tende i nervi e ci fa scattare appena i nostri bambini e bambine non fanno ciò che chiediamo?
Ecco, accade quando il nostro body budget è esaurito e non siamo più in grado di costruire relazioni favorevoli con i nostri figli e figlie.
Di body budget se ne parla ancora poco in Italia ma è un argomento che vorremmo portare alla tua attenzione per tre motivi:
- imparare a investire energie nelle relazioni con i bambini e le bambine e con le persone con cui ci confrontiamo ogni giorno,
- conoscere il bilancio corporeo e avere maggiore consapevolezza delle nostre energie,
- sapere in che modo gestire il body budget e superare le sfide quotidiane.
Che cos’è il body budget?
Il body budget o bilancio corporeo è un concetto introdotto dalla neuroscienziata americana Lisa Feldman Barrett ma trattato da tempo negli ambienti scientifici con altre definizioni afferenti ad omeostasi e allostasi.
Prima di introdurre il ragionamento sul body budget e le relazioni con i bambini e le bambine, vediamo le definizioni di questi due termini e i concetti che ne derivano.
L’omeostasi è “L’attitudine propria dei viventi a mantenere intorno a un livello prefissato il valore di alcuni parametri interni, disturbati di continuo da vari fattori esterni e interni. All’insieme ordinato dei sottosistemi che compongono l’organismo umano è preposta una rete di sistemi di controllo, il cui intervento simultaneo regola il flusso di energia e di metaboliti, in modo da conservare immutato o quasi l’ambiente interno, indipendentemente dalle modificazioni di quello esterno.” (Fonte: Treccani).
L’allostasi invece è “… la capacità di mantenere la stabilità dei sistemi fisiologici per mezzo del cambiamento. È un metasistema di regolazione che mantiene la stabilità dei sistemi essenziali per la vita (sistemi omeostatici).” (Fonte Wikipedia). In inglese parliamo di body budgeting o allostasis.
In pratica, l’omeostasi indica quanto un organismo – un individuo -, riesce a mantenere un equilibrio stabile rispetto all’ambiente esterno mentre l’allostasi ci aiuta a capire come l’individuo riesca a mantenersi vitale attraverso il cambiamento e l’adattamento all’ambiente circostante.
Anche se noi non se siamo consapevoli, il nostro sistema nervoso lavora ogni giorno per favorire queste due capacità.
Ora: la Barrett ha cercato di allargare, in maniera divulgativa, i concetti di omeostasi e allostasi usando l’etichetta di body budget per renderli più accessibili e memorizzabili da un pubblico ampio di persone.
Una buona parte dell’energia e della disponibilità energetica del nostro cervello è investita in questi processi perché, come spiega la Barrett, il nostro cervello è una macchina:
- predittiva,
- coordinatrice a favore di una spesa oculata ed efficace dell’energia a disposizione.
Come funziona il body budget?
Lo scopo principale del cervello è cercare di capire quali sono le richieste che riceve il nostro organismo, sia quelle che provengono dall’ambiente esterno, sia quelle interne. Quali necessità ha il corpo tenendo conto che il cervello – da solo -, consuma il 20% dell’energia che abbiamo a disposizione ogni giorno?
L’energia di cui disponiamo deve essere utilizzata in modo funzionale per risolvere le sfide della quotidianità dal momento in cui suona la sveglia al momento in cui andiamo a dormire.
Il cervello, in base all’esperienza che ha accumulato nel corso della nostra esistenza e a quello che ha imparato, stima il dispendio energetico quotidiano e le energie di cui abbiamo bisogno ogni giorno.
L’obiettivo è tenerci al sicuro, protetti, in vita ed economizzare le risorse, investendole in modo efficiente ed efficace affinché il nostro stato di salute e di benessere venga garantito il più a lungo possibile.
Il cervello valuta le necessità metaboliche del nostro sistema per cercare di sopperire a ogni bisogno: se tutto funziona bene, il corpo gestisce omeostasi e allostasi in modo dinamico e riesce a mantenere uno stato di equilibrio fisiologico rispetto alle richieste ambientali.
Cosa succede quando queste richieste a carico dell’organismo aumentano all’improvviso? Cosa accade quando ci troviamo in una situazione di stress o sovraccarico del sistema?
Scatta lo stato allostatico.
E qui introduciamo un altro concetto un po’ complesso ma utile per capire in un momento successivo perché a volte noi e i nostri bambini disregoliamo.
