di Silvia Iaccarino, formatrice e psicomotricista
In questo reel prendiamo in esame i principali motivi per cui i bambini e le bambine “non ci ascoltano”.
Non si tratta di bambini “maleducati”, che mettono in discussione la nostra “autorità”, che “sfidano” o “provocano”. Nella maggior parte dei casi il problema è legato allo stress e a bisogni insoddisfatti. Poi andrebbe osservata e riflettuta la qualità della comunicazione adulto-bambino e la qualità della relazione.
Come dice G. Nicolodi, infatti, “l’adulto deve fare bene l’adulto se si vuole che il bambino faccia bene il bambino”.
Che fare quindi?
Innanzitutto osservare osservare osservare osservare a 360 gradi per cogliere in modo ampio le ridondanze. Potremmo per esempio accorgerci che la fatica del bambino ha delle ricorsivita’ che ci aiutano a comprendere i motivi profondi della sua fatica.
L’osservazione, quindi, ci fornisce anche un indirizzo per la strategia di aiuto. Se ad esempio ci rendiamo conto che questo comportamento è più frequente la sera, forse abbiamo bisogno di rallentare i ritmi, modificare alcune routine e/o stabilizzarne altre, dare più contatto fisico, o un tempo esclusivo e individualizzato di qualità (possono bastare pochi minuti), etc.
Di base, si tratta nella maggioranza dei casi di “decomprimere” il carico di stress per rabboccare la “benzina nel serbatoio”.