Lo stato allostatico è “… uno stato di attività fisiologica alterata, sostenuta dai mediatori dell’allostasi che integrano fisiologia e comportamenti associati, in risposta agli stress imposti dalle variazioni dell’ambiente.” (Fonte: Wikipedia).
In parole semplici: quando siamo sotto stress l’organismo si attiva, altera il suo modo standard di funzionare per far fronte a questa nuova richiesta ambientale.
Oltre allo stato allostatico, che è una risposta passeggera a fronte di una richiesta non prevista o comunque superiore al solito, possiamo arrivare anche al carico allostatico.
Quando le variazioni eccedono i limiti omeostatici con conseguente disequilibrio, abbiamo un sovraccarico allostatico con conseguenze fisiopatologiche importanti che, nell’essere umano, possono portare anche allo sviluppo di malattie.
Sappiamo, infatti, quanto lo stress cronico possa impattare sulla nostra salute.
Se tutto funziona in modo sereno e siamo in una condizione di omeostasi, il nostro funzionamento allostatico è favorevole e c’è un buon adattamento dinamico alle richieste dell’ambiente.
Quando la fatica e lo stress perdurano e gli stati allostatici si accumulano, possiamo arrivare al carico allostatico.
Riassumendo: il body budget è la quantità di energia che abbiamo a disposizione ogni giorno per far sì che il nostro cervello possa affrontare le sfide e allocare le energie con efficienza ed efficacia.
In che modo il concetto di body budget entra in gioco nella relazione con bambini e bambine sia a casa che nei contesti educativi 06?
N.B. Parliamo di relazione educativa ma il bilancio corporeo è qualcosa che interessa ognuno di noi, a prescindere dall’età.
Quando il body budget di adulti e bambini è esaurito
Il sovraccarico allostatico è quello che noi chiamiamo burnout, una situazione dannosa che intacca la nostra salute sotto tutti i punti di vista perché andiamo in esaurimento, bruciamo le energie.
Cosa può accadere nella relazione con i nostri bambini e bambine?
Il burnout può riguardare tanto gli adulti quanto bambini e bambine perché anche loro hanno un body budget.
A volte, quando ci svegliamo al mattino, il nostro bilancio corporeo potrebbe già essere in debito e limitato: l’idea di alzarci per andare a lavorare ci pesa perché non abbiamo dormito bene, avevamo un peso sullo stomaco, abbiamo la mente sovraffollata dai pensieri negativi. Capita, no?
Ecco: anche i bambini e le bambine hanno il loro body budget e, per motivi simili ai nostri, potrebbero svegliarsi al mattino con le risorse adeguate a far fronte alle sfide della giornata ed essere in equilibrio (in omeostasi) oppure non averle e andare in carico o sovraccarico allostatico.
Nel momento in cui ci relazioniamo con bambini e bambine, il nostro e il loro body budget entrano in gioco.
Facciamo un esempio.
Quando il tuo body budget è ampio, puoi svegliare tuo figlio, tua figlia al mattino e aiutarla a prepararsi e andare all’asilo Nido anche se è impegnativo: hai abbastanza energie per superare tutte le sfide importanti per fargli/le fare colazione, vestirlo/a, aiutarlo/a a lavare i denti, uscire di casa e sederlo/a sul seggiolino della macchina.
Se invece quando ti alzi il tuo body budget è già basso, non hai abbastanza risorse per gestire tutte le situazioni. Andrai subito in carico allostatico, faticherai a mantenere la regolazione, la centratura e l’equilibrio.
In questa condizione, noi adulti disregoliamo e magari non siamo molto pazienti con i bambini e le bambine, non riusciamo a mantenere la calma per accompagnarli/le nella loro routine quotidiana e andiamo in difficoltà.
Cosa succede di norma? Alziamo la voce, sgridiamo bambini e bambine in modo brusco, perdiamo la pazienza.
Questo atteggiamento ha una conseguenza negativa sul body budget dei nostri figli/e: se anche loro si sono alzati con un bilancio corporeo limitato, i nostri atteggiamenti peggiorano la situazione e prelevano energie dal loro serbatoio.
Essere genitori è un lavoro che richiede energie
Un genitore ha tutto l’interesse e l’intenzione di fare bene, di aiutare il proprio bambino/a ad attraversare le giornate.
Per svolgere il proprio compito serve body budget, serve energia. Se noi adulti per mille motivi, anche non dipendenti dal bambino/a, abbiamo delle preoccupazioni economiche, professionali, coniugali, familiari, di salute e siamo in una situazione di fatica, non è colpa nostra.
È chiaro che il body budget però si intacca, perché il cervello deve allocare le risorse sul piano professionale oppure coniugale, familiare o economico, consumando energia.
E se abbiamo poca energia, possiamo esaurirci in modo rapido.
Nessuno di noi ha a disposizione energia infinita. Questi meccanismi influenzano il nostro modo di funzionare e quello dei bambini, perché anche loro si interfacciano con molteplici sfide quotidiane e devono imparare tutto: scoprire, capire il mondo è un grande investimento sul body budget. Lisa Feldman Barrett dice che le cose più dispendiose che incidono sul nostro bilancio corporeo e prelevano risorse sono l’apprendimento e il movimento.
Se muoversi e imparare sono le voci di spesa che incidono di più sul body budget e i bambini/e trascorrono le loro giornate ad apprendere e muoversi, il loro bilancio corporeo è fortemente utilizzato.
Bambini e bambine, a prescindere dall’età, investono risorse per crescere, per muoversi, per imparare: il loro body budget si esaurisce in fretta per gestire le sfide della quotidianità legate alla vita sociale e familiare.
Spendono il budget nel movimento e nell’apprendimento, termine quest’ultimo che comprende tutto perché i bambini stanno imparando la motricità, il linguaggio, la socialità, le emozioni, come funziona la vita, il mondo, i rapporti di causa-effetto, la cultura, etc.
Quindi sia noi adulti sia i bambini abbiamo molte sfide nella nostra quotidianità e spendiamo il nostro body budget in maniera importante.
Body budget e relazioni favorevoli
Nel momento in cui noi adulti abbiamo esaurito il body budget e i bambini/e pure, la relazione favorevole non è promossa perché relazionarci in modo costruttivo e nutriente richiede l’uso di energia, di body budget.
Facciamo un esempio concreto e pensiamo a quello che succede verso la fine della giornata.
Nel tardo pomeriggio il genitore si ricongiunge col suo bambino o bambina, tutti e due sono stanchi e stravolti perché entrambi hanno sulle spalle una giornata di lavoro: noi abbiamo dovuto risolvere problemi, attraversare le richieste impossibili del capo ufficio, del collega, del cliente. E il bambino/a a sua volta ha passato la giornata a imparare di tutto e di più, a muoversi, a giocare, a fare e disfare (meno male eh), e anche lui/lei ha esaurito le risorse, le ha spese durante la giornata. Anche a far cose belle, ma le ha comunque spese.
Quindi la sera abbiamo tutti il body budget esaurito.
Difficilmente andremo d’amore e d’accordo perché non abbiamo energia da investire nella relazione. Nel momento in cui, per esempio, chiediamo al bambino o bambina alle 18:30 di un qualsiasi martedì o venerdì di svolgere un compito che magari non è così dispendioso, tipo andare a lavarsi le mani prima di cena (un’azione alla portata anche di un bambino/a di due o tre anni che ormai sa lavare le mani in autonomia), ma siamo tutti con il body budget in rosso (proprio come se fosse un conto corrente senza più risorse) potremmo esprimere la richiesta in un modo un po’ meno gentile del solito.
Il bambino/a, che a sua volta non ha più body budget, nel sentirsi dire, magari in modo poco gentile, di andare a lavare le mani, non è in grado di rispondere alla nostra richiesta.
Quindi cosa fa?
Risponde con un “No, non voglio, non ci vado adesso” e diventa oppositivo di fronte a una richiesta semplice. Siccome noi abbiamo esaurito il body budget da un pezzo, non riusciamo a comprendere la difficoltà del bambino/a e reagiamo, provocando quello che in inglese viene chiamato co-escalation, ovvero aumentiamo la problematicità in modo simmetrico.
Il rifiuto nell’andare a lavarsi le mani ci fa arrabbiare, perché lo percepiamo come una mancanza di rispetto, una sfida, una provocazione, una disobbedienza. Tra l’altro, con un body budget esaurito, è normale che questa sia la nostra lettura perché ci serve energia per provare a interpretare il comportamento del bambino/a in modo meno contrastante nei nostri confronti. Se non siamo in centratura, in omeostasi, non riusciamo a comprendere i segnali lanciati dal bambino/a e a capire che il suo body budget è esaurito.
Il bambino, la bambina, ha comunque tre anni e non viene vicino a dirci: “Mamma, papà, guarda che ho esaurito il body budget eh, e non sono in grado di andare a lavarmi le mani da solo, sola, perché sono stanchissimo/a”. Ma anche se fosse un bambino di sei anni o una ragazza più grande potrebbe far fatica a spiegarci come si sente. E anche noi adulti, spesso, non siamo in grado di comunicare a partire da una valutazione del nostro body budget. Pensiamo anche alle relazioni tra adulti: quante volte siamo capaci di dire a nostro marito, moglie, compagno o compagna “Guarda, in questo momento ho esaurito il body budget, non chiedermi di fare nulla perché non ce la faccio, che poi va a finire che litighiamo”?
Non lo facciamo.
Quindi, il modo di comportarci con i nostri figli/e e perdere la pazienza dipende dal fatto che siamo esausti.
Il body budget è il serbatoio di energia di cui abbiamo bisogno per favorire relazioni costruttive e nutrienti. Come possiamo risolvere la questione?
Avere consapevolezza del proprio body budget
Dovremmo prendere consapevolezza dell’esistenza di un body budget.
Abbiamo un bilancio corporeo che si può esaurire e se ci relazioniamo con altri adulti o bambini che a loro volta hanno un body budget in rosso, il risultato dell’interazione che avremo con l’altra persona (adulto o bambino che sia) con ogni probabilità non sarà favorevole, soprattutto se l’altro è un famigliare.
Nei contesti sociali succede con meno frequenza di disregolare perché non vogliamo farci vedere in una condizione di disagio o con scarse energie.
Ma quando siamo a casa, nel nostro nido, nel nostro rifugio, nel luogo per noi sicuro, è più facile che con il body budget esaurito non riusciamo più a contenere le emozioni e quindi sia i bambini che gli adulti possono dare il peggio proprio con le persone più vicine e a cui si vuole bene perché sono le persone più intime con cui ci lasciamo andare con maggiore facilità.
- Se abbiamo energia possiamo comportarci in modo favorevole, costruttivo, nutriente, arricchente.
- Se non abbiamo energia siamo in difficoltà e potremmo facilmente disregolare, soprattutto nella relazione con il partner e/o nostro figlio/a.
Il concetto di body budget può aiutare a leggere i nostri atteggiamenti e quelli dei bambini/e con una nuova chiave di lettura, molto utile, che ci può sostenere:
- nell’imparare a sospendere il giudizio sugli altri e noi stessi,
- nella costruzione di una relazione calda con i bambini/e.
Il body budget permette di comprendere che non siamo genitori (o professionisti) sbagliati, cattivi, colpevoli: se l’energia è finita e non ci sono le risorse, non abbiamo modo di superare le situazioni.
Impariamo a riconoscere il nostro body budget.
Un case study sul body budget
Ti raccontiamo una storia che può aiutarti a comprendere meglio come gestire il body budget per migliorare la relazione con i bambini e le bambine.
Riguarda una mamma che rincasava intorno alle sette di sera dopo lavoro e la bambina, che era stata dalle 16:00 circa con la babysitter, disregolava al suo arrivo. Nel cambio tra babysitter e mamma la bambina faceva i capricci (poi sappiamo che i capricci non esistono). Le abbiamo suggerito di chiedere alla babysitter di fare alcune osservazioni rispetto a come stava la bambina nel pomeriggio, tenendo conto che la transizione, cioè il passaggio tra una figura e un’altra, è comunque un prelievo in termini di body budget.
Nonostante l’arrivo della mamma rendesse felice la bambina, questa aveva bisogno di cambiare modo di funzionare, perché la babysitter ha un approccio, la mamma ne ha un altro.
Il ricongiungimento con la mamma la rendeva contenta ma le richiedeva energia e quindi una spesa sul body budget.
Dopo qualche settimana di osservazione da parte della babysitter e della mamma, abbiamo svolto un nuovo incontro. Sai cosa ne è emerso? Siccome abbiamo chiesto alla mamma di ragionare in termini di bilancio energetico, lei ha fatto una riflessione: quando arrivava la babysitter alle 16:00 la bambina faceva subito merenda e non mangiava più fino alle 19:00, orario di arrivo della mamma. La figlia però non riusciva a reggere in termini energetici fino alle 19:00. Per questo motivo, avendo un body budget impoverito, la bambina disregolava nella transizione tra la babysitter e la mamma: perché, banalmente, aveva fame.
La mamma ha chiesto alla babysitter di spostare un’ora avanti lo spuntino e… è cambiato tutto.
È stato sufficiente posticipare di un’ora il momento della merenda: quando la mamma arrivava a casa la bambina aveva ancora energia per un ricongiungimento e una transizione più serena.
Senza conoscere il concetto di bilancio corporeo, avremmo fatto più fatica a trovare una soluzione.
Con che cosa riempiamo il serbatoio del body budget?
Per fortuna abbiamo molto a disposizione. Per esempio:
Prima di tutto con il cibo.
Cibo sano però. Perché, se diamo al bambino e alla bambina lo spuntino iper-zuccherato pieno di conservanti, additivi e quant’altro, non facciamo un deposito ma un prelievo, perché l’organismo fatica a processare quella merendina poco sana.
Preferiamo frutta, verdura, frutta secca, cibi meno processati, meno industriali e via così. Sempre acqua fresca al posto delle bevande zuccherate che prelevano il body budget, oppure una spremuta casalinga.
Il sonno favorisce il body budget, quindi è bene dormire
Ci sono bambini e bambine che non dormono abbastanza o dormono male e quindi il body budget già dalla mattina parte in fatica. Lisa Feldman Barrett suggerisce che, se vogliamo fare un’unica cosa per prenderci cura del nostro bilancio corporeo, dovremmo dormire: in uno dei suoi libri riporta delle ricerche che evidenziano come oggi adulti e bambini dormano in media il 40% in meno del tempo che servirebbe per stare bene.
Fare movimento
Il movimento è di fatto un prelievo sul body budget, ma anche una ricarica perché è un elemento di forte regolazione del sistema nervoso. Da una parte spende, dall’altra regola e quindi il movimento può essere un deposito sul bilancio corporeo.
La Natura
La natura ci dona un grandissimo deposito di energia: facciamo delle passeggiate nel bosco, in campagna, vicino a un corso d’acqua e tutte le attività outdoor che possono nutrire, ricaricare, rasserenare, rilassare.
Gli abbracci
Il contatto fisico è un altro grande deposito di energia perché libera tutti gli ormoni del benessere e del rilassamento (ossitocine, endorfine, oppioidi). Favoriamo il contatto fisico, le coccole, i massaggi, il darsi degli abbraccioni.
La lettura e i giochi cognitivi
Leggere un libro che piace al nostro bambino, bambina è un deposito di energia perché favorisce la distensione e il rilassamento. Tanti bambini/e si rilassano facendo i puzzle, i memory o giocando con i chiodini, a seconda dell’età del bambino/a e in sicurezza, così come per esempio tanti adulti si rilassano con le parole crociate. Sono tutti giochi cognitivi.
Abbiamo la possibilità di incrementare il body budget anche in altri modi. Per esempio, con le faccende di casa con i bambini e le bambine e cucinare insieme a loro: quella vita pratica che tanto promuove il metodo Montessori; possiamo anche colorare e disegnare; ascoltare la musica; fare uno spuntino croccante con qualche mandorla.
Conoscere il body budget per comprendere i bambini
Se comprendiamo il concetto di body budget riusciamo a capire meglio alcune situazioni in cui i bambini e le bambine disregolano, fanno i capricci e non seguono le nostre indicazioni: non è una mancanza di rispetto da parte loro ma sono più semplicemente in una situazione di carenza di energia.
Se acquisiamo consapevolezza sul body budget cambiamo lo sguardo sulle situazioni, sui comportamenti, sia nostri che dei bambin/e, diminuiamo il giudizio, siamo più empatici e capiamo di più e meglio che bambini e bambine non si comportano male perché non sono ben educati/e o perché sono cattivi, non ci sfidano, né attentano alla nostra autorità. Nulla di tutto questo.
La questione attiene al tema dell’energia, della disponibilità di risorse per fare quello che serve fare o che ci è richiesto di fare per attraversare le nostre giornate.
Per approfondire l’argomento consigliamo i libri scritti dalla Barrett.
- Body Budget Emotions: Come sono fatte le emozioni
- Body Budget Neuroscience: 7 lezione e 1/2 sul cervello